La Toyota Prius porta al debutto la nuova piattaforma TNGA, destinata a fare da base a molti altri importanti modelli del gruppo, primo fra tutti il crossover compatto C-HR

Toyota Prius, tutta nuova la Regina dell'ibrido: più prestazioni meno emissioni

di Nicola Desiderio
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VALENCIA - La Toyota Prius è l'automobile che ha cambiato l'Automobile portando una mutazione genetica che l'ha trasformata in un ibrido, un mezzo che non si muove più solo grazie al motore a scoppio, ma ha anche un motore elettrico per tagliare i consumi e le emissioni. Fu questa la grande innovazione che la Prius portò nel 1997, tra lo scetticismo generale, ma che si è trasformata ben presto in un successo di vendite e di immagine tanto che ad oggi sono più di 30 le Toyota e le Lexus ibride e 8,5 milioni le unità vendute. Di queste, 3,5 milioni sono Prius che è diventata il simbolo del costruttore di Nagoya che, a sua volta, è diventata sinonimo di una tecnologia che oggi tutti gli altri, in gradi e modi diversi, applicano. Insomma quello che per molti oggi è il presente (o il futuro) per la Prius è già tradizione, identità e primato che la quarta generazione ribadisce affinandosi ulteriormente e portando al debutto la nuova piattaforma TNGA, destinata a fare da base a molti altri importanti modelli del gruppo, primo fra tutti il crossover compatto C-HR.


Lunga 4,54 metri (+6 cm) e alta 1,47 (-2 cm), ha uno stile come sempre particolare, sia per i volumi della carrozzeria sia per la forma sofisticata dei gruppi ottici a Led, che però risulta efficiente sia per fendere l'aria (cx di 0,24) sia per lo spazio interno. Crescono infatti sia l'abitabilità, sia il bagagliaio la cui capacità parte da 501 e arriva a 1.633 litri. Roba da fare invidia ad un monovolume, anche se il resto è da sportiva. La posizione di guida è infatti più vicina al suolo di ben 59 mm e il volante è nettamente più verticale. La Prius ha un baricentro più basso di 25 mm e una scocca che, grazie all'uso esteso di acciai speciali, saldature laser e adesivi, è più rigida del 60%. Per ridurre il peso, i cofani sono in alluminio.


Concettualmente identico, ma evoluto in ogni sua parte, il sistema ibrido composto come sempre da un motore a ciclo Atkison da 1,8 litri, un motore elettrico e un generatore tutti uniti meccanicamente dal power split device, un ruotismo epicicloidale che funge anche da trasmissione a variazione continua.


Tutto è stato ottimizzato, reso più compatto, efficiente e leggero, compresa la batteria che rimane al Ni-Mh, ma sarà disponibile anche quella agli ioni di litio e - altra novità assoluta - ci sarà anche una versione a trazione integrale dotata di motore elettrico supplementare per le ruote posteriori, ora guidate da raffinate sospensioni multibraccio. E non mancherà la una plug-in che promette mirabilie. A sorpresa, la potenza scende da 136 a 122 cv, ma rimangono invariate le prestazioni (180 km/h, 0-100 km/h in 10,6 s) e l'efficienza raggiunge nuovi record: 3 litri/100 km pari a 70 g/km di CO2, un miglioramento del 21-23% rispetto alla precedente Prius e del 42% rispetto alla prima del 1997 che era più piccola, più angusta, più lenta e certamente meno dotata in fatto di tecnologia e sicurezza.


La strumentazione è digitale con head-up display, i comandi sulla console centrale sono tutti a sfioramento, lo smartphone si ricarica ad induzione e non poteva mancare qualche piccola originalità come alcune modanature in bianco e la forma ad onda sovrapposta della plancia, ispirata alla Mirai ad idrogeno.
Completo è il bouquet dei sistemi di assistenza alla guida con cruise control adattativo, allerta per l'angolo cieco e il superamento della corsia e sistema pre-crash con frenata autonoma. Ma in che cosa si trasformano tutti questi numeri? In una guida nettamente più brillante e divertente.


La Prius è in generale più pronta e diretta, perché l'effetto scooter, principale difetto degli ibridi Toyota, si sente assai meno, e la senti meglio collegata alla strada, perché lo sterzo è più preciso e disegna traiettorie più rigorose con poco rollio e le sospensioni copiano bene le sconnessioni. Migliorata anche la silenziosità, non solo quando viaggia in elettrico, mentre rimane ancora poco modulabile la frenata, ma ben presto si impara decelerare senza cambiare pedale per sfruttare al massimo il recupero dell'energia e ottenere, soprattutto in città, consumi davvero stupefacenti godendosi tutto il comfort e il relax che sono le cifre più autentiche della Prius. Due gli allestimenti (Active e Style), a partire da 29.250 euro, ma in fase di lancio si scende a 27.750 euro.
 

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Giovedì 12 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 11:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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