Il settore automotive vuole ancora il super ammortamento

Il settore automotive vuole ancora il super ammortamento

di Nicola Desiderio
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ROMA - Il mondo dell’automobile chiede di mantenere il Superammortamento all’interno della Legge di Stabilità per il 2018 e lo fa con un comunicato che mette insieme Anfia (la filiera), Assilea (leasing), Federauto (concessionari) e naturalmente Unrae (i costruttori stranieri) e Aniasa. Il governo infatti ha deciso di non prorogare il provvedimento per i veicoli, neppure abbassando la quota dal 140 al 130% come per gli altri beni strumentali. Il noleggio è la parte più interessata e ha visto le immatricolazioni crescere del 17,6% in più nei primi 10 mesi dell’anno, un ritmo più che doppio rispetto all’intero mercato (+8,6%).

A questo passo, saranno oltre 430mila i pezzi targati alle società di locazione, ma la fine dei vantaggi lancerà la corsa all’acquisto seguita da un prevedibile crollo. Eppure il Superammortamento conviene proprio all’erario perché, secondo i calcoli di Aniasa, ha fruttato il 350% con l’applicazione al 140% e, se fosse mantenuto con la quota del 130%, genererebbe nel 2018 un aumento delle immatricolazioni del noleggio del 5%, pari a 25mila unità tra auto e veicoli commerciali, con entrate maggiori di 120 milioni per lo Stato a fronte di un ammanco di 35 milioni spalmati in 4 anni.

L’abolizione del Superammortamento non fermerà la crescita del noleggio, ma introdurrà un elemento di instabilità e, allo stesso tempo, toglierà un fattore di compensazione ad un regime di tassazione da sempre penalizzante per l’auto aziendale. C’è dunque bisogno di un Superammortamento ma, ancora di più, di un pacchetto di misure fiscali strutturali che siano allineate al nostro contesto competitivo e consentano il ricambio “virtuoso” del parco circolante più anziano d’Europa. Ne guadagnerebbe non solo il Pil, ma anche l’ambiente e la sicurezza.
 

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Martedì 12 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 14-12-2017 12:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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