La MG Cybester durante la prova

Magica Cyberster, il gioiello elettrico en-plen-air firmato MG che si apre in 12 secondi

di Nicola Desiderio
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Otto lati, due lettere e 100 anni. Sono numeri che non tutti si possono giocare al lotto, ma che oggi riassumono MG, il marchio che ha scelto Goodwood per festeggiare il modo più solenne ed inglese i suoi primi 100 anni di vita dando appuntamento alla stampa per assaggiare non la torta, ma la Cyberster. Annunciata nel 2021 attraverso il concept omonimo presentato al Salone di Shanghai, è ora finalmente pronta ed è la sintesi tra la tradizione delle vetture scoperte all’inglese e la visione, tipica del proprietario cinese, rivolta verso l’elettrico. E in più ha un autentico tocco di spettacolarità: le portiere che si aprono verso l’alto come le Lamborghini con motore V12. E non è la sola cosa di italiano che ha. Le gomme infatti sono Pirelli, le pinze freno della Brembo, l’assetto è stato messo a punto dalla Danisi Engineering e buon parte dei rivestimenti per l’abitacolo sono in Alcantara.

Anche la capote è fabbricata in Europa continentale dalla Magna e si apre in 12 secondi fino a 50 km/h. Lo stile è mix tra futuro, reminiscenze e suggestioni. Il frontale, ad esempio, ricorda vagamente le MGF a motore centrale degli anni ’90 mentre in coda le luci a led appaiono come una Union Jack destrutturata. Ma la maggior fonte di emozioni è stata proprio il contesto nel quale la Cyberster ha concesso per la prima volta il proprio volante: il circuito di Goodwood. È stato inaugurato infatti nel 1948 ed è forse l’unico al mondo ad avere conservato intatto il proprio tracciato, ma il tempo sembra essersi fermato qui per molte altre cose come, ad esempio, gli orologi Rolex con lancetta dorata su fondo bianco, le fioriere in stile ippodromo e il contagiri con i cartelli da mettere a mano. A volerlo sul proprio terreno fu il Duca di March che era un grande appassionato di Lancia e vi hanno corso campioni come Stirling Moss, Jim Clark, Graham Hill, Mike Hawthorn e… Giuseppe Saronni, che nel 1982 vinse proprio a Goodwood il campionato del mondo di ciclismo “sparando” una fantastica volata sulla salita finale.
La Cyberster ha una batteria da 77 kWh di capacità per tutte e due le versioni: una con motore posteriore da 250 kW e autonomia da oltre 500 km, una bimotore a trazione integrale da 375 kW che promette 443 km con un pieno e chiude lo 0-100 km/h in 3,2 secondi.

Pochi giri e prime impressioni. La più netta è che la Cyberster, con i suoi 4 metri e 53 e 2 tonnellate di peso non è una roadster, ma un’elegante GT che offre una guida vellutata e permette di giocare con acceleratore e retrotreno con misurata sicurezza. Il posto guida, digitale e avvolgente, è appagante: sicuramente la cosa più “cyber” di questa scoperta che nel Regno Unito è stata lanciata a partire da 56mila sterline (circa 66mila euro) e dovrebbe mantenere un listino praticamente equivalente quando arriverà anche da noi il prossimo novembre. 

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Martedì 13 Agosto 2024 - Ultimo aggiornamento: 10:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA