Il Sirena 64, yacht elegante del cantiere turco

Dalla Turchia a Cannes: il meglio di Sirena Yacht in vetrina allo Yachting Festival della Croisette

di Sergio Troise
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CANNES - Progetti firmati dall’argentino German Frers e dall’italiano Tommaso Spadolini, lavori eseguiti in Turchia, direzione affidata alla manager turca Ipec Kirac, posizioni in crescita sul mercato internazionale, Italia compresa: è la realtà ormai consolidata di Sirena Yacht, che al Salone di Cannes ha prenotato un posto da protagonista, presentandosi con una flotta di quattro barche, a vela e a motore, destinata a proseguire il successo registrato negli ultimi tempi.

In attesa del Sirena 85, super ammiraglia che potrebbe essere varata entro il 2019, la premiere più interessante è rappresentata dal Sirena 58, yacht di 16 metri ora disponibile in una doppia versione a tre cabine, una con l’alloggio dell’armatore a prua, un’altra con la sistemazione a centro barca. La variante è stata studiata da Spadolini, il quale ha fatto in modo che in entrambi i casi risultassero confortevoli e funzionali anche le due cabine ospiti: tra i plus, i bagni indipendenti per tutti gli alloggi, in modo da garantire la massima privacy a bordo.

Al di là dell’abitabilità e del comfort, caratteristica primaria del Sirena 58 è l’architettura navale curata, come detto, da German Frers, progettista di chiara fama che ha fatto di tutto per rendere lo yacht un vero e proprio mini explorer hi-tech. Non per niente il cantiere dichiara una autonomia di 850 miglia nautiche a 10 nodi, ovvero il 20% di efficienza in più rispetto alla media di altre imbarcazioni di questa classe. “Abbiamo lavorato per realizzare uno yacht in grado di navigare in tutti gli angoli del mondo” si è sbilanciato Frers.

Sul piano estetico il Sirena 58 si fa notare per le linee nette, quasi squadrate, mirate a privilegiare lo spazio e la vivibilità a bordo, e per l’ampio flybridge, una sorta di terrazza panoramica che offre una vista incredibile sul mare dalla grande area prendisole. Non manca un hard-top studiato appositamente per godersi il fly anche sotto il sole di mezzogiorno. Anche il pozzetto è riparato dalla struttura superiore, mentre due scale assicurano accesso all’ampia plancetta di poppa, una vera e propria “spiaggia privata”.

A Cannes vengono esposti dal cantiere turco anche altri tre modelli: il Sirena 64 e due imbarcazioni a vela, Euforia 54 e Azuree 46. Sirena 64 è, per ora, l’ammiraglia del cantiere, che nell’occasione annuncia la disponibilità anche di motori più potenti, in alternativa ai due CAT da 850 hp, che già assicurano una velocità massima di ben 27 nodi. Ciò detto, vale la pena ricordare che il Sirena 64 presenta una carena semiplanante in grado di contenere i consumi navigando a 16 nodi di crociera, con la possibilità di scendere fino 48 litri/h navigando a 10 nodi.

Il Sirena 64 è caratterizzato da un flybridge di 38 metri quadri e da un hard-top apribile che consente, come sul più piccolo 58, di guadagnarsi un po’ d’ombra nelle ore più calde e soleggiate. Sempre in sintonia col Sirena 58, si fa apprezzare anche la piattaforma di poppa, vera e propria “spiaggia” privata a pelo d’acqua.

Inutile dire degli interni, molto spaziosi, con cabine molto luminose, presentate dal cantiere come “le più grandi della categoria”. In particolare, l’alloggio armatoriale misura 24 metri quadri, e il cantiere tiene a sottolineare che “è la più grande suite del mercato”. L’area dispone di un bagno a tutto baglio con aree igienici, servizi e doccia separati. A tutto ciò si aggiungono un quarto locale bagno supplementare e una grande area equipaggio con accesso diretto alla sala macchine (accessibile anche dal pozzetto).

E veniamo al comparto vela. Euphoria 54, primogenita della gamma Sirena (progettata sempre da German Frers) si arricchisce di una versione aggiornata con doppio timone, che sfrutta al meglio i grandi spazi disponibili. Sul piano stilistico, si fa apprezzare la tuga con finestre lunghe e sottili ininterrottamente connesse con la parte anteriore del ponte per creare una zona centrale libera. Il pozzetto è ampio e chiuso a poppa, la plancia di comando favorisce una navigazione facile, agevolata anche da due verricelli a portata di mano del timoniere a prua della plancia stessa.

Quanto agli interni, sono stati progettati, in questo caso, con la collaborazione di Design Unlimited: presentano tre cabine molto spaziose, con tre bagni separati. Tra gli optional è prevista anche una eventuale cabina per il marinaio.

Azuree 46, la “piccoletta” della famiglia Sirena, è invece una barca a vela di 14 metri, in cui tutto, però, è stato progettato per garantire maggior comfort e sicurezza a bordo. Basti dire, in proposito, che nella zona pozzetto, molto ampia e flessibile, la postazione di guida è flessibile e c’è la possibilità di ricavare due spazi prendisole o addirittura due posti letto (per notti all’aperto).

Per quanto riguarda la navigazione, il cantiere sottolinea che Azuree 46 “è facile da gestire anche con un piccolo equipaggio di diportisti grazie al sistema tedesco shorthanded, che consente di manovrare scotta, randa e fiocco senza sovrapporli”. Insomma, l’ideale per rilassarsi e godersi la vita spinti dal vento. Come ogni velista desidera.

 

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Domenica 2 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 13-09-2018 16:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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