La nuova Lexus GS 450h in velocità mostra tutto il dinamismo del suo design

Lexus GS 450h, un elettrico da 200 cv
e un giardino giapponese per abitacolo

di Nicola Desiderio
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MONACO - Lexus ancora a tutto ibrido con la nuova GS 450h, la berlina alto di gamma che debutta sul mercato con la sua quarta generazione solo in versione ibrida con un nuovo stile per carrozzeria e interni, nuove raffinatezze tecnologiche e di allestimento e infine con un rapporto ancora più favorevole tra prestazioni, consumi ed emissioni.

Diversa tranne che al centimetro. La nuova Lexus GS 450h si mantiene praticamente uguale alla prova centimetro: è infatti lunga 4,85 metri, larga 1,84, alta 1,45 e con un passo di 2,85 metri. Più corto lo sbalzo anteriore, più lungo quello posteriore. In compenso l’abitabilità è migliorata, ma soprattutto ora c’è un bagagliaio degno di questo nome, con 462 litri di volume, ovvero il 61% in più di prima grazie allo spostamento della batteria Ni-Mh sotto il divano posteriore. Il merito è del nuovo pianale, con scocca più rigida del 14%, che consente una più ottimale disposizione di tutti gli organi meccanici ed elettrici e che sarà utilizzato anche per la IS di nuova generazione il cui arrivo è previsto nel 2013. Nettamente diverso è lo stile, più spigoloso e cattivo e con i volumi meglio definiti. La calandra poi è quella inaugurata dalla CT 200h e tutti fari – esclusi gli abbaglianti sono – a Led. Quel che conta è che l’effetto estetico generale è gradevole sia per gli occhi sia per l’aria con un cx di 0,26.

Giardino giapponese. Nuovo è l’abitacolo caratterizzato dalla plancia sviluppata in senso orizzontale con la parte superiore rivestita in pelle cucita a rilievo. Finalmente al centro c’è un orologio degno di una Lexus e dominare il centro della scena c’è il cinematografico schermo da 12,3 pollici in formato 24:9, il più grande al mondo su un’automobile. Serve per il sistema Remote Touch Interface e per comandarne tutte le funzioni c’è un originale e comodo comando a metà strada tra mouse e joystick, in più ci sono l’head-up display e la strumentazione Optitron, un classico per una Lexus così come l’impianto audio Mark Levinson da 850 Watt e 17 altoparlanti. Raffinati il sistema di illuminazione a Led e l’impianto di climatizzazione trizona S-Flow che sfrutta la nanotecnologia per filtrare al meglio l’aria e ionizzarla; pregiati i materiali utilizzati tra i quali spicca il bambu, un vezzo tutto giapponese e un materiale che mai prima d’ora s’era visto su un’automobile. Per la sicurezza ci sono 10 airbag, il Night View, i sistemi di controllo per il mantenimento della carreggiata e dell’angolo cieco e il sistema di frenata automatica Pre Crash System. C’è anche la telecamera che sorveglia il guidatore e lo avverte se ha chiuso gli occhi per un colpo di sonno.

Evoluzione ibrida. Sostanzialmente identico al passato lo schema elettromeccanico. Il V6 a benzina di 3,5 litri ha quattro alberi a camme tutti con regolazione della fasatura e funziona a ciclo Atkinson come tutti gli ibridi del gruppo – il rapporto di compressione è superiore a quello di espansione per ridurre le perdite di pompaggio e migliorare il rendimento – e ha il sistema di iniezione doppia dunque due iniettori per ogni cilindro: uno nel collettore e l’altro diretto nella camera di scoppio. Eroga 292 cv a 6.000 giri/min e 352 Nm a 4.500 giri/min mentre il motore elettrico, alimentato con tensione fino a 650 Volt, ha ben 147 kW pari a 200 cv e 275 Nm. Il cambio di velocità è a variazione continua e non è un organo meccanico separato, ma un meccanismo epicicloidale che accoppia i due motori e il generatore. Grazie alla doppia riduzione, si riesce ad avere anche la modalità sequenziale. Per il resto, si parla di affinamenti che hanno portato comunque enormi benefici in termini di efficienza. La potenza combinata è di 345 cv per prestazioni di alto livello (250 km/h autolimitati, 0-100 km/h in 5,9 secondi) a fronte di consumi ed emissioni ridottissimi: rispettivamente 5,9 litri/100 km e 137 g/km di CO2 ovvero il 23% in meno della precedente GS 450h.

Elettrica ed elettronica. Per guidare la GS 450h ci sono quattro modalità (Eco, Normal, Sport S e Sport S+) selezionabili con un pulsante più naturalmente la EV che consente di marciare ad emissioni zero per un paio di chilometri a bassa velocità e piede leggero. La presenza del motore elettrico si nota invece molto di più nella marcia normale. La sua spinta infatti, nonostante il permanere di un certo effetto di slittamento tipico degli ibridi Toyota e Lexus, si avverte in modo marcato sin dallo spunto e poi ad ogni velocità, fino a quella massima che sa raggiungere rapidamente e mantenere anche sui curvoni veloci. La stabilità infatti è di alto livello, soprattutto con il sistema a 4 ruote sterzanti della versione F Sport, dotato di rapporto variabile per le ruote anteriori e assistenza elettromeccanica. Se ne avvertono chiaramente i benefici anche sul misto, dove la F Sport, grazie anche a un assetto più basso, alle ruote da 19 pollici e ai freni potenziati, evidenzia un autocontrollo impressionante con l’elettronica che interviene con una discrezione e un’immediatezza che potrebbero apparire eccessive a chi è abituato a guidare, ma che sono garanzia di sicurezza. Elevatissimo anche il comfort, grazie anche alla silenziosità, alle qualità delle sospensioni a controllo elettronico e a quelle dei sedili, davvero molto comodi.

Un motore, quattro versioni. Per ora... La Lexus GS 450h parte da 58mila euro, con quattro allestimenti: base, Executive, Luxury e F Sport che si fa riconoscere anche da una veste più aggressiva. In altri paesi c’è anche la versione 350, con il solo motore a benzina da 308 cv e cambio automatico a 6 rapporti, e per i paesi dell’Europa dell’Est sarà disponibile anche con la trazione integrale permanente. La gamma è comunque destinata a crescere. Si parla infatti di una station wagon e di un’altrettanto inedita versione F ad alte prestazioni per sfidare le varie Audi S6, BMW M5 e Mercedes E63 AMG.

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Martedì 31 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA