Klaus Busse capo dello stile Maserati e la Grecale Folgore Giorgetti Edition, pezzo unico per la Design Week di Milano

Maserati-Giorgetti, il nuovo Rinascimento del Lusso Italiano in scena alla Design Week

di Paolo Artemi
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C’è stato un tempo in cui il lusso italiano cercava di parlare tedesco. Un tempo in cui anche un marchio storico e iconico come Maserati aveva deciso di abbandonare il terreno del sogno per addentrarsi nella selva dei numeri. Tra il 2013 e il 2018, il Tridente si era messo in scia di Audi, BMW e Mercedes, puntando su una crescita di volumi più ampia, democratizzando l’accesso al proprio mondo per aumentare le vendite. In quegli anni, le consegne avevano toccato il picco di 51.500 unità nel 2018: un record, ma anche un campanello d’allarme. Perché all’aumento dei volumi non sempre è corrisposto un aumento di marginalità, né tantomeno un rafforzamento dell’identità di marca.

Poi, qualcosa è cambiato. Il mercato è maturato, la concorrenza si è fatta ancora più feroce e l’idea stessa di lusso ha iniziato a trasformarsi. Oggi, Maserati riscrive il proprio futuro tornando alle origini, ma con strumenti nuovi: il made in Italy, certo, ma accompagnato da una strategia industriale che punta all’unicità come valore economico, non solo estetico. Dopo un 2023 chiuso con 11.500 unità vendute, il marchio di Modena non cerca più la corsa al numero. Al contrario: mira a un pubblico più ristretto, ma più esigente e disposto a investire nel prodotto.

Un cambio di paradigma- In questo contesto, la partnership con Giorgetti, storica azienda italiana dell’arredo di alta gamma, non è solo una collaborazione tra due eccellenze. È un cambio di paradigma. Significa costruire un ecosistema di valore attorno al cliente, offrendo non solo auto, ma esperienze. La logica è quella del “lusso culturale”, che si misura nella capacità di raccontare storie, esprimere identità e far sentire ogni acquirente parte di un mondo irripetibile. Una logica che si traduce anche in margini più elevati e nella possibilità di rendere la personalizzazione non solo un’opzione, ma un asset strategico.

Già oggi il 10% dei clienti Maserati sceglie la via del tailor made. L’obiettivo è raddoppiare questa quota entro fine anno, arrivando al 20%, e puntare al 50% nel medio termine. In altri termini, significa che una Maserati su due, nei prossimi anni, sarà costruita attorno a desideri individuali. E questo cambia tutto: produzione, prezzo, comunicazione. E valore percepito.

Grecale Folgore Giorgetti Edition: il lusso come manifesto - Il manifesto di questa nuova visione è la Grecale Folgore Giorgetti Edition. Un esemplare unico, completamente elettrico, nato per raccontare cosa succede quando un’auto smette di essere solo un mezzo di trasporto e diventa un ambiente, uno spazio personale, un simbolo di status culturale. È la prima volta che Giorgetti firma un progetto automotive e lo fa reinterpretando l’abitacolo come fosse un interno d’autore.

L’esterno parla il linguaggio della rarità: la livrea “Gleaming Dusk” – sviluppata ad hoc – è una tonalità cangiante che muta con la luce, profonda, sofisticata. I cerchi Glossy Black da 21 pollici con verniciatura trasparente grigia, le pinze freno color rame, gli inserti tono su tono sulla griglia e sul logo Fuoriserie: ogni elemento è pensato per colpire l’occhio esperto, quello che sa riconoscere la differenza tra “speciale” e “veramente unico”.

Ma è dentro che si compie il salto di livello. “I sedili sono rivestiti con un tessuto esclusivo a quattro fili, denim, bianco mélange, nero e rame, sviluppato da Giorgetti per unire sensorialità e resistenza – racconta Klaus Busse, il responsabile dello stile Maserati -. Le superfici in pelle denim, dal tunnel centrale al volante, sono impreziosite da impunture su misura, mentre i poggiatesta in Alcantara ospitano un Tridente scolpito in legno con riflessi grigio-azzurro: una novità assoluta nella storia del marchio”. Inoltre, i battitacchi, in acciaio e legno, portano due incisioni che sembrano aforismi industriali: “Due icone, una visione” e “Eleganza senza tempo”.

Non è solo un esercizio di stile: è un investimento narrativo. La Grecale Giorgetti non punta a competere con le Suv tedesche sul terreno del listino. Punta a superare quel confronto, spostando l’asticella sul valore intrinseco del prodotto. Un valore che si tocca, si sente, si vive. E che può essere monetizzato – anche sul mercato secondario – perché costruito sulla rarità, non sulla quantità.

Design oltre l’auto - La collaborazione non si ferma all’automobile. Giorgetti ha dato vita anche a una collezione di arredi ispirati al mito di Nettuno, simbolo storico del Tridente. Poltrone, pouf, coffee table e divani portano nomi mitologici – Lorelei, Teti, Nereide – e forme che reinterpretano in chiave domestica le linee fluide e aerodinamiche delle Maserati. È un modo per prolungare l’esperienza del brand oltre il volante, creando continuità tra abitacolo e ambiente domestico, tra mobilità e lifestyle.

Anche in questo caso, l’operazione ha un risvolto economico concreto: rafforzare l’identità del marchio attraverso altri mondi significa fidelizzare una clientela ad alta capacità di spesa, creare nuove opportunità di cross-selling e posizionare Maserati tra i pochi brand capaci di vendere uno “stile di vita” più che un prodotto.

Un lusso che torna ad avere valore - Nel 2025, cercare la differenza non è più solo una questione estetica. È una scelta strategica. In un mercato globale che tende a omologarsi, dove anche le supercar rischiano di diventare formule replicabili, Maserati e Giorgetti scelgono la via più difficile: quella dell’unicità. Una via che richiede competenza, visione, artigianalità. Ma che può generare un valore superiore, più duraturo e più autentico. Perché oggi l’eccellenza non si compra solo con il portafoglio, ma si sceglie con la testa e con il cuore.

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lunedì 7 aprile 2025 - Ultimo aggiornamento: 10-04-2025 18:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA