La Kia Ceed Station Wagon

Ceed, la Kia più europea sfila anche in abito lungo. Ecco la wagon: qualità e tanta capacità di carico

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

MILANO - Ceed, la Kia più europea. La terza generazione – interamente sviluppata progettata, ingegnerizzata, prodotta (nella fabbrica slovacca di Zilina) e venduta nel Vecchio Continente – nasce con obiettivi importanti, primo fra tutti quello di accrescere il suo peso nel segmento C che del mercato europeo rappresenta la fetta più importante. Rivisitata nel look e nei contenuti, ma sempre accompagnata dai 7 anni di garanzia della casa che la dicono lunga sull’affidabilità del prodotto, ha dimostrato su strada di avere poco o nulla da invidiare, per tecnologia, qualità e dinamica, alle più qualificate rivali, neppure all’inattaccabile e inossidabile Golf che da quasi 45 anni domina il segmento.

Pur senza lanciare sfide troppo audaci, la Ceed è attrezzata per ritagliarsi una parte importante anche in Italia, soprattutto dopo l’arrivo della Sportswagon (la station) che nel nostro Paese è la versione più appetibile, al punto da indurre Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Motors Italia, ad attendere il suo arrivo prima di lanciare la rinnovata famiglia, che all’inizio del 2019 crescerà ancora con la ProCeed con carrozzeria “shooting brake” svelata all’ultimo Salone di Parigi e succesivamente con un Cuv, cioè il “cugino” a ruote alte ormai prossimo al debutto.
Pur condividendo con la berlina il design dinamico che in molti dettagli richiama la Stinger, la granturismo bandiera aspirazionale del brand, e gli interni riprogettati con materiali di maggior qualità, rivestimenti morbidi e una zona comandi più ampia e accessibile, la Sporstwagon se ne distacca ovviamente per le dimensioni connesse al suo ruolo specifico: rispetto alla 5 porte ha guadagnato 290 mm (è lunga 4,6 metri), ma sono soprattutto i 95 in più rispetto alla precedente che per capacità di carico l’hanno portata dal quinto al secondo posto nel segmento, alle spalle della sola Peugeot 308.

Ovviamente l’“ormone della crescita” non ha giovato soltanto ai bagagli, che possono contare su una capacità minima di 625 litri (97 in più rispetto alla Cee’d Sportswagon, superiore al dato di molte station del segmento superiore), ma anche al benessere dei passeggeri grazie alla maggiore abitabilità connessa anche con l’impiego della nuova – e più evoluta – piattaforma K2. Le eccellenti doti dinamiche della berlina si ritrovano nella station, che condivide la gamma motori di ultima generazione, tutta in regola con le norme Euro 6D Temp. Ne fanno parte i turbo a benzina T-Gdi 1.0 a 3 cilindri da 120 cv e 1.4 a quattro cilindri da 140 cv, mentre alla base dell’offerta c’è il classico 1.4 Mpi aspirato da 100 cv.

Inoltre la Ceed tiene a battesimo il più virtuoso turbodiesel mai costruito da Kia, il Crdi 1.6 Crdi della famiglia U3 con potenze di 116 e 136 cv che nel nuovo ciclo di prova Wltp vanta emissioni di CO2 inferiori ai 110 g/km, e di soli 101 g/km nel caso del 116 cv con il cambio manuale a 6 marce di serie con tutte le motorizzazioni, ma sostituibile con l’automatico doppia frizione a 7 marce nel caso di entrambi i diesel e del benzina da 140 cv. Disponibile negli allestimenti Pure da 19.750 euro, Business Class da 22.500 ed Evolution da 26.000 euro, la Ceed Sportswagon offre di serie su tutte le versioni la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio dell’attenzione del guidatore, il mantenimento della corsia di marcia e la gestione automatica degli abbaglianti, nonché le luci diurne a Led a forma di cubetto di ghiaccio. Tra gli optional, il sistema che gestisce autonomamente i cambi di corsia fa della Ceed la prima Kia disponibile in Europa con la guida autonoma di livello 2.
 

  • condividi l'articolo
Lunedì 31 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 03-01-2019 17:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti