La Volkswagen ID.3

ID.3, perfetta la prima. Volkswagen vuole ripetere nelle “zero emission” il successo avuto con Maggiolino e con la Golf

di Mattia Eccheli
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WOLFSBURG - La ID.3, la prima Volkswagen nata sulla piattaforma modulare elettrica, la Meb, è in bella mostra alla Autostadt, la cittadella delle macchine di Wolfsburg. Si specchia nelle acque del lago artificiale dove i turisti si godono la vista su pedalò a forma di cigno e imbarcazioni elettriche. Ma, soprattutto, all’ombra delle ciminiere del vecchio stabilimento, ormai un reperto di archeologia industriale trasformato in centrale termica
Il passato e il futuro si trovano a pochi metri di distanza. Il domani della mobilità di Volkswagen è sostenibile e non solo perché la ID.3 arriva su strada con un’impronta di carbonio neutralizzata.

Lo storico impianto di Zwickau, dove viene prodotta, è già stato convertito per fabbricare solo vetture a zero emissioni senza impattare sull’ambiente, anche grazie a progetti di compensazione. Con questa auto “una e trina”, il colosso tedesco avvia il processo di democratizzazione della mobilità elettrica della quale vuol diventare leader mondiale e sulla quale entro il 2024 avrà investito 33 miliardi di euro. Con il 2029, come gruppo, lancerà addirittura 75 nuovi modelli a zero emissioni.

La compatta “una e trina” ha le dimensioni esterne di una Golf (4,26 metri di lunghezza), offre lo spazio interno di una Passat (2,77 metri di passo) ed assicura un diametro di sterzata non troppo lontano da quello di una up! (10,2 metri). Senza gli incentivi, il prezzo è ancora impegnativo perché parte da 38.900 euro, almeno per le varianti a listino attualmente in Italia la cui autonomia può raggiungere i 426 chilometri. Anche se il costruttore non ha ancora fatto sapere quando, arriverà la variante entry level con la batteria più piccola che assicura 330 chilometri di percorrenza.

E poi verrà commercializzata anche la versione con il motore meno potente, da 145 cavalli. Per il momento la ID.3 si può avere solo con la brillante unità da 204 cavalli e 310 Nm di coppia che, nella migliore delle configurazioni è accreditata di uno spunto da 0 a 100 orari di 7,3 secondi. La velocità massima è di 160 km/h per tutti i modelli: un compromesso fra prestazioni e autonomia. Grazie alla batteria piazzata sotto il pianale ed al motore sistemato sull’asse posteriore – per una adeguata distribuzione dei pesi, spiegano a Wolfsburg – sparisce il tunnel centrale.

Chi guida dispone di uno schermo da 5,3” integrato nel blocco dello sterzo e le cui indicazioni si intravedono tra le razze del volante. Al centro del cruscotto ce n’è invece uno da 10” leggermente spostato verso il conducente. Quello che non è troppo ergonomico è il comando del “cambio” dietro il volante (in alto a destra) con il quale si ingrana anche la retro e si può optare per la rigenerazione più spinta della frenata.
L’abitacolo è arioso e anche luminoso se si opta per il tetto panoramico da 1,36 metri quadrati di superficie, con una plancia pulita. Con la ID.3 Volkswagen promette chiarezza e semplicità. Un impegno confermato dalle linee, dalla guida monomarcia ed a trazione posteriore e dai servizi accessori come quelli per la ricarica.

Con una sola app We Charge, il colosso di Wolfsburg assicura fin da subito l’accesso ad una rete di 150.000 colonnine distribuite in tutta Europa. Anche la configurazione dei modelli risponde alla stessa logica. First Edition a parte, la serie speciale che si poteva riservare oltre un anno fa e che sarà la sola variante a venire consegnata entro l’anno (in Italia a partire dalla seconda metà di settembre), tutti gli altri allestimenti arriveranno con il 2021. A listino ce ne sono sette. Sei con la batteria da 58 kWh reali e omologazione a 5 posti (Life, Style, Business, Family, Tech e Max) ed una con l’accumulatore più grande, da 77 kWh effettivi, e per soli quattro occupanti, pensata per chi ama viaggiare (fino a 549 chilometri), che non a caso si chiama Tour.

Ciascuna declinazione è pensata per un tipo di cliente specifico ed include una serie di pacchetti dedicati.
La dotazione base è già significativa e fra le altre cose comprende fari a Led, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, 3 anni di servizi We Connect, diverse funzioni di assistenza alla guida e avviamento senza chiave.
La ID.3 eredita dal Maggiolino e dalla Golf una enorme responsabilità: scrivere una nuova pagina di storia, non solo di Volkswagen, ma dell’auto. Il costruttore si è impegnato a portare sul mercato un’auto elettrica di segmento C a meno di 30.000 euro: la filiale nazionale ha confermato questa promessa quando sarà disponibile la variante con la batteria da 45 kWh. Con gli incentivi il prezzo finale rischia di essere più vicino a quota 20.000: sarà allora che comincerà la vera rivoluzione.

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Venerdì 4 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 06-09-2020 09:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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