La Ferrari Roma durante il test

Ferrari Roma, al volante della Formula 1 in abito da sera. Tecnologia, comfort e prestazioni senza pari

di Piero Bianco
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POLLENZO (CUNEO) -  Così elegante con quel body da vero coupé e così diversa da catturare l'attenzione a prima vista, così tecnologica come mai nessun altra Granturismo Ferrari, così versatile da metterti immediatamente a tuo agio. Sulle tortuose strade delle Langhe siamo andati alla scoperta dell'ultimo gioiello del Cavallino, che si chiama Roma perché reinterpreta, secondo l'input di Maranello, il piacere intenso della Dolce Vita felliniana, un'epoca d'oro del Paese. Oggi diventa anche, soprattutto, un inno alla rinascita dopo mesi difficili. La Roma guarda al futuro con soluzioni estremamente innovative, ispirandosi tuttavia alle più straordinarie Gt degli anni Cinquanta e Sessanta di cui ripropone gli stilemi iconici.
 

 

"Una Formula 1 in abito da sera", l'ha definita il responsabile dello Stile, Flavio Manzoni. Ed è una sintesi felicissima. Tutta nuova (lo sono il 70% dei componenti), tutta diversa a cominciare dai gruppi ottici posteriori, dall'assenza della classica calandra, dalla fanaleria posteriore che si estende in orizzontale abbandonando le forme circolari. Le linee sono pulite, le fiancate muscolose, le proporzioni perfette.La nuova Roma, che ha un listino in Italia di 200.936 euro, ha la stessa impostazione meccanica della Portofino. Leggermente variate le dimensioni: più lunga di 70 mm (a 4,65 metri), più larga di 44 mm (a 1,97 metri), è anche più bassa di 17 mm (1,30 metri). Invariato invece il passo di 2,67 metri che garantisce comunque una eccellente abitabilità per chi occupa i sedili anteriori, sistemati in un abitacolo completamente rivoluzionato, all'insegna dell'eleganza essenziale e della tecnologia raffinata.

La Ferrari Roma è spinta dal motore centrale-anteriore V8 turbo che appartenente alla famiglia vincitrice del premio Engine of the Year per 4 anni consecutivi. La potenza massima di 620 Cv viene erogata tra 5.750 e 7.500 giri, mentre i 760 Nm della coppia si ottiene tra i 3.000 e i 5.750 giri al minuto. Il nuovo cambio doppia frizione a 8 marce, introdotto per la prima volta sulla SF90 Stradale, è stato ottimizzato e vanta una prontezza di esecuzione fantastica grazie anche ai rapporti più corti. Si apprezza particolarmente l'assenza di turbo-lag grazie alla risposta immediata del motore. Molto divertente guidare utilizzando i paddles al volante, che consentono di "smanettare" alla grande. E la trazione posteriore contribuisce ad aumentare il tasso di adrenalina, sebbene i sofisticati controlli elettronici evitino in qualsiasi situazione, comprese le curve strette imboccate con brio eccessivo, sensazioni di pericolo. Il segreto è nel corredo tecnologico, a cominciare dal manettino che – per la prima volta in una Gt – offre cinque opzioni, compresa quella Racing per raggiungere e controllare le prestazioni estreme. Perché la Roma è nata per confortevoli viaggi, ma sa scatenare tutto il suo bagaglio hi-tech quando viene messa alla frusta in pista. La vettura è dotata di Variable Boost Managment, un software di controllo che varia la coppia erogata in funzione della marcia, ottimizzando i consumi. La funzione dinamica, finalizzata al "fun to drive", adotta il concept di controllo più evoluto Side Slip Control che coordina tutti i sistemi del veicolo, tra cui E-Diff, F1-Trax e Dynamic Enhancer.

Molto innovativa anche l'ala mobile posteriore, allineata al lunotto, che si auto-regola analizzando velocità e accelerazione longitudinale e laterale, assumendo tre posizioni: Low Drag, Medium Downforce e High Downforce. Lo spoiler intelligente, invisibile a vettura ferma e discreto anche quando fuoriesce alla base del lunotto, fa tutto da solo.

I numeri sono perfettamente all'altezza di una Ferrari di ultima generazione: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi (e 9,3" per passare d a 0 a 200 km/h), velocità di punta superiore ai 320 km/h. Tutto questo grazie anche a un rapporto peso/potenza di 2,37 kg/Cv, la migliore della categoria in questo segmento elitario.

Una svota netta rispetto al recente passato si nota anche nell'interfaccia uomo-macchina, qui finalizzata al comfort e alla sicurezza: mani sempre sul volante e occhi alla strada. Gli ingegneri di Maranello hanno monitorato i parametri biometrici per ridurre le distrazioni del guidatore. Il volante, ridisegnato completamente, ospita tasti capacitivi per seguire l'interfaccia grafica, basta selezionare le funzioni e sfiorare il touchpad per ottenere la schermata desiderata. Sul display centrale si comandano invece l'infotainment, il clima, i sistemi audio. E poi basta dire Ciao Ferrari perché entri in funzione il Voice Recognition che recepisce i comandi vocali.


 

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Martedì 28 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 31-07-2020 20:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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