È un’auto concreta e razionale che regala ottime sensazione grazie all’eccellente intesa tra il nuovo turbo a benzina da 170 cv e il cambio automatico Cvt

Subaru Levorg, la station wagon che sposa il comfort con il piacere di guida

di Giampiero Bottino
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VARESE - Tra le tante promesse mirabolanti di auto che si guidano (quasi) da sole, salvo moltiplicare le occasioni di distrazione consentendo di frequentare i social network o di leggere le mail anche mentre si impugna il volante, un pizzico di sana concretezza non guasta. Un plauso quindi a Subaru, costruttore di nicchia che con una solida ed efficace filosofia tecnologica ha saputo costruirsi una platea di convinti estimatori.

Una filosofia di cui l’ultima arrivata, la Levorg, ha fornito l’ennesima dimostrazione. Salutata con un pizzico di distratta sufficienza – dovuta anche al nome non particolarmente accattivante, che con qualche acrobazia semantica esprime il concetto di “Legacy revolution touring – nei saloni internazionali che ne hanno ospitato le prime apparizioni pubbliche, questa station wagon dal look sportiveggiante si è rivelata una piacevolissima sorpresa al momento di metterla alla prova sulle strade del Varesotto.

Senza indulgere a mirabolanti effetti speciali, la Levorg bada al sodo, offrendo tutto quello che davvero si può pretendere da un’automobile: comfort, spazio, un look originale anche se non privo di sbavature, una qualità elevata e un comportamento stradale in grado di soddisfare chi quando è al volante chiede anche di divertirsi. Proprio l’equilibrio dinamico si è a nostro avviso rivelato la caratteristica più convincente e sorprendente della nuova station wagon delle Pleiadi.

Il merito è della consueta ricetta Subaru – motore boxer e trazione integrale Symmetrical Awd con ripartizione variabile a gestione elettronica della coppia – che nel caso della Levorg ha trovato un’applicazione particolarmente felice grazie alla straordinaria intesa tra il nuovo motore 1.6 i Dit, turbo a iniezione diretta di benzina da 170 cv e 250 Nm di coppia massima, e il cambio automatico Cvt (a variazione continua).

Un’accoppiata silenziosa, brillante quando serve, sempre estremamente rilassante grazie alla straordinaria fluidità nell’erogazione della potenza, non esagerata ma più che sufficiente per garantire sensazioni appaganti quando si decide di metterne alla prova il temperamento. Merito anche dell’assetto impeccabile, della stabilità migliorata grazie alla rigidità torsionale della scocca, aumentata del 40% rispetto alla Legacy, e della nuova modalità di guida SI Drive a due posizioni: S-Mode che privilegia la sportività e I-Mode cheinvece enfatizza l’efficienza.

Basterà il turbo, che per elasticità e piacevolezza di guida determina un comportamento molto vicino ai motori a gasolio, a giustificare la scelta di sbarcare in Europa rinunciando al pur ottimo boxer turbodiesel già utilizzato su altri modelli Subaru? È la domanda che si pongono, non senza un pizzico di preoccupazione, anche nella sede milanese della filiale italiana, visto che nel nostro Paese le station wagon valgono il 73,2% del segmento D, ma solo lo 0,4% viene scelto con alimentazione a benzina.

Questo spiega l’orientamento alla prudenza di Subaru Italia, che per l’ultimo trimestre di quest’anno si è data un target di vendita di sole 100 Levorg, destinate a diventare 250 nel 2016. Numeri davvero risibili considerate le qualità della vettura, ma giustificati non solo dalla mancanza del diesel, ma anche dal fatto che per la nuova station wagon non è prevista neppure la declinazione bi-fuel a Gpl che tanto ha contribuito a sostenere le vendite europee della casa delle Pleiadi prima dell’arrivo del sospirato turbodiesel.

All’origine di questa opinabile strategia commerciale c’è la genesi stessa della vettura, nata per soddisfare le esigenze del mercato domestico e non esportata negli Usa, cioè il mercato che ha Subaru continua a dare le maggiori soddisfazioni. Soltanto a giochi fatti, e sull’onda del successo riscosso in Giappone, gli strateghi del marchio hanno visto nella Levorg un modello rispondente ai gusti della clientela europea e hanno deciso di tentare l’avventura anche senza il diesel, ritenendone eccessivamente complesso e costoso l’adattamento alla nuova vetture e l’inserimento in una linea di montaggio da poco entrata a regime.

Molto concreta, dotate di soluzioni tecnologiche evolute per quanto riguarda la sicurezza e l’assistenza alla guida, ma essenziale e addirittura spartana (almeno secondo la moda del momento) in tema di infomobilità e connettività – persino il navigatore satellitare è disponibile solo come opzione after market da 1.200 euro – la Levorg è disponibile in Italia negli allestimenti Free da 26.990 euro e Sport Style, che per 4.000 euro in più offre tra l’altro il tetto apribile in cristallo, i sedili anteriori riscaldabili, l’accesso e avviamento senza chiave, il sistema Srvd per il monitoraggio del traffico posteriore e la gestione automatica degli abbaglianti.

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Lunedì 18 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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