Jeep Avenger mild hybrid

Jeep, il rispetto ambientale nel Dna. Avenger a cavallo della transizione: arriva la mild hybrid

di Piero Bianco
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BALOCCO - Un jolly per l’Europa. Avenger sta scalando le classifiche, ha già raccolto 70mila ordini in otto mesi, è diventata (con le intramontabili Renegade e Compass) il biglietto da visita di Jeep sui principali mercati del Vecchio Continente raggiungendo il 31% delle vendite totali del brand americano di Stellantis. Ora la famiglia Avenger si amplia con la versione e-Hybrid che si affianca alla termica e alla full-electric. Prossimo passo, a fine anno, sarà la variante 4xe plug-in a trazione integrale. Una soluzione per ogni esigenza. «Quella dell’ibrido leggero a 48 Volt – sottolinea il capo di Jeep per l’Europa, Eric Laforge – è ideale come ingresso al mondo elettrificato per chi ancora non si sente pronto per le emissioni zero. Jeep diventerà il marchio dei Suv più sostenibili al mondo, senza rinunciare al proprio Dna». Compatta e tecnologica, Avenger ha una forza di seduzione straordinaria. Premiata con il titolo di “Car of the Year” è stata lo scorso anno anche la vettura più venduta nel segmento B in Italia.

Il powertrain prevede un motore termico 1.2 da 100 cv abbinato a un motorino elettrico da 21 kW integrato nel cambio automatico a doppia frizione e-DCS6 a 6 rapporti con paddle al volante e a un generatore di avviamento a cinghia a 48 Volt, per una transizione fluida alla trazione elettrica. L’intero sistema ibrido pesa 60 kg in più rispetto a un cambio automatico tradizionale, così il peso totale della nuova Jeep Avenger e-Hybrid è di soli 1.280 kg. La batteria agli ioni di litio da 0,9 kWh è sotto al sedile del guidatore, lo spazio nell’abitacolo rimane invariato. La nuova e-Hybrid riduce il consumo del 13% rispetto al motore termico, e analizzando solo la guida in città si può arrivare al 28% (20,4 km/litro) con emissioni di CO2 pari a 111 g/km. Nei test presso il Centro Sperimentale di Balocco e sulle strade che lo circondano, Avenger ha brillato sia su asfalto sia in fuoristrada. Con un km d’autonomia elettrica, si effettuano a emissioni zero piccole manovre d’avvio e di parcheggio, anche brevi tratti urbani a bassa velocità, fino a 30 km l’ora. Inserendo la funzione E-Boost la coppia di 55 Nm del motore elettrico si aggiunge a quella del termico.

Il circuito offroad ha ribadito eccellenti prestazioni grazie al Selec-Terrain, nonostante la e-Hybrid sia una trazione anteriore. Sono 6 le modalità di guida disponibili: 3 per la città e le lunghe distanze (Normal-Eco-Sport) e 3 per il fuoristrada (Sand-Mud-Snow). L’Hill Descent Control riduce il rischio di perdita del controllo su pendii ripidi. Tre le versioni, che includono di serie l’interfaccia digitale, fari a Led, palette al volante. Longitude è l’allestimento di partenza (listino da 26mila euro o rate da 159 euro) con cerchi in lega da 16 pollici, cruise control, frenata d’emergenza, riconoscimento segnali stradali, mantenimento corsia e guida assistita. Altitude ha in più cerchi da 17 pollici e quadro strumenti digitale da 10,25 pollici. Summit è il top e porta in dote anche proiettori anteriori e fari posteriori full Led, illuminazione variabile dell’abitacolo, apertura porte e accensione senza chiave, monitoraggio dell’angolo cieco, telecamera posteriore a 180 gradi, abbaglianti automatici, portellone elettrico. In concessionaria da aprile e prodotta in Polonia a Tychy con le sorelle Fiat 600 e (presto) Alfa Romeo Milano, la Avenger e-Hybrid è un modello chiave per il mondo Jeep e il suo viaggio verso la mobilità sostenibile.

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Mercoledì 1 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA