
Ford, le bellezze di Capri. Un nome mitico degli anni '60 per un Suv coupé “full electric”. Piacevole da guidare

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VENEZIA - Cosa c’entra la città dei canali, con la Ford Capri? Entrambe nella loro storia hanno saputo reinventarsi pur conservando la propria anima. La prima da Repubblica Marinara e città del commercio è diventata ora una delle mete turistiche più famose nel mondo, la seconda nata come coupé in grado di trasportare il sogno americano in Europa è ritornata con le sembianze di un Suv coupé elettrico. Quando Ford svelò la Capri, nel 1969, l’obiettivo era portare nel Vecchio Continente una vettura ispirata all’iconica Mustang, una scommessa coraggiosa ma vincente. Il successo fu immediato tanto che dallo stabilimento di Colonia uscirono più di 1,8 milioni di esemplari, nell’arco di tre generazioni, fino al 1986. È proprio nella fabbrica tedesca che ora si riannoda la storia. La transizione elettrica della Ford passa, infatti, dall’Electric Vehicle Center di Colonia che, come confermato dal Presidente e Ceo di Ford Italia Fabrizio Faltoni: «ha recentemente subito un investimento di oltre 2 miliardi di euro», e dalle cui linee produttive escono sia la Capri che l’Explorer entrambe realizzate sulla piattaforma MEB, frutto della sinergia con il Gruppo Volkswagen.
Lunga 4,63 metri, alta 1,63 e larga 1,87 metri, la Capri rende omaggio alla sua progenitrice portando con sé lo spirito della vettura degli anni ’60. «È importante legare prodotti nuovi con nomi iconici – afferma Faltoni – sfruttare il richiamo del marchio per introdurre nuove tecnologie e dar loro una spiccata personalità in un mercato sempre più standardizzato».
Il frontale, con i fari LED sdoppiati uniti dalla larga striscia nera “dog bone”, è una citazione stilistica alla Capri 2600 RS del 1971. Non manca il paraurti sagomato, a donare un tocco sportivo al Suv, e il cofano che si sviluppa orizzontalmente prima di lasciar spazio al parabrezza fortemente inclinato. Il tetto sospeso, complice i montanti in nero, si unisce con la cornice dei finestrini posteriori a C proprio come sulla prima Capri. La forma da fastback viene messa in risalto dai cerchi con disegno specifico, che arrivano fino a 21”.
Il lunotto discendente, che si congiunge verso il retrotreno, la coda appena abbozzata e le luci sdoppiate sono un altro omaggio al passato che rendono la Capri piacevole da osservare anche nella vista posteriore. Curato e razionale l’abitacolo, che riprende quanto visto sulla Explorer, dove al centro troviamo il nuovo sistema d’infotainment Ford Sync Move consultabile tramite lo schermo touch da 14,6” posizionato in verticale e regolabile manualmente con un’inclinazione di 30 gradi, per facilitarne la leggibilità oltre a nascondere un vano segreto. Sulla parte superiore della plancia troviamo un sistema audio firmato Bang & Olufsen che sembra fluttuare. Numerosi i vani portaoggetti, come quello nel bracciolo tra i sedili anteriori che può contenere anche un laptop da 15”. Potendo contare su un passo di 2,76 metri, la Capri offre un’ottima abitabilità anche a chi siede dietro senza pregiudicare lo spazio del bagagliaio, che varia da 572 fino a 1.510 litri con il divano posteriore reclinato.
Tre le versioni di motorizzazione della Capri, per altrettanti tagli di batterie. La versione d’accesso, da 42.750 Euro, dispone di un accumulatore da 52 kWh abbinato a un singolo motore da 170 Cv, che agisce sulle ruote posteriori garantendo 393 km di autonomia.
Troviamo poi la versione da 286 Cv con batteria da 77 kWh, ricaricabile fino a 135 kW, in grado di percorrere 627 km con una singola carica. Infine, a partire da 55.000 Euro, la versione con doppio motore da 340 Cv e 679 Nm di coppia che offre uno 0-100 km/h coperto in 5,3 secondi e un’autonomia fino a 592 km, grazie alla batteria da 79 kWh in grado di accettare, in fase di ricarica, una corrente fino a 185 kW che si traduce in 26 minuti per passare dal 10 all’80% di carica.
Salendo a bordo troviamo il volante con corona sportiva e la razza centrale con due fori, omaggio alla Capri del ‘69, davanti il quadro strumenti da 5” affiancato dall’head-up display. Non mancano i sedili in ecopelle con poggiatesta integrati, ben sagomati e contenitivi. Partendo dai Colli Euganei, nonostante la sua mole e un peso a vuoto di 2.190 kg, la versione quattro ruote motrici della Capri, a nostra disposizione, si mostra subito reattiva e veloce in inserimento curva e nei cambi di direzione. L’ottima taratura delle sospensioni permette di ridurre al minimo il rollio e il beccheggio in curva. Questo, assieme al raggio di sterzata inferiore agli 11 metri, si traduce in una guida briosa e coinvolgente. Anche nei tratti autostradali, che ci conducono verso Venezia, il Suv garantisce un’ottima insonorizzazione nell’abitacolo e consumi contenuti. Infatti al termine della nostra prova, di circa 70 km su percorso misto, abbiamo registrarono un consumo di 14,6 kWh per 100 km. Già in concessionaria, la Capri può essere acquistata anche con la formula IdeaFord a valore garantito da 37.750 euro con anticipo di 4.750 Euro e canone mensile di 365 euro.