
Car sharing autonomo: la 500e arriva sotto casa. Partito un progetto sperimentale di A2A con il Politecnico di Milano
Guida autonoma, car sharing, mobilità elettrica. Tutte insieme. E a domicilio. Impensabile, anche solo immaginarlo, fino a qualche anno fa. Adesso invece non solo è realtà, ma una realtà tangibile, concreta, operativa, per quanto a livello sperimentale. Immaginate di essere a casa vostra e di fare una chiamata a un numero verde o un messaggio per chiedere non un taxi, o meglio, un taxi anche se speciale, perché trattatasi di vettura in car sharing e soprattutto a capace di guidare da sola. E dopo un range temporale proporzionato alla distanza che intercorre tra la vostra abitazione e il luogo dove stazionava la vettura ecco che davanti al portone di casa vostra si presenta una Fiat 500e, rigorosamente elettrica, sulla quale potete salire e guidare fino alla vostra destinazione per poi lasciarla al ripartire così com’era arrivata, cioè con guida autonoma verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo cliente. Non è un film di fantascienza, piuttosto la visione di mobilità urbana del futuro che nasce da una sperimentazione in partnership tra A2A e il Politecnico di Milano che prenderà il via a Brescia per la durata di un anno. In realtà, il punto di partenza è stato il programma di ricerca del MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile), che mira a rispondere alle sfide della decarbonizzazione delle città, contribuendo alla riduzione del traffico e alla sostenibilità ambientale.
E che a sua volta nasce dal risultato di vari studi capaci di dimostrare come le auto vengono utilizzate in media solo 70 minuti al giorno, restando così inattive per il 95% del tempo. Ma a colpire della sperimentazione avviata è il grande potenziale innovativo e tecnologico che c’è dietro e i possibili sviluppi. Di fatto, quello di Brescia è il primo tentativo di car sharing a guida autonoma in Italia, peraltro autorizzato su strade aperte al traffico dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Brescia in base alle direttive del decreto ministeriale Smart Road. L’area interessata dalla sperimentazione copre una vasta porzione di Brescia, compreso il centro storico. Ogni test sarà monitorato da un supervisore a bordo del veicolo in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità, e da una control room dedicata, che garantirà il monitoraggio delle operazioni in tempo reale. Inoltre, una safety car accompagnerà i veicoli durante la circolazione per segnalare agli utenti della strada la sperimentazione di guida autonoma su strada pubblica in corso. Il futuro è qui, finalmente.