
EX30, una Volvo mai vista: elettrica e super compatta. Realizzata sulla piattaforma Sea solo ad elettroni, è riciclabile al 95%

EX30 Cross Country, l'outdoor “alla spina” secondo Volvo. Autonomia di 427 km su percorsi difficili e fondi scivolosi

Volvo bene nel 2024, per il nuovo anno punta a potenziare la produzione e al 50-60% per le vendite alla spina

Crisci (Volvo Car Italia): «La XC90 e la EX90 due risposte alle esigenze di elettrificazione per le aziende»
BOLOGNA - Il Suv più piccolo (è lungo 4.233 mm) mai proposto da Volvo è anche il prodotto tecnologicamente più avanzato del costruttore. Stiamo parlando della EX30, sviluppata sulla piattaforma elettrica Sea della controllante cinese Geely, che in poco più di dieci hanno ha rivitalizzato il brand svedese accelerandone la corsa la transizione energetica che entro il 2025 prevede di mettere sul mercato solo modelli elettrificati (metà Bev e metà ibridi) per arrivare a fine decennio a vendere solo auto 100% elettriche, con una riduzione delle emissioni totali di CO2 del gruppo del 75% rispetto ai valori attuali. Un piano ambizioso che non poteva avere un testimonial più credibile del nuovo Suv, progettato con un approccio innovativo che va ben oltre la sola propulsione “pulita”, coinvolgendo nella visione “green” ogni minimo dettaglio funzionale e tecnologico.
Non a caso, presentando ufficialmente la new entry alla stampa italiana Roberto Lonardi, responsabile Comunicazione della filiale nazionale, ha sottolineato come la EX30 sia il modello con la minore impronta di CO2 della storia Volvo, e che nella sua produzione siano di origine riciclata il 27% dell’alluminio e il 17% di acciaio e plastiche. E la stessa auto è a sua volta riciclabile al 95%. La semplicità costruttiva e la ricerca di soluzioni efficienti volte a utilizzare meno materie prime sono apparse evidenti appena preso posto nell’abitacolo all’essenziale eleganza di stampo scandinavo, ispirato alla convinzione che il componente più sostenibile è quello che non c’è. Per questo sono quasi spariti i comandi meccanici (limitati agli interruttori dei finestrini inseriti nel bracciolo anteriore), e le informazioni e i servizi di ausilio alla guida e alla sicurezza – da sempre priorità e vanto del marchio – sono affidati all’unico display verticale da 12,3 pollici che svetta al centro della plancia e si può gestire con i comandi vocali. Lo stesso schermo svolge anche i compiti tradizionalmente assolti dal quadro strumenti, anch’esso cancellato nel nome dell’integrazione dei componenti che è alla base dello sviluppo di questo modello il quale nel 2023 – ricorda il presidente di Volvo Italia Michele Crisci – ha raccolto praticamente a scatola chiusa 2.000 prenotazioni e che nel 2024 potrebbe arrivare al 20% delle vendite totali, previste in 22.600 unità rispetto alle 19.017 dei precedenti 12 mesi. Un’evoluzione in linea con l’andamento globale del brand che ha chiuso il 2023 con 708.716 unità consegnate (+15% sull’anno precedente), di cui 113.319 full electric (+70%) e 152.561 ibride plug-in.
In questo positivo contesto si inserisce la nuova arrivata, che nella prova su strada tra le colline che fanno corona al capoluogo emiliano ha esibito un temperamento brillante e un comportamento equilibrato in tutte le situazioni, nonostante un assetto che sul tratto più tortuoso e sconnesso si è rivelato piuttosto ballerino. Causa forse del tempo forzatamente ristretto nel quale si è costretti a prendere confidenza con le vetture durante i test riservati alla stampa e che nel caso specifico non ci ha consentito di selezionare – a dispetto dell’esauriente briefing tecnico che ha preceduto la partenza della prova – la modalità di guida più adatta al terreno da affrontare. Abbiamo comunque potuto toccare con mano l’intelligenza hi-tech della EX30 alla fine del test, rientrando nel quartier generale di Volvo Italia, sede dalla manifestazione: è bastato ricorrere al display centrale perché la vettura “prendesse in mano la situazione”, eseguendo in piena autonomia un impeccabile parcheggio in retromarcia, individuando lo spazio utile e inserendosi con precisione chirurgica nello stallo tra due “gemelle” che avevano concluso il giro prima di noi.
Nel listino italiano troviamo due versioni Single Motor (base ed Extended Range) con motore posteriore da 272 cv, 343 Nm di coppia, fino a 480 km di autonomia Wltp e accelerazione 0-100 in 5,7 o 5,3 secondi e la Twin Motor Performance i cui due motori (uno per asse) mettono a disposizione la trazione integrale, 428 cv con 543 Nm di coppia, fino a 450 km di percorrenza e un tempo di 3,6 secondi per raggiungere i 100 orari partendo da fermi. Per tutte la velocità massima è limitata elettronicamente a 180 km all’ora, mentre i prezzi partono rispettivamente da 35.900 e 47.700 euro.