
MDW 2025, Cupra Design House: dove l’automotive incontra il design e la tecnologia
MILANO – La capitale italiana del design e Barcellona sono unite dalla stessa passione per lo stile, il fashion e il lifestyle. Ad accorciare ulteriormente le distanze ci ha pensato Cupra che, in occasione della Milano Design Week 2025, ha alzato il sipario su una nuova dimensione della sua identità creativa. La Cupra Design House, allestita nel vivace distretto di via Tortona, non è semplicemente uno spazio espositivo: è un'esperienza immersiva, un manifesto di stile che racconta il DNA di un brand nato per superare i confini dell'automotive.
Non solo auto, Cupra per l’occasione ha portato a Milano una serie di collaborazioni per sperimentare e contaminare il suo stile trasformando numerosi oggetti in un’estensione del proprio spirito anche al di fuori del mondo delle quattro ruote. Il marchio spagnolo ha saputo tessere con creativi, designer e realtà di settori molto diversi tra loro sinergie che sono sfociate nelle Cupra Collabs: progetti nati dall’incontro tra visioni radicali e sensibilità affini, che spaziano dall’abbigliamento all’arte, dalla mobilità urbana all’alta ingegneria.
Una delle applicazioni più sorprendenti di questo percorso è sicuramente rappresentata dalla collaborazione con Zellerfeld, pioniere nel campo delle calzature stampate in 3D. Dalla sinergia tra questi due mondi nasce un prototipo di sneaker realizzata interamente con un unico materiale e prodotta attraverso la stampa 3D. Questa scarpa è pensata come estensione organica del corpo, capace di fondere il dinamismo del movimento con un design parametrico dal forte impatto visivo. Ogni linea, ogni curva, ogni dettaglio racconta l’anima emozionale di Cupra , con una superficie che sembra trasformarsi a ogni passo.
Allo stesso modo, la collaborazione con MAM si spinge oltre i confini tradizionali dell’abbigliamento, dando vita a un capo ibrido ma altamente funzionale. Il gilet multifunzionale MAM x Cupra, ancora in fase prototipale, fonde l’estetica streetwear con una ricerca materica d’avanguardia. Il risultato è un gilet con cappuccio che incorpora uno zaino integrato, una silhouette che dialoga con il corpo attraverso texture parametriche nascoste e una lamina esterna in neoprene che disegna le forme in modo deciso. Questo capo non è solo un esercizio di stile, ma unisce anche la sostenibilità.
Infine, a suggellare l’ambizione internazionale del progetto, Cupra unisce le forze con Harper Collective, realtà fondata da Jaden Smith e Sebastian Manes, per rivoluzionare l’idea stessa di valigeria. La collezione nata da questa collaborazione è una sintesi perfetta tra estetica, innovazione e responsabilità ambientale. I materiali scelti raccontano una doppia visione: da una parte il Century Bronze, cifra stilistica delle auto Cupra, e i rivestimenti interni in maglia 3D; dall’altra, l’impiego di materiali riciclati, plastica marina e processi produttivi etici firmati Harper Collective. Il risultato è una linea di trolley leggera, resistente, elegante, che ridefinisce il concetto stesso di viaggio.
Ma l’esperienza milanese non si ferma all’oggetto. Cupra ha presentato la Capsula, un’installazione pensata per trasformare l’idea stessa di spazio. È una struttura immersiva, multisensoriale, costruita su quattro elementi chiave – leggerezza strutturale, forme avvolgenti, raffinatezza dei dettagli, interazione di luci e suoni – che invitano il visitatore a entrare in un mondo altro, in cui il design non si osserva ma si vive. La Capsula CUPRA non ha una forma fissa: è dinamica, mutevole, pronta ad adattarsi al paesaggio urbano, all’ambiente artistico, al contesto digitale. Ovunque venga collocata, porta con sé un linguaggio visivo e percettivo che è espressione pura dell’identità del marchio: una sintesi di artigianalità e innovazione, materia e visione, rigore ed emozione.
Con Cupra Design House, il brand spagnolo supera i confini del mondo automotive e si afferma come attore culturale capace di influenzare l’estetica contemporanea. Il messaggio è chiaro: non si tratta solo di progettare oggetti, ma di generare significati. Milano è stato il punto di partenza di un percorso che punta a riscrivere le regole del design attraverso esperienze immersive, oggetti iconici e uno studio costante verso ciò che è nuovo mantenendo una chiave di lettura fortemente personale.