La Ioniq 5 N in pista

Ioniq 5 N, una furia di Hyundai. Al volante sfoggia performance superbe: la mobilità elettrica colpisce ancora

di Nicola Desiderio
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BARCELLONA - Un’auto sportiva del suo tempo, non solo perché elettrica. Questo vuole essere la Hyundai Ioniq 5 N che inaugura un nuovo corso nel quale saranno ad emissioni zero tutte le vetture della casa coreana che si fregiano di una lettera che vuol dire Namyang, dove Hyundai ha il suo centro di ricerca e sviluppo, e Nürburgring, il cosiddetto “Inferno Verde” dove tutte i modelli Hyundai devono affrontare la forgiatura finale prima del fatidico “visto, si produca!”. Per la cronaca, la Ioniq 5 N ha coperto i 20.832 metri del micidiale tracciato tedesco in 7’45”, ad una manciata di secondi da auto sì assai meno potenti, ma anche più leggere di almeno 600 kg e più basse di 15 cm. Questo dà la misura del potenziale effettivo di un crossover che non offre solo 478 kW (ovvero 650 cv) e uno 0-100 km/h in 3,4 secondi, ma anche qualità apprezzabili su strada così come in pista, condite da caratteristiche che gettano un vero e proprio ponte tra le sportive con lo scarico e quelle senza.

Un colpo d’occhio e si vede subito che non si tratta di una Ioniq 5 N… ormale: spoiler, prese d’aria attive, sfoghi e un rosso vivace a sottolineare le bandelle laterali e le pinze freno che si vedono attraverso i cerchi da 21” con pneumatici 275/35R21 studiati appositamente da Pirelli: a 4 pistoncini per i dischi anteriori da 400 mm e monopistoncino flottante per quelli posteriori da 360 mm. L’assetto più basso di 20 mm non è solo questione di ammortizzatori (a controllo elettronico), molle e barre antirollio, ma di un multilink dotato di leveraggi e geometrie diversi e di un avantreno praticamente rifatto grazie a sottotelaio rinforzato, McPherson con doppio braccetto inferiore snodato al posto di quello singolo e infine uno sterzo più robusto e più diretto del 20%. Irrobustiti anche scocca, semiassi e gli attacchi per i motori e la batteria. Per i primi, parliamo di due unità sincrone a magneti permanenti servite ciascuna da un inverter al carburo di silicio, con il posteriore integrato da un differenziale autobloccante e controllo elettronico. Per la seconda di un accumulatore da 84 kWh di capacità che permette un’autonomia di 448 km e prenderà il posto di quello da 77,4 KWh anche sul resto della gamma. La sofisticata architettura elettrica a 800 Volt della piattaforma E-GMP permette poi di ricaricare fino a 270 kW.

A celebrare la sportività nell’ampio abitacolo ci sono sedili avvolgenti con logo luminoso, rivestiti in vera pelle e Alcantara traforato, e un volante sportivo dotato di pulsanti per selezionare la modalità di guida, scatenare il launch control e innalzare per 10 secondi la potenza da 448 a 478 kW e la coppia da 740 a 770 Nm. I due pulsanti N in basso attivano alcune chicche di questa pepatissima Ioniq 5 tra cui l’N Active Sound+ e la possibilità di simulare la presenza di una cambio sequenziale a 8 rapporti. E non parliamo solo di suono, ma di vera e propria sensazione sinestetica che coinvolge il corpo, l’udito e la vista. A crearla provvedono l’impianto audio, con l’aiuto di due altoparlanti esterni, insieme alle microregolazioni dei motori elettrici che riproducono in modo sorprendente la progressione di un 4 cilindri sportivo, gli strappi ad ogni passaggio di marcia e persino il singhiozzo quando si arriva al fuorigiri. Si sentono persino i borbottii in rilascio, le vibrazioni, il rumore al minimo e si può persino sgasare da fermo. Ovviamente, è tutto virtuale, ma le sensazioni assolutamente vere. A chi pensa che si tratti solo di un videogioco semovente, la Ioniq 5 N risponde con una dinamica di alto livello e un comfort inaspettato. In pista poi la coreana va davvero forte, senza cali di prestazioni e senza distruggere gomme e freni, nonostante i quasi 23 quintali di massa e i tre metri netti di passo.

Si può giocare con il drift mode o modificare la ripartizione della coppia su schermo, con la stessa facilità con cui scegliamo quanto zucchero vogliamo alla macchina del caffè, oppure si possono cercare le giuste traiettorie sfiorando i cordoli e sfruttando anche il freno da 0,6 G dato dalla rigenerazione. I puristi diranno che così non si vede chi sa “staccare”, ma è pur vero che il coasting – il sollevare al momento giusto l’acceleratore per recuperare più energia da sfruttare in uscita di curva – è un’abilità che devono avere tutti i piloti di Formula 1, Formula E e nella gare di durata. Dunque nessuna mortificazione, anzi… quanto poi a rumore e cambiate: il primo è utile perché fornisce quei riferimenti e quegli elementi di passione ai quali siamo abituati, ma state pur certi che senza i passaggi di marcia e senza rumore la Ioniq 5 N è più veloce. Costa 76.900 euro. Troppo? Trovatela un’altra auto con queste caratteristiche e a questo prezzo…

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Mercoledì 1 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA