
Megane E-Tech, la compatta elettrica di Renault traccia la strada della sostenibilità. Dalle zero emissioni ai materiali riciclati utilizzati

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PARIGI - La nuova Mégane E-TECH Electric indica la strada di Renault verso la decarbonizzazione della mobilità. Non solo zero emissioni in fase di utilizzo, infatti, ma anche l’uso di materiali riciclati nella progettazione, le batterie di seconda vita e l’ alto tasso di riciclabilità a fine vita fanno parte della strategia “sostenibile”. Le sfide della nuova era sono già incarnate da questo modello della Nouvelle Vague di Renault. L’idea è quella di riflettere la volontà della casa francese di impegnarsi nella transizione ecologica e contribuire all’obiettivo di raggiungere zero emissioni in Europa nel 2040. Già dalla sua progettazione, la nuova Mégane E-TECH Electric è rientrata nella politica dell’economia circolare.
A Douai, nel Centro ElectriCity, ogni giorno sono centinaia i veicoli che percorrono le linee di produzione che si propone di essere responsabile, con componenti provenienti da luoghi quanto più vicini possibili al sito di assemblaggio e con l’utilizzo di molti materiali riciclati. All’esterno dell’ auto, come all’interno, tutto è pensato per ottimizzare le risorse. Ad esempio, diversi elementi della carrozzeria sono prodotti in alluminio, un materiale che consente di alleggerire il veicolo per migliorare l’autonomia e il cui utilizzo è pensato per promuovere l’economia circolare. All’interno del veicolo, invece, tanti componenti come la plancia, la consolle centrale, i rivestimenti dei sedili e i tappetini, fanno uso di materiali riciclati. Nel veicolo ci sono, in media, 28 chili di plastica riciclata. Nuova Mégane E-TECH Electric, per Renault apre anche la strada a nuovi progetti, soprattutto sul fronte del riciclo dei materiali e dei metalli che compongono le batterie. Un giorno, questi elementi riciclati verranno usati per produrre nuove batterie nella Gigafactory che sorgerà sul sito di Douai nel 2024.
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