La Volkswagen Golf R 400 Concept esposta al salone di Pechino

Golf R 400 Concept, la Golf più potente
della storia: 280 km/h, 0-100 in 3,9 secondi

di Sergio Troise
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PECHINO - Per ora è un esemplare unico, da esposizione, ma non è escluso che diventi un prodotto di serie, sia pure molto esclusivo. E’ la Volkswagen Golf R 400 Concept, versione estrema della compatta tedesca di segmento C, dotata per l’occasione di motore 4 cilindri 2.0 litri TSI da 400 cv (100 in più rispetto alla Golf R attuale) e accreditata di prestazioni da record: velocità massima 280 km/h e passaggio in accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi.


Presentata al Salone di Pechino, si è imposta all’attenzione generale come la Golf più potente e veloce di sempre. Tra i tanti pregi, anche il contenimento del peso a 1.420 kg, ovvero 3,55 chili per cavallo.

Aspetto discreto. Nonostante i contenuti e le prestazioni da supercar, la Golf R 400 Concept si presenta con un look non troppo lontano da quello delle più tranquille versioni standard. Non ci sono alettoni né vistosissimi spoiler, e nemmeno accentuate bombature dei passaruota. L’esemplare esposto al Pechino Auto Show, inoltre, era verniciato in un sobrio grigio chiaro metallizzato, integrato da parti in carbonio, in alcuni casi (tetto e specchi esterni) verniciate in nero lucido. Unica eccezione, il giallo utilizzato per qualche dettaglio, soprattutto negli interni. Ciò detto, la necessaria aggressività viene conferita dalle grandi prese d’aria anteriori, dagli splitter mobili in carbonio (mutuati dalle competizioni) che caratterizzano la parte inferiore delle fiancate, dall’assetto ribassato e dai due terminali di scarico sistemati al centro della coda, con uscite da 110 mm di diametro, integrate nel diffusore. Si fanno notare anche i cerchi da 19”, con disegno studiato per assecondare forma e funzione, nel senso che devono influire anche sul raffreddamento dei freni.

Interni in sintonia. Nell’abitacolo spiccano il volante asimmetrico, la pedaliera in alluminio, i sedili dell’italiana Recaro, sottili, avvolgenti e dotati di poggiatesta integrati. I materiali utilizzati per i rivestimenti interni sono la pelle carbon e l’alcantara, con una forte prevalenza di tonalità scure (antracite e nero) ravvivata qua e là da macchie di giallo (console centrale, cuciture dei rivestimenti) che ravvivano l’insieme. Classico il quadro strumenti in fibra di carbonio, ma se si dà un’occhiata al tachimetro è inevitabile un sobbalzo: il fondo scala segna 320 km/h!

Motore da record. Sotto al cofano della Golf R 400 Concept non c’è un poderoso V6, ma, come detto, uno stupefacente 4 cilindri TSI 2.0 litri da 400 cavalli/450 Nm. Con questo propulsore Volkswagen toglie a Mercedes il primato tra le auto di serie 2.0 litri a 4 cilindri, fino a ieri detenuto dalla CLA AMG 45 con 360 cv. Va notato però che mentre la Mercedes è già un’auto in produzione, la Golf è un concept con un futuro produttivo tutto da definire. In proposito, Heinz Jakob Neuber, responsabile tecnico della casa di Wolfsburg, ha dichiarato che “non ci sono certezze sui tempi, ma l’orientamento di Volkswagen è realizzare un prdotto di serie derivato dal concept esposto a Pechino”. Nelle intenzioni del colosso tedesco, ovviamente, il super motore da 400 cv non sarebbe destinato solo alla super Golf, ma anche ad altri modelli del Gruppo, come l’Audi RS3.

Meccanica sofisticata. Oltre alla potenza da record, la Golf R 400 Concept esibisce anche una versione evoluta del sistema di trazione integrale 4Motion Volkswagen, perfezionata attraverso l’adozione di una frizione Haldex 5. Il sistema risulta già attivo prima ancora che si manifesti la perdita di aderenza, in modo da escludere eventuali perdite di trazione. Come è possibile la “preattivazione”? Grazie all’elettronica, l’auto “interpreta” le condizioni di marcia: in caso di carico ridotto o in fase di rilascio, la trazione è affidata principalmente all’asse anteriore, mentre quello posteriore risulta disaccoppiato. In caso di necessità, però, l’asse posteriore si attiva automaticamente in qualche frazione di secondo, tramite la frizione Haldex, azionata da una pompa dell’olio elettroidraulica. Tutto ciò ottimizza la dinamica di marcia, migliora la sicurezza e – particolare non secondario – influisce anche sull’economia dei consumi. Da notare che su ambedue gli assi lavora il sistema elettronico XDS+, funzione supplementare che simula la presenza dei differenziali autobloccanti tradizionali.

Guida sportiva. Il telaio base del Concept 400 R è quello della Golf R, con sospensioni McPherson a bracci trasversali triangolari all’anteriore e un asse posteriore modulare con sospensioni multilink al retrotreno. Come sulla Golf R l’assetto è ribassato di 20 mm. Importante il ruolo attribuito all’elettronica: l’ESC è dotato di uno specifico settaggio Sport, utilizzabile agendo su un pulsante posto sulla console centrale. In caso di guida sportiva, su percorsi tortuosi, il controllo di stabilità entra in funzione in ritardo, per dare al “pilota” la possibilità di esprimere al meglio le sue capacità di guida, con un’auto un po’ meno controllata; tenendo premuto il tasto ESC per più di tre secondi, il sistema viene invece disattivato del tutto: ideale per la guida estrema, ma consigliabile solo in pista e da escludere tassativamente su strade aperte al traffico.

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Mercoledì 11 Giugno 2014 - Ultimo aggiornamento: 06-07-2014 21:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA