La settima generazione della Ford Fiesta

Ford Fiesta, la best seller si aggiorna ponendosi al vertici per sicurezza, connettività e qualità stradali

di Nicola Desiderio
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VALLADOLID - La Ford Fiesta di settima generazione è pronta per arrivare in strada e, dopo il debutto al Salone di Ginevra lo scorso marzo, sarà nelle mai dei clienti a partire da settembre prossimo andando a rimpolpare il bottino saputo conquistare in 41 anni di carriera: oltre 17 milioni di unità, 1,1 dei quali ancora circolanti in Italia e la presenza stabile nelle varie classifiche delle auto più vendute in Europa e anche in Italia, finanche dal vertice assoluto. Con il passare degli anni le cose sono diventate sempre più difficili, eppure la Fiesta è sempre una garanzia, non solo per le sue qualità che questa nuova generazione deve confermare, ma perché offre un equilibrio di caratteristiche che piacciono parecchio, non ultima il piacere di guida, una grandezza che molti si affrettano oggi a ridimensionare in nome di nuovi valori e nuove esigenze, ma fa sempre la differenza quando ci si siede al volante.
 

Si moltiplica per quattro. Per ora... Proprio per questo la nuova Fiesta è soprattutto evoluzione, soprattutto per la struttura e lo stile. La piattaforma infatti è quella precedente aggiornata con un ampio utilizzo di acciai speciali – il 38% è al boro, trattato a caldo – per avere una scocca più rigida del 15% e anche più resistente alle norme sempre più stringenti che riguardano la sicurezza. Evoluzione anche nelle dimensioni. È infatti lunga 4,040 metri (+71 mm), larga 1,734 (+12 mm) e alta 1,483 (+6 mm) ovvero cresce leggermente in ogni direzione. Anche lo stile richiama quello attuale, frutto del restyling operato nel 2012, ma le differenze ci sono eccome. Le superfici infatti sono più lisce, in particolare quelle laterali e le luci posteriori tornano ad essere orizzontali. La carrozzeria è a 3 o 5 porte, ma l’andamento della finestratura è lo stesso inoltre la novità è che la Fiesta vuole proporsi con 4 declinazioni diverse che non corrispondono solo a gradi allestimento. Si parte dalla Plus, si va alla classica Titanium, si sale poi spostandosi verso la sportività con la ST Line e infine anche per la Fiesta scocca l’ora della lussuosa Vignale. E non è finita: il prossimo anno arriveranno la Active con carrozzeria rialzata e look offroad e la ST, quella vera, con un inedito 3 cilindri 1,5 litri da 200 cv.

Migliorare la sostanza innanzitutto. Più sostanziale ed evidente è il passo avanti per l’abitacolo. Grazie a nuovi sedili, lo spazio per le gambe di chi siede dietro è cresciuto di 2 cm mentre niente gli ingegneri hanno potuto per allargare il vano di carico oltre i 295 litri, proprio mentre diverse concorrenti sono andate ben oltre. Oltre allo stile, persoalizzabile in modi diversi, ci sono tanti piccoli miglioramenti che riguardano la qualità come le imbottiture e i tessuti dei sedili, testati per resistere a lungo, il cassetto portaoggetti più grande del 20% con apertura ammortizzata, i tergicristalli che puliscono il 135 di superficie in più del parabrezza, le portiere che hanno bisogno del 20% in meno di forza per essere chiuse insieme ad altre cose già viste su altre Ford ma utilissime, come i salvabordi a scomparsa delle portiere, il bocchettone di rifornimento senza tappo che evita di sbagliare carburante e il MyKey, la chiave programmabile che consente di personalizzare alcune funzioni della vettura. Utile per la famiglia, ma anche per le flotte. Bel passo avanti anche nella infotelematica con il sistema Sync3 offerto in pratica di serie su tutta la gamma (nel peggiore dei casi costa 350 euro) e che consente di specchiare dispositivi iOs e Android anche nella versione base con schermo da 6,5 pollici mentre in quella da 8 pollici ha ache il navigatore incluso.
 

 

Sicurezza e prestazioni, con efficienza. La sicurezza attiva si avvale di 2 telecamere, 3 radar e 12 sensori per una lunga lista di dispositivi: il cruise control adattivo, la frenata autonoma che riconosce i pedoni anche di notte, la lettura dei segnali, il mantenimento attivo della corsia e l’allerta per la stanchezza del guidatore, l’angolo cieco e il traffico trasversale in retromarcia e la commutazione automatica dei fari. In più, la Fiesta frena da sola in retromarcia se c’è un ostacolo, ha i sensori per monitorare la pressione degli pneumatici e pure la chiamata d’emergenza. I motori a benzina sono tutti a 3 cilindri: nuovo l’1.1 aspirato da 70 cv o 85 cv con cambio a 5 marce che si affianca al mille turbo ad iniezione diretta da 140 cv, 125 cv o 100 cv, quest’ultimo anche con cambio automatico a convertitore di coppia costruito dalla stessa Ford. Il diesel è il noto 1,5 litri da 85 cv (3,3 litri/100 km pari a 83 g/km di CO2) o 120 cv. i tecnici Ford hanno anche rivisto anche le sospensioni con diverse tarature di molle, ammortizzatori e barre antirollio, ma anche con supporti più grandi e dalla forma più complessa. Lo sterzo mantiene la stessa scatola, ma ha attriti ridotti, infine sono state allargate le carreggiate e l’impianto frenante per le versioni da 100 cv in su ha i freni a disco posteriori.

Bella e comoda da guidare. Una Fiesta evoluta nella sostanza non poteva che evolversi anche nel comportamento stradale, davvero di livello elevato, a partire dal comfort. Le sospensioni infatti assorbono con sicurezza ogni tipo di sconnessione e copiano le imperfezioni del manto in modo silenzioso ed efficace. Silenziosa la Fiesta lo è anche in marcia. Dentro l’abitacolo arriva poco di motore, della strada e solo un poco di più di vento, ma si riesce a parlare tranquillamente anche alle massime velocità autostradali. Sono doti non da poco, ma che assumono valore ancora maggiore non appena arrivano le prime curve. La Fiesta infatti è precisa negli inserimenti, grazie da uno sterzo ben calibrato, si corica poco e trova subito l’appoggio senza scomporsi neppure se stuzzicata da manovre sballate. E se si guarda il tachimetro, ci si accorge di andare davvero forte con naturalezza anche grazie alle doti dei motori che abbiamo provato. Il diesel 1.5 piace soprattutto per la prontezza all’acceleratore e, se un difetto dobbiamo trovarlo, è nella pigrizia che ha nell’allungo. Il mille da 140 cv è invece, ancora una volta, una forza della natura (202 km/h, 0-100 km/h in 9 s.) che si mostra come tricilindrica solo quando lo si sfrutta al massimo, altrimenti è morbido e progressivo. Estremamente gradevoli da manovrare e precisi anche i cambi, seppure con caratteri diversi: più netto quello per il diesel, più corto e morbido quello del benzina.

La volete intera o a pezzi? La nuova Fiesta costa di listino 14.250 euro, cui bisogna aggiungere 750 euro per la carrozzeria 5 porte. In realtà nei concessionari la partirà da 10.950 euro con il clima manuale di serie cui si potrà aggiungere il Sync 3 con schermo da 6,5 pollici con soli 350 euro e che è di serie già sulla Titanium. Interessante anche la possibilità, ben nota ai clienti Ford di poter guidare la Fiesta senza versare anticipo e versando una rata mensile per 3 anni alla fine dei quali il valore residuo garantito può essere sfruttato per prendere un’altra Ford. Si chiama Idea Ford e per la versione Plus 3 porte 1.1 da 85 cv con il Sync3 equivale a sborsare 198 euro al mese, ma con una manciata di euro in più si può salire facilmente nelle potenze e nell’allestimento.

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Domenica 31 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 01-01-2018 08:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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