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Unrae, il Progetto Giovani Conducenti approda a Bari: priorità investire sugli autisti del futuro

di Antonino Pane
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BARI - Il Tir vi rallenta? Sopportatelo, su quel gigante potrebbero esserci le medicine per i vostri cari o i mobili che aspettate per arredare casa. Il trasporto su gomma va. Archiviata la crisi economica, il comporto cresce con una velocità impressionante: basti pensare che l’85% delle merci in Europa vengono movimentate su gomma. La sezione veicoli industriali dell’Unrae, l’organismo che raggruppa i costruttori esteri che operano in Italia, ha riunito a Bari le organizzazioni che si occupano di autotrasporto. Dopo Verona e Palermo, dunque, un nuovo incontro per portare i giganti delle strade a contatto con i giovani.

E non a caso è stato scelto l’Istituto Salesiano Redentore, una scuola dove i ragazzi studiano non solo cose teoriche ma anche il diretto  inserimento nel mondo del lavoro. E oggi, con i nuovi mezzi a disposizione, diventare autista può essere una strada che si può percorrere a braccia aperte verso l’impiego. Franco Fenoglio, presidente della sezione Unrae veicoli industriali lo ha detto chiaro e tondo: in Italia mancano 180mila autisti, dobbiamo prepararli e, soprattutto, dobbiamo lanciare sul mercato i nostri giovani. L’Unrae rappresenta 43 aziende, 60 marchi con un fatturato di 50 miliardi. Ci poniamo concretamente il problema della disoccupazione giovanile nel nostro Paese e siamo già passati dalle parole ai fatti».

Già, i fatti. Li ha spiegati Maria Teresa Di Matteo, presidente del Comitato centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori. «Abbiamo già selezionato 500 giovani a cui daremo la possibilità di conseguire la patente e la Carte di qualificazione del conducente. Arriviamo a sostenere fino all’80% delle spese, in pratica il giovane che fa questa scelta potrebbe mettersi in regola per condurre in mezzo pesante con due-trecento euro. A fronte di 500 posti in bando, abbiamo avuto più di duemila domande. Questo significa che c’è attenzione. E ne vogliamo ancora tanta. Presto partirà un nuovo bando ben più sostanzioso, abbiamo a disposizione circa due milioni e mezzo di euro, e possiamo avviare al lavoro e formare moltissimi giovani».

Parole sante per le orecchie di don Angelo Santorsola, ispettore dei Salesiani del Sud e don Francesco Preite, direttore dell’opera salesiani di Bari. 

Sui Tir di oggi non servono tute da meccanico, o chiavi inglesi, a guanti neri. Oggi ci vogliono giovani preparati in informatica capaci di guidare, ma anche di relazionare via informatica con l’azienda e con chi aspetta la merce che viaggia. I cruscotti dei truck sono sempre più simili a scrivanie, come ha precisato il designer Mike Roninson, dove con comandi vocali o touch si possono scrivere mail e avere informazioni sui luoghi di consegna. Il volante? Per ora bisogna ancora guardarlo, presto, prestissimo, con la guida assistita, anche in Europa si potrà andare proprio senza mani. Quindi sono necessari giovani dinamici, preparati, consapevoli che possono avere Grande soddisfazioni da questo lavoro. E non è certamente un caso che è stato scelto come titolo della manifestazione barese “Professione conducente: alla guida del futuro”.

Il futuro potrebbe sorridere in questo settore oltre ogni previsione come hanno confermato i rappresentanti delle varie organizzazioni che raggruppano gli autotrasportatori.  Vincenzo Motta, vice presidente Anita; Andrea Mafron segretario generale Fai e don Enrico Peretti, direttore generale del Conos-Fap hanno insistito molto sulla qualità di un  lavoro in continua evoluzione. 

«Il mercato del lavoro in questo settore - ha concluso il presidente Fenoglio - non è omogeneo in Europa come non lo è in tanti altri settori. Un autista italiano oggi costa 45mila euro l’anno, uno polacco o bulgaro 25mila euro. Sono errori che arrivano da lontano e a cui non si potrà porre rimedio in fretta. Prima gli stranieri venivano a lavorare in Italia ma oggi, con la ripresa del mercato in tutto il continente, sono tornati a lavorare nei loro Paesi. Da qui questa grande opportunità, il futuro è adesso per i giovani che vogliono avvicinarsi a questo settore e noi li accompagneremo lungo il percorso»

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Giovedì 28 Settembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 29-09-2017 10:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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