La nuova Toyota Verso nella prima prova sulle strade della Costa Azzurra

Toyota, il Verso giusto: mi manda Auris,
parte l'attacco al cuore dell'Europa

di Nicola Desiderio
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NIZZA - Toyota Verso, così si chiama il monovolume compatto della casa giapponese che si rinnova prendendo dalla nuova Auris lo stile per andare insieme alla conquista del segmento C, in più importante a livello continentale. Commercializzata dal 2002 in oltre 650mila unità, la Verso è riuscita ritagliarsi un suo posto tra le varie Ford C-Max, Opel Zafira e Renault Scénic mantenendosi stabilmente nella top ten della propria fascia di mercato. Del resto, la Verso nasce con una vocazione fortemente europea perché è stata disegnata in Costa Azzurra, sviluppata in Belgio ed è prodotta in Turchia.

Con quella faccia tutta nuova.
Sono oltre 470 i componenti modificati dai tecnici delle Tre Ellissi, il 60% dei quali riguarda la parte visibile della vettura. Il frontale è chiaramente ripreso dall’Auris con i nuovi fari più avvolgenti e appuntiti, la calandra più prominente e il disegno più sportivo per i paraurti. Arrivano i Led per i le luci diurne così come per i fari posteriori, inoltre i retrovisori posteriori sono più profilati. Nel complesso, un intervento riuscito che esalta le linee orizzontali per aumentare il dinamismo del corpo vettura le cui dimensioni non cambiano nella sostanza mantenendosi al di sotto dei 4,5 metri.

Molto spazio, stessa flessibilità, più qualità.
L’abitacolo è migliorato nei materiali, a cominciare dalla plastiche morbide e con superficie opaca e per finire alla finiture in nero lucido e metallo satinato. Cambia qualcosa nella disposizione dei comandi e arriva anche qui il sistema infotelematico Toyota Touch&Go con schermo da 6,1 pollici, completo di ogni tipo di connettività, telecamera posteriore e tutte le funzioni più avanzate tra cui i servizi Google, la possibilità di caricare dal pc i punti di interesse per la navigazione e quella di fare integrazioni con app. Identico a prima è invece l’Easy-Flat System che consente di modulare lo spazio interno dell’abitacolo a 7 posti agendo su ogni singola poltroncina ricavando sempre uno spazio per gli bagagli piano e perfettamente sfruttabile. I tre sedili di seconda fila inoltre sono traslabili e hanno lo schienale regolabile in inclinazione. La capacità di carico varia da 155 litri a 440 litri e si arriva fino a 1.696 litri viaggiando in 2. Comodo da togliere il modulo a soffietto del copribagagli che però è un po’ cedevole. A richiesta c’è il tetto panoramico mentre di serie per tutte le versioni sono i 7 airbag e il controllo di stabilità elettronico completo di assistenza alla partenza in salita.

Tante piccole migliorie sotto pelle.
Modificati anche scocca, autotelaio e motori. Grazie a rinforzi e a un maggior numero di saldature, la Verso è più rigida del 18% mentre diverse sono le tarature scelte per le sospensioni e per lo sterzo ad assistenza elettromeccanica. Sotto il cofano i propulsori rimangono gli stessi, ma migliorati. Le due unità a benzina della famiglia Valvematic sono al vertice per potenza erogata e hanno le emissioni diminuite di 4/gm di CO2: 1,6 litri da 132 cv e 1,8 litri da 147 cv anche con cambio automatico Multidrive a variazione continua di rapporti. Più consistenti i guadagni per i diesel. Al vertice c’è il 2,2 litri da 150 cv con cambio automatico di serie a 6 rapporti mentre quello destinato ad incontrare i maggiori favori da parte del pubblico è il 2 litri da 124 cv. Qui i tecnici giapponesi hanno fatto decisamente di più diminuendo il peso del 4 cilindri di 10 kg e modificando distribuzione, lubrificazione, raffreddamento, impianto di iniezione e turbocompressore per diminuire gli attriti interni e migliorare così l’erogazione e l’efficienza. Il risultato è il consumo che passa da 5,3 a 4,9 litri/100 km e le emissioni da 139 a 129 g/km di CO2.

Elastica, confortevole e silenziosa.
Abbiamo provato la Verso proprio con questa unità ricevendone una buona impressione. Più dei numeri (0-100 km/h in 11,3 secondi, 185 km/h), la giapponese convince per la prontezza e la piacevole elasticità anche con le marce alte innestate, merito della coppia di 310 Nm erogata tra 1.600 e 2.400 giri/min. L’assetto inoltre assicura appoggi sicuri con rollio ridotto e lo sterzo, seppure un po’ lento ai piccoli angoli, ha guadagnato in precisione e feeling per un comportamento che è quello che si chiede a un monovolume. Anche la frenata ispira sicurezza e la risposta al pedale è buona. Progressi si registrano anche per l’assorbimento delle sospensioni e per la silenziosità di marcia, anche in velocità. Unico neo è qualche vibrazione avvertibile al volante e sulla leva del cambio. In città risultano apprezzabili la visibilità e il diametro di volta davvero molto contenuto.

Andare insieme all’attacco del segmento C.
La Toyota Verso arriva dal mese di aprile con un prezzo che parte da 20.950 euro e tre allestimenti: Verso, Active e Style. Con il primo, oltre ai 7 airbag e ai 7 posti con l’Easy-Flat System, ci sono il climatizzatore manuale e l’assistenza alle partenze in salita mentre per la Active non manca proprio nulla: sistema Touch&Go con telecamera posteriore, climatizzatore automatico bizona, specchietti retrovisori elettrici ripiegabili, vetri posteriori oscurati, comandi telefono al volante e cerchi in lega da 16 pollici. La Style aggiunge: fari bixeno con lavafari, cerchi da 17 pollici, sensori crepuscolare e pioggia e sedili anteriori riscaldabili. L’obiettivo di Toyota è conquistare con Verso, Auris berlina e Sports Touring il 5% del segmento C.

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Lunedì 28 Gennaio 2013 - Ultimo aggiornamento: 02-02-2013 08:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA