Audi, nuova pagina tutta elettrica. Ingolstadt lancia le prime vetture sulla piattaforma “nativa” realizzata con Porsche
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ZURIGO – Con Q2, Audi è diventato il costruttore il sussurra ai giovani, per parafrasare il titolo del romanzo di Evans. Perché propone proporzioni compatte, caratterizzate da sbalzi corti e da un'altezza libera dal suolo di 15 centimetri. E perché, ad esempio, adotta i “blade”, i rivestimenti dei montanti posteriori, che la casa dei Quatto Anelli offre per la prima volta ai propri clienti. Audi Q2 si distingue anche per la quasi esagerata possibilità di personalizzazione: per anni potrebbe essere possibile non avere due modelli identici. Da Ingolstadt fanno sapere che le combinazioni possono arrivare a 5 milioni.
Una scelta di marketing, senza dubbio. “Con Audi Q2 – ha spiegato Stefan Knirsch, responsabile dello sviluppo dei Quattro Anelli – debuttiamo in un nuovo segmento di mercato e portiamo tecnologie di eccellenza a bordo della più compatta tra le componenti della famiglia 'Q'”. Con Audi Q2, la casa dei Quattro Anelli che è così bene radicata in Italia dove controlla non solo Lamborghini e Ducati, ma anche Italdesign e la filiale nazionale del gruppo, va a presidiare il segmento dei suv compatti, uno di quelli più importanti dal punto di vista dei volumi. Q2 è l'Audi che non c'era, pensata per un pubblico metropolitano, sicuramente con una buona disponibilità economica perché anche l'entry level – quello con il motore benzina TFSI a tre cilindri da 1.0 litri e 116 cavalli – costerà non meno di 25.000 euro. Sotto il cofano sono stati per il momento annunciati solo propulsori “tradizionali” e per uno soltanto sono già disponibili i dati su consumi e prestazioni: per tutti gli altri mancano ancora le omologazioni.
Il sovrapprezzo per il diesel “base” (1.6 litri TDI sempre da 116 cavalli) potrebbe arrivare fino a 1.200 euro. Poi, anche se presso lo stabilimento del quartiere generale di Ingolstadt la produzione dei primi modelli è già cominciata, ci sarà da attendere fino quasi a fine anno perché la vettura arrivi nei concessionari. Con 4,19 metri di lunghezza, il suv esibito al Salone di Ginevra e fatto provare sulle strade svizzere vicino a Zurigo (quindi senza la possibilità di pigiare a fondo il pedale dell'acceleratore: anzi, difficilmente fino a metà corsa) è adatto ad un uso urbano, come molti dei modelli del segmento. Provato con tre diversi motori – il tre cilindri benzina ed i diesel da 116 con cambio manuale e 150 cavalli a trazione integrale e trasmissione automatico – Audi Q2 esibisce diversi gradi di brillantezza.
Con il più potente si intuisce che è anche decisamente divertente da guidare. La tenuta di strada è quella “classica” di un veicolo dei Quattro Anelli. È largo 1,79 metri (due con gli specchietti retrovisori) e alto 1,51, con un 15 centimetri liberi da terra, che ne fanno un modello con il quale è anche possibile concedersi qualche escursione off road. Dal punto di vista stilistico, Q2 è un'auto dal design insolito per i canoni di Audi, con un cofano motore tridimensionale, la griglia single frame ottagonale collocata in posizione più elevata il cui disegno cambia in base alla versione. Il profilo è molto coupé: penalizza un po' la visibilità posteriore, ma non incide sulla spaziosità interna, che è sorprendentemente generosa per un suv da 2,6 metri di passo. Gli sbalzi sono stati tenuti corti, la carreggiata ampliata e le ruote piazzate agli estremi. L'imperativo di questo modello, che ha un' anima molto “italiana”, è semplice: “La forma segue la funzione”.
Perfino i blade giocano un ruolo sull'aerodinamica, il cui valore è di 0,30. La gamma dei motori, oltre ai già citati entry level, è composta per il momento dai benzina TFSI da 1.4 litri con cylinder on demand 150 CV a trazione anteriore sia con cambio manuale sia con trasmissione S tronic e da 2.0 litri da 190 S tronic e tecnologia quattro e dai diesel TDI da 2.0 litri da 150 S tronic (a due ruote motrici o trazione integrale quattro) e 190 cavalli S tronic quattro. Tutti i modelli sono equipaggiati di serie con il servosterzo progressivo di nuova generazione che rende facile affrontare i tornanti e le manovre in città, due dei possibili ambienti di manovra di Audi Q2. Fanno parte dell'equipaggiamento base anche le protezioni sottoscocca anteriori e posteriori a conferma della vocazione, soprattutto estetica, da fuori strada, ma soprattutto il sistema Start&Stop, l'Audi pre sense front e city, il dispositivo di assistenza alla frenata pre collisione e MMI radio con schermo a colori da 5,8 pollici.
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