La nuova Mercedes Classe A

Mercedes, esordio italiano per la 4^ generazione della Classe A

di Alberto Sabbatini
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SPALATO - Sapete cos’è una “killer application”? Sono quelle tecnologie che aggiungono una funzionalità speciale a un dispositivo che ne migliora talmente l’utilizzo nella vita di tutti i giorni da farlo diventare un evidente motivo d’acquisto. È stata una killer application, per esempio, il sistema di comando touch dei telefonini, diventato uno standard per la sua comodità. Nelle automobili, altro esempio, il cambio automatico che ha conquistato molta gente per la sua comodità può essere definito una “killer application”. Chissà se dal 12 maggio, quando Mercedes lancerà nelle concessionarie la nuova Classe A, il sistema MBUX (acronimo di Mercedes Benz User EXperience) che la equipaggia in esclusiva mondiale, potrà diventare la killer application per gli acquirenti di automobili.
 

 

Di che si tratta? Di un sistema di intelligenza artificiale comandato mediante un assistente vocale. Che può interagire con il conducente, rispondere compiutamente alle sue domande ed interpretarne le allusioni.
Questa tecnologia non è fantascienza pura perché da un paio d’anni ormai già conviviamo con gli assistenti vocali sui telefonini. Il sistema Mercedes è equivalente a Siri di Apple, a Google Assistant oppure ad Alexa di Amazon. Mercedes però è il primo costruttore al mondo a proporre un assistente vocale su un’automobile. Ed è apprezzabile il fatto che il debutto non avvenga sulle ammiraglie di lusso del marchio tedesco, ma proprio sulla nuova Classe A, l’auto più piccola e popolare della gamma Mercedes, proprio per conquistare il pubblico più giovane.

Proprio come Apple e Amazon, anche il costruttore tedesco si è scelto un nome femminile per battezzare il proprio assistente vocale. Il più ovvio e conosciuto: Mercedes. Così i futuri possessori della nuova Classe A potranno attivare il sistema invocandolo con le parole: «Ehi, Mercedes». E ponendo poi la domanda. Si chiama intelligenza artificiale perché il sistema interpreta il comando, lo elabora e interagisce con l’interlocutore secondo una certa logica. Per esempio, se dite «ho caldo!» capisce che deve accendere il climatizzatore ed abbassare la temperatura interna. «Ehi, Mercedes» sa accendere le luci dell’auto, gestire la climatizzazione, scovare su internet un elenco di trattorie e impostare il navigatore verso una di queste se dite banalmente «Ho fame!», oppure trovare un parcheggio libero a richiesta.

Ovviamente parla e capisce l’italiano, anzi col tempo migliorerà perché la caratteristica dei sistemi di intelligenza artificiale è quella di imparare dall’utilizzo. Cosa più importante per il cliente Mercedes, l’assistente vocale è offerto di serie, compreso nel prezzo d’acquisto della nuova Classe A. Mentre dal secondo anno la schedina per il collegamento internet si dovrà pagare a parte. Il sistema MBUX non è la sola esclusiva della Classe A, che abbiamo provato in anteprima sulle tortuose strade della Croazia, anche se è l’aspetto più appariscente. La nuova compatta tedesca è un formidabile passo in avanti rispetto al precedente modello. Più raffinata, più solida, meglio costruita.
Di simile conserva soltanto la fisionomia della carrozzeria due volumi con profilo coupé. È 12 cm più lunga (tocca i 4,42 metri), più larga di 1,6 cm ed ha un passo superiore di 3 cm. Queste maggiorazioni vanno a beneficio di una maggiore stabilità nella guida perché l’auto poggia meglio a terra, ma anche del comfort a bordo dove ci sono più centimetri di spazio per spalle e gomiti del guidatore e per le gambe di chi siede dietro.
Il grande sforzo di Mercedes però è stato quello di portare sulla sua “piccola” molte delle tecnologie che finora erano esclusiva delle sue ammiraglie di lusso.

All’interno la Classe A appare davvero di un livello superiore: tutte le versioni, persino quella d’ingresso che costa 29.900 euro, oltre all’interfaccia vocale offrono di serie non uno solo, ma un doppio display touch a tutta larghezza che conferisce agli interni un look spaziale, accentuato dalle bocchette d’aria col design di una turbina. Se volete di più, con il pacchetto Tech e un sovrapprezzo di circa duemila euro i due display diventano da 10,2 pollici invece che da 7” così che il doppio schermo supera i 50 cm di larghezza!

La Classe A è anche l’auto più piccola sul mercato a montare tecnologie di guida assistita di secondo livello: il sistema Distronic sa mantenere l’andatura in curva fra le corsie autostradali, sterzando da sola, ma riesce anche a ridurre la velocità in prossimità di curve e incroci. Fra tante innovazioni hi-tech anche i motori: il più versatile è il diesel 1,5 litri della A180, da 116 cv con cambio doppia frizione 7 marce. Ma il propulsore più interessante è il nuovissimo 4 cilindri benzina turbo di piccola cilindrata: è di appena 1,3 litri ma sviluppa 163 cv e ha la disattivazione di alcuni cilindri per aumentare l’efficienza. Un propulsore moderno che per dolcezza di funzionamento, brillantezza e consumi ridottissimi può riconquistare molti fautori del diesel.
 

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Martedì 8 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 09-05-2018 09:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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