Una fruitrice di Maven

GM cancella il programma di sharing Maven. Lanciato nel 2016 era già stato ridimensionato lo scorso anno

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DETROIT - Sulla scia dolorosa della vasta pandemia negli Stati Uniti, General Motors ha deciso di cancellare il programma Maven che era stato lanciato nel 2016 e che comprendeva car-sharing, ride-sharing e altre proposte di mobilità personale. Disponibile nel 2018, il momento di maggiore crescita, in almeno 17 città statunitensi, era stato 'ridotto' a 9 location nel 2019. Oltre al car sharing urbano denominato Maven City, comprendeva molti altri servizi (troppi secondo la stampa specializzata Usa) come Maven Gig che metteva a disposizione veicoli per autisti indipendenti o varie partnership con servizi di consegna di cibo e di ride-sharing che potevano utilizzare la Chevy Bolt EV.

Nel 2017 era stato lanciato anche Maven Reserve, un piano di canoni flessibili che doveva consentire agli utenti di utilizzare modelli a scelta - inizialmente Chevrolet Tahoe e Chevrolet Volt - per periodi variabili, da qualche ora fino a mesi con assicurazione e carburante inclusi. Nel 2018 era arrivato Maven Peer, un programma che ha permetteva ai proprietari di modelli GM dal 2015 in poi di di noleggiarli tramite una App, una sorta di Airbnb delle auto. I clienti di Maven sono stati informati in questi giorni e - pandemia permettendolo, le operazioni di tutti i servizi ancora in funzione cesseranno completamente entro la fine dell'estate. La tecnologia e l'esperienza di Maven nel car sharing sarà sfruttata - ha comunicato GM - nel settore flotte dall'organizzazione Global Innovation di GM per ''nuovi servizi e soluzioni di mobilità''.

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Martedì 25 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-08-2020 20:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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