
Audi Night, al Fuorisalone 2025 la Casa dei Quattro Anelli tra visione e innovazione

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MILANO – Un evento che, di anno in anno, si rinnova. Il Fuorisalone di Milano ha visto grande protagonista la Casa dei Quattro Anelli. L’Audi Night ha saputo ancora una volta coniugare estetica, innovazione e pensiero creativo. L’Audi House of Progress, nella cornice elegante del Portrait Milano location firmata Lungarno Collection della famiglia Ferragamo, è stato il luogo ideale per celebrare la sinergia tra design, tecnologia e arte contemporanea, rafforzando la propria posizione come protagonista della Milano Design Week.
Sin dal 2014, Audi utilizza questo appuntamento per dare voce alla propria visione del futuro. Quest'anno, il concept attorno a cui si è sviluppato l’intero racconto è stato “flexability”, neologismo che fonde abilità e flessibilità, per sottolineare come la tecnologia, se ben indirizzata, possa essere uno strumento abilitante verso una mobilità più consapevole e sostenibile. Come ha spiegato il Direttore di Audi Italia Timm Barlet: «Audi House of Progress è il nostro avamposto nel mondo della creatività e del design internazionale. Un luogo che interpretiamo da 12 anni per raccontare il punto di vista della Casa dei Quattro Anelli sul presente e sul futuro della mobilità».
Il concetto di “flexability” ha preso vita sia in forma astratta che concreta. L’aspetto concettuale è stato affidato allo studio artistico DRIFT, fondato da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, noti per la loro capacità di trasformare la tecnologia in arte emozionale. Gli artisti hanno sottolineato come il movimento, sia fisico che emotivo, sia alla base dell’innovazione: «Siamo felici e orgogliosi di presentarvi stasera la nostra installazione interattiva ed esperienziale: Drift Us. È stato facile trovare il punto in comune tra Audi e DRIFT. La nostra missione comune è quella di far muovere le persone. Non solo in modo fisico, ma anche e soprattutto in modo emotivo».
Sul piano concreto, la protagonista indiscussa della serata è stata la nuova Audi A6 Avant, presentata in anteprima mondiale. Al suo fianco, la versione A6 Avant e-tron basata sulla piattaforma premium elettrica (PPE). Due visioni della stessa mobilità, due approcci che convivono nel concetto di flessibilità tecnologica. Sottolineando il percorso intrapreso da Audi, Barlet ha proseguito: «È ciò che definiamo “flessibilità tecnologica”, ovvero il nostro modo di rispondere oggi - attraverso una tecnologia non fine a se stessa – alle più diverse esigenze di mobilità. È il nostro modo di interpretare il passaggio dal presente al futuro con equilibrio, con chiarezza e assoluta determinazione nel realizzarlo».
Sul palco anche Francesco D’Amore, Exterior Designer di AUDI AG, che ha svelato il processo creativo dietro le linee della nuova A6 Avant: «Creare Audi A6 Avant è stata una bella sfida, ispirata al DNA Audi. L’obiettivo era ottenere linee perfette e nitide, combinate con la morbida tensione delle superfici. Equilibrio tra sportività e fierezza, nitidezza e morbidezza».
Con questa edizione della Design Week, Audi dimostra ancora una volta la sua capacità di trasformare un semplice evento in una narrazione coerente e multisensoriale, capace di unire arte, innovazione e sostenibilità. In un mondo in costante trasformazione, il marchio dei Quattro Anelli continua a spingere l’asticella più in alto, raccontando non solo “dove”, ma soprattutto “come” intende muoversi verso il futuro.