La nuova Land Rover Discovery Sport

Discovery Sport, l'orgoglio Land Rover:
i Suv compatti hanno una nuova Regina

di Giampiero Bottino
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NEW MEXICO - Uno stile moderno, essenziale e lineare; motori potenti e rispettosi dell'ambiente; un eccellente comportamento stradale abbinato a una capacità off-road degna del marchio che esibisce sul cofano, contenuti tecnologici di assoluta avanguardia coerenti con l'anteprima digitale celebrata dallo Spaceport America nel New Mexico, la base operativa dei futuri voli suborbitali di Virgin Atlantic, il primo operatore spaziale di trasporto persone con cui Land Rover ha siglato una partnership strategica nel segno di due valori condivisi: spirito d'avventura e tecnologia allo stato dell'arte.

È questo, in sintesi, l'identikit della Discovery Sport con cui prende corpo la strategia dicrescita Land Rover imperniata su tre famiglie di prodotto: quella del lusso, già esemplarmente interpretata dal sub-brand Range Rover; quella orientata al tempo libero, di cui la new entry non è che la prima componente; quella votata agli impegni più duri che avrà origine con la prossima generazione del Defender. Nell'anteprima telematica, l'ultima nata della casa di Solihull è stata presentata come il nuovo punto di riferimento nel segmento dei Suv premium compatti, nel quale s'inserisce di diritto grazie alla lunghezza che non raggiunge i 4,6 metri).

In rapporto alla dimensioni esterne, l'abitacolo offre un eccellente esempio di razionale sfruttamento dello spazio, e non soltanto per la possibilità - tutt'altro che, usuale in questa classe dimensionale - della configurazione opzionale a 7 posti, ma anche per la grande versatilità nella gestione dei sedili, con quelli della seconda fila che possono scorrere avanti e indietro di 16 cm, offrendo nella versione a 5 posti un volume di carico che varia da 829 a 981 litri. Oltre alla qualità dei materiali a delle finiture, a rendere particolarmente piacevole la vita a bordo concorre anche l'ampio tetto panoramico che può essere oscurato con una tendina a scorrimento elettrico.

Al momento del lancio, previsto all'inizio del 2015, la Discovery Sport sarà disponibile con una scelta fra tre motorizzazioni. C'è il turbo a iniezione diretta di benzina 2.0 Si4 da 240 cv abbinato di serie al cambio manuale a 6 marce e caratterizzato - grazie anche alla costruzione leggera in alluminio - di emissioni inferiori del 20% a un motore di cilindrata superiore con analoga potenza e cilindrata.

Sul fronte del diesel la scelta è tra due unità, il TD4 da 150 cv e l'SD4 con 40 cavalli in più, entrambe 2.2 abbinate all'ormai noto cambio automatico a 9 rapporti. A completare la gamma si aggiungerà nel corso dell'anno un autentico campione di sobrietà: l'ED4 che promette consumi particolarmente bassi, che si traducono in emissioni di CO2 di 119 g/km.

Tradizionalmente apprezzata per le sue grandi capacità off-road, la Discovery non rinnega certo la sua storia nella versione sport, che quando il gioco si fa duro può contare su tante soluzione tecnologiche allo stato dell'arte, tra cui spicca il ben noto Terrain Response nella sua declinazione più evoluta che adatta gli assetti e i comportamenti secondo quattro diverse modalità adeguate ai diversi tipi di fondo che si possono incontrare nei percorsi fuoristrada. C'è anche una quinta modalità opzionale, la Dynamic disponibile in abbinamento con gli ammortizzatori adattativi MagneRide per esaltare il comportamento stradale.

La principale novità nell'off-road è costituita dal "Wade sensing" che fa piazza pulita delle incertezze che si possono manifestare al momento di affrontare un guado. Grazie ai sensori collocati negli specchietti retrovisori, il sistema monitorizza in tempo reale la profondità, a scanso di spiacevoli sorprese. Anche grazie a questo dispositivo, la Discovery Sport può superare senza problemi fino a 60 cm d'acqua.

Grande attenzione è stata dedicata, ovviamente, alla sicurezza. E anche in questo campo il contributo della tecnologia. Prima vettura a disporre di un airbag esterno a protezione dei pedoni, che si attiva in caso di urto a velocità compresa tra i 15 e i 30 km orari. Mentre il sistema di frenata autonoma d'emergenza, operativo tra i 5 e gli 80 km orari, è il primo a basarsi su un sistema di videocamere stereo digitali. Fino a 50 all'ora è in grado di scongiurare la collisione, mentre fino a 80 si limita ad attenuarne le conseguenze. A questi dispositivi si accompagnano quelli ormai abituali, almeno su auto di questa categoria: dal controllo dell'angolo cieco al mantenimento della corsia di marcia, dal parcheggio automatico alla gestione automatica degli abbaglianti, dalla lettura dei segnali stradali all'assistenza alla stabilità del rimorchio con la telecamera in grado di predirne la traiettoria in retromarcia.

In un così ricco panorama tecnologico non possono certo mancare le più aggiornate soluzioni al servizio della multimedialità e dell'infotainment, come il navigatore a controllo vocale arricchito dalla modalità all-terrain, specifica per il fuoristrada, oltre che la connettività Wi-fi e il sistema Land Rover InControl™, che comprende l’InControl Apps e consente alle specifiche app per smartphone di venire controllate e visualizzate con la loro interfaccia originale sul touchscreen da 8" tramite il quale il guidatore può gestire numerose funzioni con la stessa logica utilizzata abitualmente sullo smartphone.

Nè può mancare un navigatore evoluto. Quello della Discovery Sport utilizza schede SD e comprende viste tridimensionali delle città e dei siti caratteristici, mappe 2D di alta qualità e dettagli in 3D degli incroci. Per impostare la destinazione si può usare il codice postale, oppure affidarsi ai comandi vocali dettando il nome del posto che si desidera raggiungere. Tra le altre caratteristiche, il sistema visualizza gli ingorghi del traffico aggiornando la situazione in tempo reale. Le mappe possono essere aggiornate dal cliente, e in prossimità degli incroci appaiono sul display i relativi segnali stradali.

Come si conviene a una Land Rover, il sistema di navigazione offre numerose funzionalità specifiche per l'impiego nel fuoristrada estremo. Fra queste troviamo la traccia automatica sulla mappa della rotta seguita per poterla facilmente ripercorrere in senso contrario, la navigazione da punto a punto che mostra la via più diretta fra due punti in off-road e quella tramite le coordinate geografiche.

In Italia la Discovery Sport sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno con quattro livelli di allestimento (S, SE, HSE e HSE Luxury) e un listino a partire da 35.600 euro. Inizialmente sarà offerta soltanto con la trazione integrale declinata in due varianti tecnologiche, l'Efficient Driveline che distribuisce automaticamente la coppia tra assi e ruote in modo da garantire sempre la migliore aderenza, mentre l'Active Driveline passa automaticamente, in modo talmente fluido da risultare impercettibile, dalle 4 alle 2 ruote motrici per ottimizzare i consumi quando si viaggia su asfalto. Il sistema disinnesta tutti i componenti 4x4 quando si procede a velocità costante superiore ai 35 km all'ora, cioè in una condizione tipica della marcia su strada.

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Venerdì 5 Settembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 14:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA