La nuova Dacia Jogger si propone come una sintesi tra station wagon, monovolume e suv, all'insegna della praticità e di un controvalore imbattibile

Dacia Jogger, come va la nuova nata che unisce station wagon, monovolume e suv

di Nicola Desiderio
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La Dacia Jogger è pronta finalmente al lancio e si prepara ad essere il quarto pilastro di un marchio che lo scorso anno ha fatto faville raggiungendo il terzo posto in Europa per vendite ai privati con la forza di Sandero, primo modello per vendite in assoluto, e di Duster, primo tra i suv. E anche in questo caso parliamo di mercato ai privati, ovvero di quelle vetture che vengono vendute direttamente in concessionaria alle persone e alle famiglie. Parliamo dunque di mercato vero e spontaneo per un brand che è partito con l’etichetta di low cost, ma si sta affermando sempre di più come scelta intelligente e con il miglior controvalore sul mercato.

La Jogger nasce seguendo la stessa filosofia: offrire un’auto che va oltre le convenzioni che è grande come una station wagon di segmento C, ha 7 posti e il bagagliaio di una multispazio o una monovolume e ha l’altezza da terra di un suv. Tutto questo ad un prezzo che parte da 14.650 euro nella versione bi-fuel GPL. Quest’automobile non esisteva, ma ora c’è ed è la Jogger che è lunga 4,55 metri, larga 1,78 e alta 1,63 e con un passo di ben 2,90 metri offre un’abitabilità generosa, ma soprattutto tanta praticità. Un risultato notevole visto che è basata sulla piattaforma CMF-B, la stessa della Renault Clio e Captur e della nuova Sandero.

Lo stile dunque è figlio di questo incrocio di funzioni sulla base dei canoni che abbiamo visto sulle ultime Dacia. Dunque semplicità, ma anche elementi di personalità come la firma luminosa a Y, la nuova griglia anteriore e i muscolosi parafanghi anteriori. Su alcuni allestimenti ci sono anche alcune protezioni in più che esaltano l’aspetto offroad della vettura senza tuttavia cambiare l’altezza da terra che è di ben 20 cm. A sottolineare il carattere pratico ci sono le barre portatutto modulari, con parti che si aprono a 90 gradi per trasformarsi in portapacchi e portare fino a 80 kg. Altri elementi sono la linea dei finestrini posteriori sfalsata di 40 mm e i gruppi ottici posteriori a sviluppo verticale per rendere più largo possibile il portellone del bagagliaio.

Ed è all’interno che la Jogger parla nella lingua a lei più congeniale con abitacolo che può essere a 5 o 7 posti, ha fino a 52 configurazioni e un bagagliaio che va da 708 a 1.819 litri che diventano addirittura 2.094 smontando il divanetto ribaltabile 60/40 e ottenendo una lunghezza utile di 2 metri. Nella versione 7 posti si parte invece da 160 litri, ve ne sono 565 abbattendo i due sedili di terza fila, ma anche in questo caso si possono smontare. All’interno vi sono vani per 23 litri e i tavolini ripiegabili dietro il dorso dei sedili anteriori, ma la cosa più stupefacente della Jogger è lo spazio che è stato ricavato anche per chi siede in terza fila, superiore a quello di auto lunghe oltre 5 metri e con prezzi che sono multipli della Jogger.

Anche la plancia è ispirata ai solidi princìpi Dacia. L’impostazione ricorda da vicino quella della Sandero con la strumentazione analogica e display multifunzione da 3,5”. Per l’infotelematica ci sono tre livelli e il più ricco prevede un sistema con schermo da 8”, la navigazione, l’aggiornamento over the air e Android Auto e Carplay senza cavo. Anche se non scegliete quest’ultima, c’è l’intelligente app Dacia Media Control che consente di utilizzare lo smartphone – che ha una staffa per fissarlo alla giusta altezza – come il sistema di bordo sfruttandone a pieno tutte le funzionalità e utilizzando anche Siri e Google Voice attraverso il pulsante sul volante. Volendo, i sedili sono riscaldabili e si possono avere la chiave elettronica e il freno di stazionamento elettrico. 

Sul fronte della sicurezza, la scocca di moderna progettazione della Jogger offre tutte le garanzie per quanto riguarda la protezione degli occupanti senza puntare, come tutte le Dacia, alle 5 stelle EuroNcap per le quali sono sempre più necessari dispositivi sempre più sofisticati e costosi. Per questo la nuova nata si fa bastare quello che serve come i 6 airbag, gli attacchi Isofix per i posteriori laterali e, a seconda del livello di equipaggiamento, il limitatore di velocità e il cruise control, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la retrocamera, l’assistenza alle partenze in salita, il sistema di frenata automatica e il sensore per l’angolo cieco. Previsti anche la retrocamera, l’automatismo per i fari e per il tergicristallo e il climatizzatore automatico. 

Dal punto di vista tecnico, l’aspetto saliente della Jogger è il suo peso ridotto: si va da 1.176 a 1.291 kg a seconda delle versioni e degli allestimenti. Un dato degno di una city car che permette di montare solo motori 3 cilindri mille turbo: a benzina da 110 cv ad iniezione diretta e l’immancabile bi-fuel GPL da 100 cv, in entrambi i casi con cambio manuale a 6 rapporti. Nel primo caso la Jogger raggiunge 183 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi (11,2 con la 7 posti) con un consumo di 5,7-6 litri/100 km pari a 130-133 g/km di CO2. Nel secondo si raggiungono 175 km/h, si scatta in 12,3 s. e si emettono 118-123 g/km di CO2, ma senza alcuna rinuncia per lo spazio interno e per l’autonomia perché il serbatoio da 40 litri del GPL è sistemato al posto della ruota di scorta e si somma a quello da 50 litri per la benzina così che, con entrambi pieni, si possono fare oltre 1.000 km senza fermarsi.

Ma questi motori sono sufficienti per una a 7 posti di queste dimensioni e con una tal capacità di carico? Ebbene la risposta è sì, anche con la versione GPL che per il resto della gamma Dacia pesa per il 70% delle vendite. Anzi, rispetto a quella a benzina manifesta anche una prontezza maggiore ai bassi regimi mentre l’altra dimostra i suoi 10 cavalli in più non appena ha qualche istante in più per distendersi. Del resto anche le caratteristiche di erogazione sono diverse: la versione a gas ha 170 Nm tra 2.000 e 3.500 giri/min mentre l’altra ha 190 Nm a 1.750 giri/min – con l’overboost può arrivare momentaneamente a 200 Nm tra 2.900 e 3.500 giri/min – e può contare su due modalità di guida (Econ e Normal). La Jogger ne ha sempre a sufficienza e costringe a scalare solo con la sesta innestata e sui falsopiani.

Anche a velocità autostradali l’isolamento è buono e il passo molto lungo infonde naturalmente alla Jogger un’ottima stabilità. Allo stesso tempo, si potrebbe immaginare una vettura in difficoltà sulle curve, ma non è così. La nuova Dacia dimostra di avere una scocca rigida e che le sue sospensioni sono state ben tarate. Non sono morbide, ma lavorano in modo corretto e acusticamente discreto così che l’assorbimento delle asperità è buono e il rollio è davvero contenuto. Il risultato è una guida facile e che infonde sicurezza, grazie anche ad uno sterzo non troppo preciso, ma adeguato. Allo stesso modo, il 3 cilindri vibra se si affonda l’acceleratore e la sua lentezza a scendere di regime rallenta un po’ le cambiate, ma dalla sua ha una rumorosità meno grave di altri motori analoghi così che è più facile gestirlo con l’orecchio.

La Dacia ha perciò creato un’altra vettura dalla caratteristiche interessanti, soprattutto coerenti con la sua destinazione e con l’immagine del marchio. A confermarlo è anche la politica dei prezzi: la versione GPL è quella di accesso con un prezzo che parte da 14.650 euro, 300 euro in meno di quella e benzina mentre i 7 posti costano 750 euro. Per gli allestimenti si parte dall’Essential, si passa per il Comfort e si arriva a Le Extreme che ha una caratterizzazione un po’ più offroad e riguarda il 66% degli ordini arrivati dalla presentazione del listino avvenuta il 2 febbraio. Da qualche giorno c’è anche il Le Extreme Up che comprende i pack Drive Plus e Techno e rientra in Up&Go, una campagna che permette al cliente di scegliere solo il colore e in cambio avere la vettura in consegna 30-40 giorni dall’ordine. Un vantaggio non di poco conto di questi tempi. I primi arrivi in concessionaria sono previsti per marzo.

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Martedì 1 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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