La Cupra Ateca

Cupra, sboccia un brand: grinta made in Barcellona. L’esordio sull'Ateca: 300 cv e quasi 250 km/h

di Mattia Eccheli
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BARCELLONA - Cupra, la scuderia motorsport promossa a marchio, è il sogno automobilistico possibile ad alte prestazioni. E Ateca è il modello con il quale il brand debutta ufficialmente sul mercato. In Cupra c’è anche molta Italia. Il nome deriva da Cup Racing, ma è anche una divinità regale dell’antica Umbria. Il marchio è stato fortemente voluto Luca de Meo, il ceo di Seat che ne ha affidato il lancio ad Antonino Labate, assieme al quale aveva fatto rinascere il marchio dello Scorpione. Sono italiani anche molti degli artigiani selezionati per la creazione di oggetti ispirati al brand. Che non sono merchandising, ma uno “stile di vita”. Con la Cupra Ateca viene aperta la strada ad una gamma che assicura prestazioni non meno che importanti a prezzi accessibili. A questo Suv è destinato a seguirne un altro, forse già nel 2020: avrà un profilo coupé e potrebbe chiamarsi Terramar, toponimo catalano del quale il costruttore ha protetto i diritti. È un omaggio al circuito di Sitges che aveva ospitato anche la Formula 1 e che non a caso era stato scelto per la presentazione del marchio. Già nel 2019 arriverà il secondo modello: la Leon Cupra St R.
 

 

Oltre al “tribale” color rame (i richiami sono ricorrenti anche per altri dettagli), gli elementi che caratterizzano esteticamente la Cupra Ateca sono la griglia anteriore a nido d’apre, i fari Full Led con luci di benvenuto, i cerchi in lega Exclusive da 19 pollici ed i quattro terminali scarico. Tecnicamente, invece, il Suv ad alte prestazioni ed a trazione integrale con trasmissione automatica Dsg, si distingue per il turbo benzina da 300 cavalli. Si tratta del noto 2.0 litri del gruppo che sviluppa 400 Nm di coppia.

Lo spunto è impressionante e “inchioda” ai sedili, peraltro sportivi e con rivestimento in Alcantara nero. I 5,2 secondi di spunto da 0 a 100 km/h sono indicativi. Rigida nell’impostazione, la Cupra Ateca può essere guidata come un veicolo ordinario, ma all’occorrenza regala brividi di puro piacere. Rivista nel telaio (l’assetto è ribassato di 10 millimetri), Cupra Ateca monta sospensioni indipendenti MacPherson all’anteriore e Multilink al posteriore. Sia lo sterzo sia l’impianto frenante (che a richiesta può essere anche griffato Brembo, altra opzione italiana: 2.440 euro per la variante Performance) si lasciano apprezzare nei tracciati più tortuosi.

In Cupra fanno sapere che per un modello con caratteristiche paragonabili e prestazioni analoghe (247 km/h di velocità massima, ma anche consumi nel ciclo combinato di 7,4 l/100 km) occorre staccare assegni pesanti. Considerando i numerosi optional, anche il Suv spagnolo può costare più dei 44.000 euro del listino, compreso il Cupra Virtual Cockpit. In Europa i clienti potranno contare anche su una rete dedicata di 277 concessionari (i primi quattro sono già stati identificati anche in Italia, dove a breve verranno affidati altri 4 mandati), anche se i modelli Cupra si potranno acquistare normalmente in tutti i saloni Seat. «Vogliamo che diventi un brand familiare – spiega Piero Vianello, numero uno di Seat in Italia – e che anticipi le richieste dei clienti». E, infatti, chi non vuole pensieri può optare per una formula con leasing e garanzia del valore dell’usato che include assicurazione Kasko e superbollo.
 

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Lunedì 10 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-12-2018 06:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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