
Duo, il quadriciclo Renault. Al volante della seducente biposto proposta con il marchio Mobilize erede della Twizy

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Auto da città cercasi, ma con i prezzi e le dimensioni che aumentano, sembra si parli di una specie in via d’estinzione. Ecco perché i quadricicli sono un’alternativa sempre più concreta. Secondo Dataforce infatti, nei primi 9 mesi dell’anno le vendite in Italia hanno superato le 15mila unità con una crescita del 28,7% che raggiunge addirittura il 48,8% per quelli elettrici tanto che ora costituiscono il 65% del totale. La spinta viene anche dai grandi costruttori d’automobili che si stanno fiondando in questo mercato e Renault, che da anni vi è presente, rilancia con la Duo che raccoglie l’eredità della Twizy e viene proposta con il marchio Mobilize.
La Duo è un quadriciclo elettrico disponibile sia con omologazione L6 (6 kW e 45 km/h) guidabile dai 14enni, sia L7 (12 kW e 80 km/h) guidabile a 16 anni. È lungo 2,43 metri, ha uno stile accattivante, abitacolo biposto con due sedili uno dietro l’altro e due portiere che si aprono verso l’alto in avanti, con un effetto scenico assicurato e la possibilità di entrare ed uscire all’interno di uno spazio appena maggiore dei suoi 1,3 metri di larghezza. La luce di accesso è ampia, ma la distanza tra il bordo e i sedili complica un po’ le cose. Chi deve accomodarsi dietro, deve avanzare il sedile anteriore sbloccandolo attraverso una fettuccia sul dorso dello schienale e, una vola seduto, rimane con le ginocchia larghe, come se fosse il passeggero sulla sella di una moto. La posizione di guida, ribassata e con volante verticale è sportiva, ma mancano un vano per i piccoli oggetti e un gancio per la borsa della spesa.
La strumentazione ricorda un mezzo da lavoro ed è pratica da utilizzare, peccato che le sue strisce bianche e arancio provochino riflessi evidente sul parabrezza che può essere ordinato con sbrinatore e che, insieme al sedile riscaldabile, al climatizzatore (dotato di un diffusore dalla forma originale), all’airbag frontale e alle cinture pretensionate con limitatore di forza garantiscono elevati livelli di sicurezza e reale possibilità di utilizzo con ogni clima e tutti i giorni dell’anno. Semplice, ma funzionale l’infotelematica che permette di utilizzare lo smartphone come chiave del veicolo e di assegnarne altre 5 virtuali a parenti o ad amici, di controllare a distanza alcune funzioni e ovviamente fungere come navigatore e sorgente musicale sfruttando come diffusore un trasduttore incorporato nella plancia. Sono disponibili per le flotte e il carsharing software specifici di gestione che permettono, tra le altre cose, di assegnare zone specifiche di utilizzo ai veicoli ed inibirne la ricarica in caso di furto. I materiali sono essenziali, ma robusti e anche facilmente lavabili.
A questo proposito, va detto che la Duo è costruita per il 40% della massa con plastiche riciclate che permettono di ridurre del 66% la CO2 la produzione presso lo stabilimento di Tangeri che utilizza energia al 90% da fonti rinnovabili. Sono prodotti con il 60% di polimeri riciclati i parafanghi, i passaruota e i paraurti che, per risparmiare ulteriormente sui costi, sono identici davanti e dietro, così come lo sono tutti e 4 gli indicatori di direzione e le carenature su entrambi i lati, non verniciate e con superfici “camouflage” per ridurre l’effetto visivo dei graffi. E siccome nelle migliori case si usa tutto quello che c’è in dispensa, va detto che il motore a 48 Volt è lo starter del 3 cilindri 1.2 mild-hybrid montato su diverse Renault e Dacia e la batteria da 10,3 kWh è un quarto di quella della nuova Renault 5 che è composta da celle NMC, una chimica pregiata e persino esagerata per questo tipo di utilizzo che offre quindi ampie garanzie di affidabilità e durata. L’autonomia è di 160 km e si ricarica dal 20% all’80% in 3 ore e 25 minuti e, in ogni caso bisogna calcolare che in un’ora si mettono dentro 25 km.
Il cavo è incorporato, si trova in un piccolo vano sulla parte frontale e ha la spina Schuko domestica oppure quella di Tipo 2 a richiesta. Provata sulle strade della capitale, la Duo è divertente, scattante e anche ben frenata grazie ai 4 dischi. Quanto al comfort, non ci si può lamentare delle sospensioni e bisogna considerare che non ci sono servofreno né servosterzo, ma il diametro di svolta di 6,8 metri permette di fare manovre impensabili con qualsiasi automobile. Migliorabile invece la visibilità sulla tre quarti e verso l’alto, per vedere i semafori, mentre per guardarsi le spalle si possono avere i sensori di parcheggio. La Mobilize Duo 45 parte da 9.990 euro che con il leasing vuol dire versare 2.725 euro di anticipo, pagare 29 euro per 36 mesi e avere una maxirata finale di 3.896 euro. La 80 Evo costa 12.500 euro e la 80 Pro dedicata alle flotte è offerta a 11.600 euro.