La nuova Mercedes Classe C

Nuova Classe C, su strada si comporta da vera ammiraglia. La "baby Benz" è ormai adulta

di Giampiero Bottino
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Finalmente al volante della nuova Classe C! Eravamo davvero curiosi di verificare se fosse davvero in grado di mantenere le intriganti promesse delle anticipazioni che – rigorosamente in streaming, nel rispetto dei protocolli anti-covid – parlavano di una “Baby Benz” ormai adulta, talmente evoluta da meritarsi ripetuti accostamenti alla Classe S anche nelle parole di Olia Källenius, numero uno del gruppo tedesco: «Le lettere C e S stanno agli estremi opposti dell'alfabeto, ma ora nella nostra gamma si stanno avvicinando». 

Diciamo subito che alla prova della strada non ha deluso le elevate aspettative né per le tecnologie, davvero allo stato dell’arte, né per il comportamento dinamico, né per il coraggio dimostrato dalle scelte controcorrente della Stella che, mentre molte case prendono le distanze dal diesel, ha stupito (e convinto) con la qualità dei 4 cilindri 2.0 a gasolio di ultima generazione che costituiscono la spina dorsale di una gamma che, per la prima volta in casa Mercedes, è interamente composta da motorizzazioni 2.0 a 4 cilindri mild-hybrid (benzina e diesel) a 48 V abbinati al cambio automatico 9G-Tronic . 

Entrambe le versioni a gasolio disponibili per il test – C220 d da 200 cv e C300 d da 265 cv, alle quali presto si aggiungerà il modello d’ingresso C200 d, mentre a rappresentare la benzina provvede la C200 con il motore 1.5 da 204 cv – si sono rivelate brillanti, silenziose, equilibrate e sobrie, esaltando l’intrinseca efficienza del diesel con il contributo della componente elettrica che quando serve interviene con 20 cv supplementari, migliorando le performance senza appesantire consumi ed emissioni.

L’offerta è destinata ad ampliarsi a settembre con la versione ibrida plug-in C300 nella quale il motore elettrico da 95 kW (130 cv) con 440 Nm di coppia può essere abbinato a un termico sia benzina, sia turbodiesel creando un sistema accreditato di 100 km di autonomia elettrica misurati secondo lo standard Wltp.

A dimostrare che la parentela con l’ammiraglia non è solo uno slogan di marketing, ma trova conferma nella realtà dei fatti, contribuiscono le numerose soluzioni tecnologiche che la Classe C, ora giunta alla rispettabile lunghezza di 4.751 mm (identica per berlina e station wagon, con un aumento rispetto al modello precedente di 65 e 49 mm rispettivamente), ha ereditato dalla S.

A cominciare dalla disponibilità a richiesta dell’asse posteriore sterzante con un angolo di 2,5 gradi, che nel test si è fatto notare sul piano dell’agilità e della precisione nella conduzione delle curve, alla connettività affidata alla seconda generazione del sistema multimediale Mbux il cui grande display da 11,9 pollici svetta al centro della plancia, collegandosi senza soluzione al tunnel centrale di cui rappresenta una sorta di elegante e intelligente appendice.

A proposito di intelligenza, quella a disposizione della ex “Baby benz” si manifesta in molteplici modi, dall’evoluzione dell’assistente vocale “Hey Mercedes” ai più sofisticati dispositivi di assistenza alla guida, dagli aggiornamenti “Over the air” del software di bordo alla capacità di dialogare a distanza con l’abitazione grazie al sistema Smart Home. 

Per non dimenticare l’Head-up display che, sfruttando le risorse della realtà aumentata, proietta virtualmente a circa 4,5 metri dal cofano le immagini reali dell’ambiente circostante, sovrapponendovi le indicazioni del navigatore, piuttosto che l’integrazione nella vettura di tutti i principali fornitori di musica in streaming.

Per quanto riguarda l’offerta italiana, la nuova Classe C si presenta a partire da 51.000 euro con le versioni Business, Sport, Sport Plus, Premium, Premium Plus e Premium Pro che con il prezzo di 64.380 euro chiude verso l’alto il listino, almeno fino all’arrivo della “sorella” ibrida alla spina.

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Martedì 28 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 01-01-2022 20:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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