
R4, torna l'auto in jeans. Al volante del modello Renault, ora solo elettrico, che reinterpreta i valori che resero celebre l’originale

Alpine, c'è profumo di casa. Il brand del gruppo Renault punta a ripetere il successo del 1979 quando impose la tecnologia turbo

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E con la “4” sono quattro. Per un gioco del destino infatti è proprio la Renault 4 il quarto modello elettrico in gamma del costruttore francese dopo la Mégane, la Scénic e la R5 che con la nuova arrivata condivide sia il legame con un modello che ha fatto la storia della Régie sia la base tecnica. Il rinvio al passato è meno immediato di quello offerto dalla R5, ma basta poco per vedere nella nuova R4 tutte le citazioni che si ispirano alla “Quatrelle” come la forma del tetto e del terzo finestrino, le tre strisce sulla parte bassa della carrozzeria, il profilo del tetto e della coda, le luci posteriori a pillola, i rostri sui paraurti e infine il frontale con un tocco di modernità dato dalla calandra trasparente a protezione degli inconfondibili fari tondi con cornice e Losanga retroilluminate.
La nuova Renault 4 nasce sulla piattaforma AmpR Small ed è lunga 4 metri e 14, ovvero 22 cm più della sorellina, con un passo di 2 metri e 52, dunque 8 cm in aggiunta per ricavare più spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli. Il vano è provvisto di portellone elettrico, di una soglia bassa e di un doppio fondo con gavone per riporre il cavo di ricarica. Il volume è di 420 litri che diventano 1.405 reclinando lo schienale 40/60 e, se si abbatte il sedile del passeggero anteriore, si ricava un tavolino o il modo di infilare un oggetto lungo 2,2 metri. Il legame con la R5 è evidente anche nell’abitacolo e nell’ergonomia. La plancia ha la strumentazione digitale da 7” o 10,1” e al centro, sopra i tasti fisici per la climatizzazione a pompa di calore, c’è l’altro schermo da 10” rivolto verso il guidatore del sistema Open RLink con software Google e la navigazione online completa di pianificatore per gestire il viaggio accedendo ad uno degli oltre 800mila punti di ricarica della rete Mobilize.
Scontati oramai Android Auto e Apple Carplay e l’app sullo smartphone per dialogare a distanza con la vettura, ma qui permette anche di gestirne la manutenzione e di fare da chiave digitale. Ci sono anche l’intelligenza artificiale di ChatGPT (versione 4o) e l’avatar Reno che è pronto ad assisterci con simpatia e ad aprirci, quando sarà disponibile, il tetto apribile in tela, un altro omaggio ad un passato spensierato che ha nella Renault 4 una delle sue immagini più espressive. Non a caso, uno dei materiali scelti per i sedili è il jeans anche se in realtà è un tessuto riciclato al 100%. A tal proposito, la francese è fatta per il 26,4% da materiali “circolari”, ha un tasso di riciclabilità dell’88,6% ed è fatta in uno stabilimento dove il 75% dei fornitori è a meno di 300 km per diminuire al massimo l’impatto ambientale della logistica.
Altri accorgimenti sono il motore senza terre rare e la verniciatura, che è eseguita con un nuovo robot Jetprint che riesce fare una R4 bicolore senza doppie passate, risparmiando 8 tonnellate di plastica, 12 di vernice e 332 di CO2 ogni anno. Completa la dotazione di sicurezza che comprende i sistemi di assistenza sufficienti a garantire la guida autonoma di livello 2 e, tra le altre cose, i sensori che monitorano i lati per uscire in sicurezza dalla vettura. La Renault 4 si offre in due varianti: una con motore da 110 kW e batteria da 52 kWh ricaricabile in corrente continua fino a 100 kW con autonomia di 409 km, l’altra da 90 kW con batteria da 40 kWh ricaricabile fino a 80 kW e 308 km di autonomia. Il caricatore a corrente alternata è, in ogni caso, da 11 kW e permette il V2G (scambio di energia con la rete) e il V2L per alimentare dispositivi esterni fino a 3,7 kW. A breve ci sarà anche il plug&charge che avvia la procedura di ricarica semplicemente infilando il cavo nella presa, senza app o tessere di sorta.
Com’è dunque da guidare la R4 resuscitata nell’era dell’elettrico? Facile, silenziosa, confortevole grazie ad un assetto che, con le sospensioni posteriori multi-link e uno sterzo di buona prontezza, coniuga bene la precisione con la sicurezza e la giusta risposta alle imperfezioni della superficie stradale. Insomma non è la mollacciona di un tempo, è assai più brillante e si fa piacere anche per i consumi, con percorrenze che si avvicinano spesso a quelle dichiarate. A portata di dita sul volante ci sono il selettore per le varie modalità di guida e le levette per regolare il grado di recupero dell’energia su 4 livelli tra cui quello più intenso con il “one pedal”, per guidare in città senza praticamente toccare il pedale del freno. La nuova Renault 4 inizierà le consegne da giugno e parte da 29.900 euro per la versione con batteria da 40 kWh in allestimento Evolution mentre per quella da 52 kWh ci vogliono almeno 32.900 euro con gradini di 2mila euro per salire ai livelli di equipaggiamento Techno e Iconic.