
Omoda, c’è anche l’ammiraglia 9: qualità e dotazioni ricche con tanta efficienza e prestazioni esuberanti
COLOGNE - L’offensiva europea dei marchi del gruppo Chery prosegue con ritmi serrati: dopo il debutto dei modelli Omoda 5 e Jaecoo 7, disponibili a benzina, ibride ed elettriche, arriva l’ammiraglia Omoda 9 con il propulsore Super Hybrid da oltre 1.100 km di autonomia totale. Il successo in Italia è testimoniato dai numeri in netta crescita: in meno di un anno sono stati venduti circa 6.000 esemplari, facendo però registrare una media di circa mille vetture al mese nel 2025. La Omoda 9 si colloca al vertice della gamma di questo brand, che con i suoi crossover punta a un pubblico giovanile e attento alla sostenibilità mentre Jaecoo offre mezzi dall’impronta più marcatamente rivolta al fuoristrada. Disponibile in una sola versione già completa di tutto, parte da un prezzo base di 51.900 euro.
Se la Omoda 5 si collocava nel segmento C, con le sue forme sportive e arrotondate, la 9 va a occupare la posizione di ammiraglia nella gamma e rimarrà il modello di maggiori dimensioni e fascia di prezzo più alta. Anche qui le forme da crossover sono evidenti, con un muso allungato caratterizzato dalle luci a elementi orizzontali e verticali con animazione di benvenuto personalizzabile, la griglia a rombi di dimensioni differenti e un tetto spiovente verso il posteriore che contribuisce a migliorare l’efficienza aerodinamica e a dare una sensazione di dinamismo a livello estetico. Più classiche le forme del posteriore, dove spiccano la fascia unica che integra le luci e i quattro terminali di scarico che conferiscono un aspetto sportivo. La Omoda 9 rientra nel segmento D con una lunghezza di 4.775 mm, una larghezza di 1.920 mm, un’altezza di 1.671 mm e un passo di 2.800 mm. L’abitacolo della Omoda 9 è progettato per accogliere cinque persone nel massimo comfort, in un ambiente ricco di materiali di alta qualità. Spiccano i sedili in pelle Nappa e le finiture lisce della plancia, su cui campeggia un ampio schermo panoramico curvo da 24,6 pollici, che include il cruscotto digitale e il sistema di infotainment da 12,3” ciascuno. I controlli sono demandati a una combinazione di touch screen e tasti fisici, che restano a grande richiesta del pubblico e in controtendenza rispetto a quanto succede sui modelli più piccoli del marchio.
Tutte e cinque le sedute sono dotate di controlli elettrici, riscaldamento e ventilazione, mentre quelle anteriori includono anche una funzione di massaggio a otto punti e tre livelli di intensità. L’illuminazione ambientale e l’impianto audio Sony da 14 altoparlanti completano il quadro. In particolare, il poggiatesta del conducente include due speaker che permettono di isolare l’audio dal resto della vettura, per esempio consentendo ai passeggeri di riposare mentre chi guida ascolta musica. Molto ampio il bagagliaio, che contiene 660 litri che possono salire a 1.783 abbattendo i sedili posteriori. Il sistema Super Hybrid della Omoda 9 non è troppo diverso da quello già visto sulla Jaecoo 7: un motore termico 1.5 turbo benzina quattro cilindri da 143 Cv, due motori elettrici sincroni a magneti permanenti da 102 e 122 Cv all’anteriore e uno al posteriore da 238 Cv. La trazione è integrale e la trasmissione ibrida dedicata Dht è dotata di tre rapporti studiati appositamente per limitare consumi e rumorosità. La potenza combinata è di ben 537 Cv e 650 Nm di coppia, per uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi e una velocità massima limitata a 180 km/h.
La batteria Lfp da 34,5 kWh permette di percorrere fino a 145 km in modalità a zero emissioni e si ricarica a 6,6 kW in corrente alternata e 65 kW in continua. Il serbatoio da 70 litri consente di portare l’autonomia complessiva a oltre 1.100 km. La grande potenza della Omoda 9 potrebbe suggerire caratteristiche da sportiva, ma l’andatura naturale di questa vettura è quella da crociera, dove dà il meglio di sé in termini di comfort e silenziosità. Il motore termico risulta infatti impercettibile anche quando è attivato, nella modalità di guida ibrida. Lo scatto da fermo impressiona per la tipologia di vettura, ma nelle curve si percepisce un assetto più votato alla comodità dei passeggeri che al divertimento di guida. Positivi i consumi registrati: il ciclo combinato è di 1,7 l/100 km, mentre in modalità ibrida abbiamo registrato circa 6,3 l/100 km nel percorso effettuato che includeva strade urbane ed extraurbane.