BALOCCO - Una partenza a razzo che ha superato le più rosee aspettative: Fiat Freemont ha davvero stupito, tanto che i 25.000 ordini raccolti in Europa dal lancio (avvenuto a giugno) al dicembre 2011 hanno indotto il marchio italiano a incrementare del 20% la produzione prevista per quest’anno, portandola a 35.000 unità che dovrebbe essere equamente distribuite tra Italia e mercati esteri. Tra i quali, e questo è un altro non trascurabile sintomo di successo, si è da poco inserita la Cina e si appresta a farlo anche la Russia.

A conferma che l’innesto di stile, tecnologia e piacere della guida tutti italiani sul tronco americano dell’originaria Dodge Journey sta funzionando alla perfezione, consentendo alla vettura di conquistare il tiolo di 7 posti più venduta in Italia. Adesso ad arricchire la gamma e ad attrarre una nuova fascia di clienti arriva la versione Awd caratterizzata da una sofisticata trazione integrale «on demand» che consente non solo di affrontare senza tentennamenti i terreni difficili e le condizioni climatiche avverse, ma che interviene anche nelle situazioni di marcia normali su asfalto, distribuendo la coppia alle quattro ruote per favorire la sicurezza e rendere più equilibrato il comportamento dinamico.

Il passaggio dalla trazione anteriore a quella sulle quattro ruote avviene - con un trasferimento massimo del 45% della coppia all’asse posteriore - è gestito automaticamente da «cervello» del sistema, che arriva da oltre Atlantico assieme al cambio automatico a 6 rapporti disponibile solo su questa versione di Freemont. L’origine americana di questi componenti si è integrata perfettamente con l’italianissimo turbodiesel 2.0 Multijet da 170 cv sviluppato da Fiat Powertrain Technologies, al quale fa compagnia il 3.6 Pentastar V6 a benzina da 280 cv nato chiaramente nel Michigan. In concessionaria da questo mese, Freemont 4x4 costa 3.500 euro in più rispetto all’omologo modello a trazione anteriore.

FIAT FREEMONT 2.0 MJT URBAN 4X4

3.6 Pentastar V6

GAMMA FIAT FREEMONT DIESEL

GAMMA FIAT