La nuova Honda Civic Type R nella pista di prova giapponese

Honda Civic Type R, prova esclusiva:
sarà la trazione anteriore più cattiva

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

TOKYO - Honda Civic Type R, l’appuntamento è per il 2015 e sarà con l’auto a trazione anteriore più veloce sul circuito del vecchio Nürburgring, la prima a scendere sotto il muro degli 8 minuti battendo sonoramente così la Renault Megane RS Trophy che detiene questo speciale record con 8’07”97 e persino gli 8’04” dell’Alfa Romeo 4C che è una 2 posti con il telaio in fibra di carbonio, il motore centrale e la trazione posteriore. Al momento, la Honda più veloce all’Inferno Verde è la NSX-R che ha fermato i cronometri a 7’56”73, ma anche qui si tratta di una sportiva vera non di una derivata da un’auto da famiglia come la Civic.

Un pilota come collaudatore. Per farlo, la Honda è al lavoro da un pezzo e ha messo al chiodo anche il pilota Gabriele Tarquini e, nel frattempo, sta portando avanti un intenso programma di sviluppo anche presso il proprio centro di Tochigi, in Giappone, per raggiungere i livelli prestazionali prefissati e che sembrano ormai a portata di mano. Il nucleo di tutto è il motore che sarà ancora un 2 litri, ma stavolta non girerà oltre gli 8.000 giri/min perché sarà alimentato ad iniezione diretta con turbocompressore. Avrà comunque il doppio variatore di fase e l’alzata variabile, nella più pura tradizione Honda, per avere il massimo in termini di prestazioni, ma anche efficienza e pulizia visto che sarà omologato Euro6. Tra le sue particolarità ci sono la pompa acqua elettrica, quella dell’olio calettata sull’albero motore, condotti di aspirazione disegnati per eccitare il cosiddetto effetto thumble e pistoni che, oltre ad avere uno speciale rivestimento in molibdeno per ridurre gli attriti, hanno anche uno speciale canale interno per migliorare la lubrificazione. Radio Honda dice anche che si era pensato ad un 1,6 litri, la stessa cilindrata dei global race engine e dei motori di Formula 1 nel 2014, ma alla fine si è optato per la conferma della cilindrata.

Turbo, iniezione diretta e autobloccante. Tra le ulteriori caratteristiche di spicco c’è il turbo dotato di wastegate a comando elettrico inoltre ci saranno il recupero di energia in frenata e lo stop&start, ormai irrinunciabili per strappare con i denti ogni grammo di CO2. I tecnici Honda promettono almeno 280 cv e una coppia di 400 Nm. Il cambio è manuale a 6 rapporti, ma Honda sta sviluppando anche un doppia frizione a 8 rapporti dotato di un’inedita struttura che prevede frizioni non coassiali dedicate esclusivamente all’innesto e un convertitore di coppia per gestire gli slittamenti. Sembra quasi sicuro il ritorno al differenziale autobloccante, un dispositivo la cui mancava era stata assai criticata sulla precedente Type R, ma che oggi appare irrinunciabile se davvero si vogliono raggiungere le prestazioni massime ed essere alla pari di quanto fanno Opel Astra OPC e Volkswagen Golf GTI. Sulla tipologia, si susseguono le supposizioni: si va da quello a gestione elettronica a quello meccanico con meccanismo elicoidale, un vecchio pallino di Honda che consente di ottenere elevate differenze nella velocità di rotazione tra la ruota interna e quella esterna.

Si farà riconoscere, eccome! Decisamente vistosa la personalizzazione. Fuori la Type R è davvero arrabbiata, in particolare per la parte posteriore con due coppie di tubi di scarico enormi ai lati del paraurti e un alettoncino posizionato in alto che potenzia l’effetto dello spoiler sul lunotto. Davanti appare particolarmente attenta la sagomatura di prese d’aria e spoiler che sono raccordati con i passaruota allargati i quali terminano all’indietro con una sorta di pettine aerodinamico, per un look che assomiglia a quello delle vetture del DTM. Attentamente studiata anche la parte laterale inferiore, con bandelle conformate per sigillare aerodinamicamente l’auto al suolo. I cerchi hanno 5 razze doppie molto sottili e i freni recano pinze rosse con scritta Brembo. L’assetto appare ovviamente più basso e, oltre le apparenze, è altamente probabili che gli interventi non siano limitati alla ritaratura delle sospensioni, ma ci sia spinti ad utilizzare gli ammortizzatori a smorzamento elettronico introdotti con la Tourer. Probabile anzi che, come sulla precedente Type R, i tecnici giapponesi siano intervenuti sulla scocca per rinforzarla.

Tanto motore, il resto da provare. Abbiamo dato un breve assaggio alla Type R sulla pista di Tochigi facendo un paio di giri sull’ovale con curve sopraelevate. Il motore si avvia con il pulsante alla destra del piantone ed emette una sonorità di scarico bassa e corposa. Una volta avviati, la spinta e i cavalli si fanno sentire e ben presto si arriva ai 200 km/h imposti dal limitatore che i tecnici giapponesi hanno apposto per l’occasione. La scala rossa del contagiri comincia a 7.000 giri/min mentre la coppia si sente con evidenza già poco sopra i 2.000, ma senza salti evidenti lasciando la voglia di sentir salire il regime e la progressione. Il cambio è veloce e ben scalato, lo sterzo consistente e diretto. Non c’è tempo e modo di provare l’handling di questa Honda, ma di sicuro riesce a bersi i curvoni sopraelevati senza problemi, sostenendo il guidatore con i sedili avvolgenti, quasi da corsa. A far sognare è un pulsante che non si era mai visto: è rosso, reca la R stilizzata e, con ogni probabilità, serve a richiamare le impostazioni più sportive arricchendo l’esperienza di guida di questo Civic che, se dovessimo vedere i prototipi che girano, avrà solo carrozzeria 5 porte, al contrario di quel che accadeva prima.

Meno di due anni per guidarla. La Honda Civic Type R è però già proiettata al dopo ed è impegnata nel soddisfare le sue audaci promesse che, se venissero confermate, dimostrerebbero ancora una volta le attitudini sportive del marchio e la capacità di creare mezzi veloci non solo per i suoi motori. Il suo arrivo è previsto nel 2015, presumibilmente al Salone di Ginevra in marzo, anche se l’affollamento di novità per quell’anno è talmente elevato – arriveranno anche la Jazz, il cosiddetto Urban Suv e la NSX, solo per citarne alcune – che Honda potrebbe optare per un calendario di presentazioni che privilegia le auto di volume su quelle più specialistiche. Oppure decidere che per la data di inizio del campionato di Formula 1, che vedrà il ritorno di Honda con un suo motore montato sulla McLaren, debba coincidere con la presentazione della Type R più potente e veloce di tutta la storia.

  • condividi l'articolo
Domenica 1 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 07-12-2013 14:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA