Opel Frontera

Al volante della nuova Frontera. Opel rispolvera il celebre nome per un Suv che si inserisce fra la Mokka e la Grandland

di Nicola Desiderio
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Opel potenzia la gamma dei propri Suv con la Frontera, destinata a posizionarsi dimensionalmente tra la Mokka e la Grandland, sostituendo la Crossland e rispolverando un nome appartenuto ad un fuoristrada di grande successo che la Opel stessa produsse tra il 1991 e il 2004 sulla base della Isuzu Wizard. La missione della nuova Frontera tuttavia non è arrampicarsi sulle rocce, ma affrontare i terreni ben più impervi del mercato con un mezzo che punta ad offrire alle famiglie un elevato rapporto tra contenuti, spazio e prezzo. La Opel Frontera nasce sulla piattaforma Smart Car, la stessa della Fiat Panda e delle nuove Citroën C3 e C3 Aircross avvicinandosi proprio a quest’ultima per caratteristiche: offre infatti un abitacolo fino a 7 posti in meno di 4,4 metri e, così come le francesi, è prodotta presso lo stabilimento slovacco di Trnava. La nuova Frontera è lunga 4,38 metri, larga 1,79 e alta 1,63 con un passo di 2 e 67.

Lo stile ripropone i temi già noti ed altri apparsi sulla nuova Grandland, come il frontale caratterizzato dal fulmine in nero e dai fari ad L, l’assenza delle cromature e i parafanghi prominenti, con quello posteriore sottolineato in alto da un profilo che poi prosegue visivamente con il segmento superiore del gruppo ottico. A completare il tutto ci sono il tetto bicolore e il lunotto avvolgente. Il punto forte della Frontera è la spaziosità del suo abitacolo. E ce n’è davvero tanto anche per la seconda fila di sedili, in particolare modo per le versioni ibride che, senza l’ingombro della batteria sotto il fondo della vettura, hanno un pavimento più basso e più spazio per i piedi. Di contro, la versione elettrica ha una soglia di ingresso meno alta rispetto al fondo e un tunnel centrale meno marcato. Così come di fronte, ci sono due prese USB-C per la ricarica e ve n’è una anche per i due sedili di terza fila che sono disponibili solo per le versioni ibride e costano 900 euro: non sono due poltrone da barbiere, ma bastano per due bambini e fanno allegria. In 5 invece c’è un bagagliaio da 460 litri con fondo regolabile su due livelli, di cui uno a filo sia con la soglia sia con gli schienali 60/40 abbattuti ottenendo ben 1.600 litri. La Frontera permette anche due stravaganze: si trasforma in palafitta con il kit per la tenda sul tetto (fino a 240 kg) con tanto di scaletta e ha i cerchi da 16” in lamiera verniciati di bianco (solo per le versioni ibride). Due piccoli inni alla libertà e alla semplicità per un mezzo che guarda al sodo, ma senza rinunciare alla tecnologia. La strumentazione è infatti tutta raccolta in due schermi da 10” dei quali quello centrale rivolto verso il guidatore adibito al sistema infotelematico, completo del sistema di riconoscimento vocale collegato a ChatGPT, Android Auto e CarPlay wireless e con servizi online gratuiti per 6 mesi.


Apprezzabili le scelte costruttive con materiali duri però riciclati e riciclabili, ma soprattutto ben montati e con vani rivestiti in modo da evitare rumori parassiti. Sulla consolle ci sono la piastra ad induzione e due molle che permettono di fissare un tablet, dietro agli schienali sono a disposizione le tasche per tenere al morbido lo smartphone. La frenata automatica, il riconoscimento dei segnali stradali, l’allerta per la stanchezza e il mantenimento della carreggiata fanno parte della dotazione di sicurezza, ma il cruise control non è adattivo. Due le propulsioni disponibili. Si parte dall’ibrido a 48 Volt già visto su altre vetture del gruppo Stellantis e composto dal 3 cilindri 1.2 turbo ad iniezione diretta con motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio doppia frizione a 6 rapporti. Il sistema permette di marciare per brevi tratti in elettrico e fino al 50% del tempo in città. Ci sono la versione da 100 cv (180 km/h, 0-100 km/h in 11 s.) e quella da 136 cv (190 km/h, 0-100 km/h in 9 s.). C’è poi l’elettrica con motore da 83 kW (140 km/h, 0-100 km/h in 12,1 s.) e batteria da 44 kWh di capacità al litio-ferro-fosfato (LFP) che si ricarica a 7,4 kW (11 kW optional) in corrente alternata e fino a 100 kW in continua per un’autonomia di 305 km. Su strada, la nuova Frontera è un’auto davvero da famiglia: paciosa e sicura, comoda e sufficientemente silenziosa, con uno sterzo preciso, ma mai troppo rapido da mettere in crisi un assetto studiato per rendere inamovibile il retrotreno. L’ibrida permette un utilizzo flessibile, a prova di vacanza con tutta la famiglia, l’elettrica è ovviamente più fluida e pronta, ma i 305 km la indirizzano necessariamente ad un utilizzo più locale. In arrivo c’è comunque una versione da 400 km. Due gli allestimenti (Edition e GS) con prezzi a partire da 24.500 euro per l’ibrido e da 29.900 per l’elettrico.

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Lunedì 30 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 12:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA