La Mercedes per antonomasia porta al debutto tecnologie che ci avvicinano sempre di più alla guida autonoma e alla connected car, ma è anche più spaziosa, offre un grande comfort, un’ottima tenuta di strada e motorizzazioni molto efficienti come il n

Mercedes Classe E, nel comfort più assoluto ti guida da sola verso il futuro

di Nicola Desiderio
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LISBONA - Il futuro chiama e la Mercedes Classe E risponde portando sul mercato i dispositivi di sicurezza che mettono ormai a portata di mano la guida autonoma e la comunicazione tra i veicoli. La nuova berlina alto di gamma “business” della Stella è quanto di più avanzato che vi sia oggi su strada in tema di assistenza alla guida, il cui grado di perfezionamento fa parlare piuttosto di sostituzione. Ma non è questo l’obiettivo della Classe E e della Mercedes che segna comunque un ulteriore tappa nell’evoluzione del marchio e dell’automobile che, per gli estimatori della Stella, sono la stessa cosa.

A metà strada tra C ed S. La nuova Classe E ha debuttato al Salone di Detroit e si è mostrata pochi giorni fa al pubblico europeo al Salone di Ginevra. È lunga 4.932 mm, ovvero 43 mm in più e cresce di 65 mm nel passo. Lo stile è il perfetto punto di incontro tra la Classe C e la S, con la quale condivide anche la piattaforma MRA riuscendo ad avere l’imponenza di quest’ultima con il dinamismo della prima, sottolineato da alcuni elementi come la linea discendente e la calandra prominente il cui stile ora può essere scelto senza sovrapprezzo, a prescindere dall’allestimento. Da primato l’aerodinamica, con un cx di 0,23 secondo solo allo 0,22 della CLA e che contribuisce all’efficienza della Classe E insieme alla scocca realizzata in acciaio ad alta resistenza e alluminio.

L’ammiraglia dentro. Da Classe S invece l’abitacolo, anche se privo di certi tocchi di opulenza e con linee più semplici anche della Classe C. Aumentata l’abitabilità, grazie anche allo spostamento della plancia verso il parabrezza che libera spazio e movimento per gli occupanti. Il bagagliaio è da 540 litri. Ma quel che colpisce subito è la strumentazione raccolta su due enormi display ad alta definizione da 12,3”, messi in fila senza soluzione di continuità proprio come sull’ammiraglia. Sul vano a scomparsa che si trova poco sotto i comandi della climatizzazione si può mettere lo smartphone per farlo ricaricare a induzione. Il sistema infotelematico Command Online naturalmente è dotato di CarPlay e Android Auto. Ampia la scelta di tinte e materiali, come è d’obbligo su una Mercedes e alcuni ispirati alla tradizione come la pelle chiara anche per il volante sul quale si trovano anche i pulsanti Touch Control: basta sfiorarli e giocare con la pressione dei pollici per selezionare e ottenere un effetto di scorrimento sui menu.

La chiave è lo smartphone. Altra funzionalità ispirata agli smartphone è la possibilità di aprire la vettura accostando il cellulare alla maniglia della porta sfruttando il protocollo NFC, lo stesso che attraverso l’app connect.me permette, come anche su altre Mercedes da un po’ di tempo a questa parte, di interagire con la vettura a distanza controllandone l’apertura e la chiusura delle porte, lo stato manutentivo, la pressione degli pneumatici e persino l’autonomia potenziale con il carburante a bordo. Il sistema inoltre controlla la posizione del veicolo e manda un sms in caso di utilizzo non autorizzato del veicolo che, nella maggior parte dei casi, vuol dire furto. Anche su questa Mercedes il sistema audio usa il Frontbass, che sfrutta i longheroni della scocca per esaltare le note basse, soprattutto se si monta il sistema Burmester a 23 altoparlanti, dei quali qualcuno anche sul tetto per creare un suono ancora più avvolgente.

Ti sposta per proteggerti. Ma è nel capitolo sicurezza che la Classe E fa un vero salto in avanti a cominciare dai sedili che, in caso di pericolo di urto laterale, attivano i fianchetti dei sedili spingendo letteralmente il corpo dell’occupante verso il centro della vettura, dove è più protetto. Si chiama Pre-safe side assist mentre il Pre-Safe sound emette un leggero fruscio prima dello scontro attivando il cosiddetto riflesso dello stapedio preparando l’udito allo schianto per proteggerlo. Ci sono inoltre 7 airbag, le “beltbag”, le cinture di sicurezza possono essere anch’esse provviste di cuscino, per aumentare la superficie di contatto e ridurre i danni al corpo in caso di incidente, e il cofano motore che si solleva di 80 mm in caso di urto con il pedone per ridurne le conseguenze. Volendo ci sono anche i fari Led Multibeam che fanno meraviglie di notte o l’illuminazione ambiente in 64 colori diversi. La Classe E inoltre, in caso di emergenza chiama i soccorsi e nel frattempo mette in atto una serie di misure come interrompere l’alimentazione, spegnere il climatizzatore, sollevare il piantone dello sterzo e aprire un po’ il finestrino.

E questo è nulla. La Classe E è dotata del sistema Car-to-x, ovvero un protocollo di collegamento con gli altri veicoli e l’infrastruttura con il quale ricevere e segnalare situazioni di pericolo e dunque aumentando la prevenzione. Grazie a 3 tipi di radar e alla telecamera stereoscopica, la Classe E riesce a guidare praticamente da sola da 0 a 130 km/h. Il sistema Drive Pilot infatti in Città arresta, sterza e accelera la vettura fino a 60 km/h, fino a 210 km/h riesce ad assicurare la giusta distanza di sicurezza e la frenata autonoma regolando la velocità in base ai segnali, ma fino a 130 km/h sa agganciare anche le strisce di demarcazione e la corsia e le vetture circostanti creandosi un binario invisibile nel quale la vettura va sicura anche se per un’istante si alzano le mani dal volante, prima di redarguire il guidatore ricordandogli che l’auto non è un robot capace di fare tutto da solo e che tutto questa meraviglia serve ad aiutarlo in caso di pericolo o distrazione, non per farlo giocare a supercar.

L’autonomia ti fa compagnia. E se nella sterzatura si possono fare anche progressi, si rimane impressionanti dalla prontezza e dalla precisione con le quali la Mercedes Classe E agisce in caso di pericolo tanto da mantenere perfettamente la traiettoria quando ci si trova tra più auto, se ne incrocia all’improvviso un’altra e se c’è un pedone. Nel caso l’urto sia inevitabile i tempi di reazione sono nulli e si riesce a ad arrestare la vettura in spazi impossibili al nuormale guidatore, nel caso contrario il sistema sceglie di frenare quel tanto che basta per permettere al guidatore di farla franca o operare una manovra di evitamento, una cosa che questa vettura non sa ancora fare, ma dalla quale – viste le premesse – è tutt’altro che distante. La guida (quasi) autonoma diventa davvero tale quando si deve fare un sorpasso o parcheggiare. Nel primo caso basta attivare il segnalatore per vedere l’auto letteralmente cambiare la corsia da sola, passare la vettura che ci precede e poi rientrare. E se c’è qualcosa che lo impedisce, interrompe tutto all’istante. Nel secondo caso si fa tutto con lo smartphone: si lascia l’auto accesa, si scende, si comincia a mulinare sullo schermo senza mai staccare il polpastrello e la Classe E si parcheggia da sola.

Il diesel di ferro e l’ibrido plug-in. La nuova Mercedes ha anche altre novità per quanto riguarda i motori. La prima è relativa al nuovo diesel 2 litri OM854, il primo della casa tutto in alluminio. La particolarità sta nell’aver raccolto tutto il sistema di post trattamento allo scarico intorno al motore con il catalizzatore ossidante, uno speciale diffusore per l’additivo AdBlue e, raccolti in un unico grande cilindro, sia il filtro antiparticolato sia il filtro SCR per i Nox. Così la loro efficienza è massima e immediata, dopo pochi istanti dall’avviamento. Altra caratteristica sono i pistoni in ferro, che permettono di avere pressioni in camera elevatissime (205 bar) con una forte riduzione sia degli attriti sia dei carichi laterali. A differenza del precedente 2,1 litri, è monoturbo e dunque è suscettibile di notevoli aumenti in fatto di prestazioni. Sulla E220d eroga 194 cv e 400 Nm tra 1.600 e 2.800 giri/min assicurando consumi ridottissimi (3,9 litri/100 km pari a 102 g/km di CO2) pur con prestazioni ragguardevoli (240 km/h, 0-100 km/h in 7,3 secondi). Ci sono anche una versione da 150 cv, in arrivo in autunno, il noto V6 3 litri da 258 cv.

Un solo cambio e 9 marce. Per tutti i motori c’è un solo cambio: l’automatico a 9 rapporti. Tra le unità a benzina ci sono il 2 litri da 184 cv e presto arriveranno anche le varianti da 211 cv e 245 cv e quelle con motore V6 4 litri: da 333 cv e la AMG E43 con da 401 cv con la trazione integrale 4Matic che sarà poi disponibile su altre motorizzazioni. In arrivo anche la E 350e ibrida plug-in da 286 cv e 550 Nm che mette insieme il 2 litri da 211 cv con l’elettrico da 88 kW alimentato da batteria al litio ricaricabile e inserito nel cambio che, per la prima volta, è lo stesso a 9 marce delle altre versioni e, a differenza del 7 rapporti, non sostituisce il convertitore di coppia, ma lo integra assicurando più comfort e soprattutto maggiore capacità di traino. I dati definitivi non sono ancora stati diramati, ma questa versione dovrebbe essere in grado a zero emissioni di percorrere 32 km e raggiungere 140 km/h con un consumo medio di 2,1 litri/100 km pari a 29 g/km con uno 0-100 km/h in 6,2 secondi. Molto probabile, viste le abitudini di Mercedes, che vi siano anche altre versioni ibride e una AMG “vera”. Altra esclusiva, le sospensioni pneumatiche multicamera in abbinamento agli ammortizzatori a controllo elettronico.

Si va sul velluto. La Mercedes Classe E su strada è un’auto che, oltre a stupire per le sua capacità paranormali, offre una qualità di marcia superiore. Eccellente il comfort, grazie alle sospensioni che assorbono tutto e alla grande silenziosità, a tutte le andature. Anche il nuovo 2 litri diesel mostra lo stesso carattere e la sua fluidità si sposa alla perfezione con il cambio, perfetto per velocità e precisione di innesti. In entrambi i casi, il salto è in avanti è davvero siderale. Ci è piaciuta molto anche l’ibrida plug-in capace di viaggiare effettivamente in elettrico per i 31 km segnalati sul cruscotto a batteria carica, ma anche per la piacevole prontezza che il motore ad elettroni sa imprimere quando lavora in parallelo con il 2 litri a benzina. Abbiamo anche guidato la E 400 con la trazione integrale sul bellissimo tracciato dell’Estoril. Una possibilità insolita che ci ha permesso di apprezzare fino in fondo la precisione e la facilità di guida della nuova Classe E, l’efficacia della trazione integrale e il brio del V6, dotato di una progressione continua, quasi sportiva.

Questione di scelte. La nuova Mercedes Classe E è già in listino con prezzi a partire da 51.166 euro negli allestimenti Sport, Business Sport (che sarà il preferito nelle previsioni di vendita), Exclusive e AMG Line. Naturalmente le tentazioni saranno talmente tante che la cifra reale è destinata a crescere ulteriormente. Per avere tutto il carico di sicurezza e connettività che la tedesca può offrire occorre stanziare ulteriori 10mila euro, ma se contate che ci sono vernici che costano quasi 3.500 euro, che il tetto panoramico sfiora i 2.200 e l’impianto Burmester può arrivare a 6mila euro, possiamo dire che è solo e soltanto una questione di scelta tra l’effimero e ciò che migliora la vita auto, anzi la può persino salvare.
 

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Domenica 17 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 18-04-2016 12:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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