Il nuovo Peugeot Rifter

Peugeot lancia Rifter, multispazio comodo e razionale che strizza l’occhio anche ai Suv di lusso

di Sergio Troise
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MONTECARLO - Lo vedi da lontano e sembra un veicolo commerciale. Ma da vicino, e soprattutto dall’interno e al volante, il nuovo Peugeot Rifter si rivela per quello che in realtà è: un compatto multispazio di segmento C che strizza l’occhio a Suv e crossover, capace di coniugare al meglio abitabilità, versatilità, comfort e persino piacere di guida. Il tutto con un paio di “valori aggiunti” non trascurabili: la capacità di muoversi anche su fondi difficili (neve, fango, sterrato) grazie all’Advanced Grip Control abbinato all’Hill Assist Descent Control (optional) e il grande spazio interno.

Spazio già ragguardevole nella versione standard da 4,4 metri, ma ulteriormente maggiorato nella versione Long, più lunga di 35 cm (e più cara di 1200 euro). In entrambi i casi i posti possono essere 5 o 7, a scelta: i due sedili della terza fila costano 600 euro sulla Standard, 650 sulla Long, dove si somma un ulteriore vantaggio: oltre che ripiegabili, i sedili della terza fila sono anche scorrevoli. Notevolissima la capienza del vano bagagli, che può variare da un minimo di 775 litri a un massimo di 4000!

Realizzato sul pianale EMP2 comune a molti altri veicoli del Gruppo PSA (compresa la nuova ammiraglia 508), il nuovo Rifter si segnala per l’equilibrio che caratterizza le forme. Il design è infatti il risultato di un buon compromesso tra un frontale verticale, con cofano corto, e una coda altrettanto alta, ma con spigoli smussati, sbalzi corti, passaruota a filo di pneumatici e barre portatutto di forma aerodinamica. La linea di fiancata è irrobustita da protezioni in stile Suv, in perfetta sintonia con i paraurti con slitta di protezione, mentre i cerchi in lega da 15 a 17 pollici impreziosiscono l’insieme.

Il tocco in più (purtroppo non di serie su tutte le versioni) sta nel lunotto posteriore, che si apre e chiude comodamente, agevolando le operazioni di carico e scarico di oggetti non particolarmente ingombranti. Ma non solo: tra i tanti preziosismi del nuovo Rifter figurano anche le porte posteriori scorrevoli e i vetri discendenti anche dietro: una scelta irrinunciabile se davvero si vuole evitare il rischio di confondere quest’auto originale con un banale furgone.

Il look elegante e ricercato viene esaltato dalle soluzioni adottate per l’abitacolo: gli interni del Rifter – vale la pena sottolinearlo – sono un capolavoro di razionalità e comfort. C’è tanta “aria”, tanta visibilità, si sta comodi al volante e nelle sedute per i passeggeri; abbondano i vani portaoggetti, alcuni di dimensioni mega, come la doppia vasca ricavata tra i sedili anteriori. Il totale dei vani utilizzabili a bordo – pensate - è di 40 litri, quanto l’intero vano bagagli di una citycar.

All’interno del Rifter, poi, compare l’i-Cockpit, per la prima volta utilizzato da Peugeot nel segmento C. Ciò comporta che il posto di guida del compatto multispazio francese riesca anche ad esaltare l’esperienza al volante, elevando la sicurezza e sollevando lo standard con una tecnologia tangibile e immediata: volante piccolo, touchscreen da 8 pollici e quadro strumenti con head up display sono dotazioni da auto di categoria superiore. Sono di serie il Bluetooth, il climatizzatore manuale e sistemi di sicurezza come l’avviso di involontario cambio di corsia e la frenata automatica d’emergenza.

La posizione al volante risulta alta e dominante, proprio come su un Suv. E guardandosi intorno si apprezzano i materiali di pregio adottati per sedili e rivestimenti, con inserti in nero lucido e tante opportunità per sistemare telefono, occhiali, chiavi e quant’altro. Sulle versioni più ricche non manca il tetto panoramico con tendina scorrevole. Unica stranezza, nell’aletta parasole del passeggero manca lo specchietto di cortesia, che invece figura dal lato guidatore.

La gamma Italia prevede 26 diverse versioni, combinazione delle due lunghezze, di tre allestimenti (Active, Allure, GT Line) e di quattro motorizzazioni, una a benzina e tre diesel. Per il benzina è previsto inizialmente il PureTech 1.2 turbo con potenza di 110 cv, Start&Stop e cambio manuale a 5 marce; in un secondo momento arriverà anche una versione da 130 cv con cambio automatico a 8 rapporti. Il diesel è il BlueHDi 1.5 declinato nelle potenze di 75, 100 e 130 cavalli, le prime due con cambio manuale a 5 marce, la terza anche con l’automatico EAT8. In un futuro non troppo lontano dovrebbero arrivare una versione Gpl e una ibrida, e non è da escludere una variante con trazione integrale.

Nel comportamento stradale Peugeot Rifter mantiene le promesse, comportandosi come una normale auto compatta a trazione anteriore, un po’ più alta da terra (180 mm) e perciò tendente al sottosterzo e al rollio, ma non per questo incapace di muoversi in tutta sicurezza su strade tortuose, anche se a pieno carico (in proposito la Casa dichiara che la variazione di altezza dal suolo è di appena 25 mm). Ciò lo si deve all’ottimo pianale già sperimentato su diversi veicoli del Gruppo PSA e a sospensioni ben calibrate, anche se al posteriore sono rimaste quelle del “vecchio” Partner Tepee.

Il cambio manuale è preciso e ben rapportato, ma l’automatico a 8 rapporti è decisamente un plus da non trascurare. Ruotando una manopola fra i sedili, si può scegliere fra cinque diverse tarature di acceleratore, controllo della trazione e freni, in modo da rendere migliore l’aderenza su fondi a bassa aderenza. Ma il top è assicurato dalla maneggevolezza e dalla versatilità, che rendono il Rifter un veicolo ideale sia per gli spostamenti urbani (il raggio di sterzata è di 10,9 metri!) sia per i viaggi.

Abbondano i sistemi ADAS di assistenza alla guida, con vantaggi assicurati per la sicurezza. Tra questi vale la pena ricordare il cruise control adattivo, l’avviso dell’involontario cambio di corsia, il controllo del livello di attenzione del guidatore, la frenata automatica: tutti dispositivi che consentono di monitorare e correggere comportamenti di guida sbagliati. Anche la connettività è al top, con un equipaggiamento d’infotainment degno di una classe premium. In questo caso, però, parliamo di un’auto con un listino che parte da 21.550 euro e arriva ai 29.050 della GT Line Long con motore HDI da 130 cv. Quest’ultima è la più ricca e meglio equipaggiata della gamma, e infatti offre di serie i cerchi in lega diamantati da 17 pollici, il lunotto apribile, il climatizzatore bizona, il monitor da 8 pollici e l’accesso senza chiave.

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Mercoledì 27 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 13:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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