L'amministratore delegato di Volkswagen, Matthias Mueller

Volkswagen, Mueller: «Nuove partnership in settori strategici per ripartire subito»

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WOLFSBURG - La perdita 2015 «ci fa male» ma Volkswagen ha iniziato «positivamente» il 2016 e sarà un anno di «transizione e di ripartenza» per il gruppo in cui saranno «gettate le basi» per un'azienda «migliore» e «più efficiente». L'amministratore delegato di Volkswagen, Matthias Mueller, punta a rassicurare azionisti, dipendenti e clienti davanti alla platea di giornalisti, giunti a Wolfsburg in una fredda e ventosa giornata di fine aprile da tutta Europa per la conferenza stampa annuale sul bilancio della casa tedesca, dopo aver chiuso i conti dell'anno scorso con un rosso di 1,6 miliardi di euro, il primo passivo dal 1993.

«Nei primi tre mesi dell'anno abbiamo consegnato 2,5 milioni di veicoli, con un incremento dello 0,8%», afferma Mueller, sottolineando che negli Usa, nonostante il Dieselgate, «il calo delle vendite è stato contenuto, soprattutto grazie al successo dell'Audi e della Porsche». Ma è naturalmente proprio lo scandalo del Dieselgate con i motori ”taroccati” a tenere banco e il numero uno di Volkswagen racconta di essersi «scusato personalmente» anche col Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante il loro «breve» incontro a Washington nei mesi scorsi. E ancora una volta ribadisce che «faremo tutto il possibile per trovare delle soluzioni» per i clienti coinvolti nella vicenda e «recuperare» la fiducia.

«Siamo sinceramente dispiaciuti per quanto successo. Con la manipolazione dei motori diesel è stato superato il confine dell'etica», sottolinea. Però Mueller mantiene il più stretto riserbo sull'accordo trovato con le autorità a stelle e strisce circa un rimborso per i 500 mila proprietari di veicoli colpiti dal Dieselgate.  «Non possiamo dare dettagli, il tribunale ha imposto il silenzio a tutte le parti e noi rispettiamo questo silenzio», si limita a dire. E a causa del più grande scandalo di motori truccati nella storia dell'industria automobilistica, gli azionisti dovranno incassare il taglio del dividendo.  «Proporremo un dividendo ridotto a 0,11 euro per ogni azione ordinaria e 0,17 euro per ogni azione privilegiata», annuncia dal palco il direttore finanziario del gruppo, Frank Witter, aggiungendo inoltre che il tema dell'aumento di capitale «non è previsto» nell'agenda dell'assemblea annuale degli azionisti.

Sui dividendi Mueller precisa che «non ci sono divergenze di opinioni sulla quota premio» all'interno del Consiglio di Sorveglianza, riferendosi ad indiscrezioni di stampa secondo cui all'incontro del Consiglio di venerdì scorso, le famiglie Porsche e Piech avrebbero votato contro la distribuzione dei dividendi. Guardando oltre i confini dei dividendi e alle prossime sfide tecnologiche per costruire «l'auto del futuro», l'amministratore delegato annuncia che Volkswagen aprirà tre ”Group Future Centers” in Europa, California e Asia e che il colosso di Wolfsburg «si sta aprendo ad altre partnership ed investimenti in settori strategici per il futuro come la digitalizzazione e i servizi di e-mobility». Nell'immediato tuttavia Mueller si aspetta che la crescita del mercato automobilistico resti «su livelli moderati, come l'anno scorso». La domanda per nuove auto «è probabile che aumenti ma ad un ritmo più lento rispetto all'anno scorso», conclude.
 

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Sabato 30 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2016 02:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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