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RAPALLO - In Kia lo chiamano Cuv, Crossover Utility Vehicle: Niro è un simbolo di elettrificazione intelligente. Perché non costringe il cliente incerto a convertirsi senza riserve alle emissioni zero, gli concede due vie di fuga: oltre alla versione EV full-electric, offre infatti un’opzione Hev (ibrido tradizionale) e una Phev (ibrido plug-in, ricaricabile alla spina). In questo trio di proposte ultratecnologiche c’è la soluzione per tutti. Senza nostalgiche battaglie di retroguardia (né Diesel, né motori termici tradizionali) e con costante attenzione alla sostenibilità. “L’ampia offerta ecologica convincerà anche i più dubbiosi a compiere il salto verso forme di mobilità più rispettose dell’ambiente”, sostiene Jason Jeong, presidente di Kia Europe.
La scaletta dei nuovi modelli impegnati nella “mission” ambientale del brand coreano è ben definita. “Entro il 2027 – spiega il capo di Kia Italia, Giuseppe Bitti – avremo a disposizione 14 vetture full-electric, ne venderemo globalmente 500mila già l’anno prima, oltre a un milione di modelli eco-friendly. Il successo della EV6 Car of the Year ci ha dato ulteriore spinta e intorno a questo concetto sta nascendo una famiglia: già entro l’anno vedremo la EV9 che è un Suv/crossover più grande dalle grandi potenzialità”.
Intanto tocca alla Niro, che debuttò nel 2016 concepita fin dall’origine con powertrain elettrificati. Proprio la prima serie di Niro avviò la eco-sfida Kia. Questa seconda generazione – presentata in Italia per i mercati globali - è tutta nuova, a partire dalla evoluta piattaforma “K” che ha consentito di migliorare le prestazioni riducendo i pesi. Rispetto alla precedente è cresciuta di 7 cm in lunghezza (4,42 metri) e di 2 in altezza (1,55), con una larghezza di 1,82, soprattutto con un passo di 2,72 metri che ha ampliato lo spazio per i passeggeri e la capacità di carico, fino a 1.400 litri. La piattaforma “K” prevede una struttura multi-carico per assorbire meglio le forze d’urto frontali, introduce miglioramenti nella geometria delle sospensioni e nello sterzo. La batteria delle versioni ibride è sotto il sedile posteriore, nella EV sotto il pavimento in posizione centrale. Entrambe le configurazioni garantiscono una distribuzione dei pesi ottimale.
Sui modelli testati (Hev e full-electric) maneggevolezza e versatilità si sono rivelate qualità apprezzabili. Come la disponibilità degli Adas più evoluti: dall’avviso collizione con frenata automatica al Remote Smart Parking Assist (parcheggio autonomo), c’è l’intera offerta di sistemi d’assistenza. Le versioni ibride adottano il collaudato 4 cilindri Smartstream 1.6 a benzina abbinato alla nuova generazione del cambio automatico doppia frizione a sei marce. Il motore è stato riprogettato con l’introduzione di nuovi cuscinetti a basso attrito e il cambio è stato ottimizzato per una maggiore efficienza. Rimosso, ad esempio, l’ingranaggio della retromarcia che avviene ora tramite il motore elettrico.
La Niro full-hybrid ha una potenza massima di 141 cv, comprendendo il motore elettrico da 32 kW. Nella plug-in il motore elettrico è da 62 kW per una potenza combinata di 183 cv con autonomia a emissioni zero fino a 65 km. All’apice dell’offerta ecologica c’è ovviamente la full-electric, che promette 460 km di autonomia. Guidarla è un piacere perché le prestazioni sono brillanti, grazie ai 150 kW di potenza, 204 cv, con una coppia di 255 Nm. La velocità massima è di 167 km/h e lo scatto da 0-100 km/h avviene in 7,8 secondi. Niro EV utilizza una batteria agli ioni di litio da 64,8 kWh che richiede solo 43 minuti per ricaricarsi dal 10 all’80% a una colonnina rapida. Su strada si notano i miglioramenti alle sospensioni e allo sterzo, diretto e reattivo. Altre innovazioni riguardano l’aumento della rigidità torsionale e la riduzione del peso (meno 6%, 20,3 kg).
L’abitacolo sfoggia materiali riciclati, è elegante e minimalista. Il cluster e il display centrale a centro cruscotto sono ampi e ben leggibili. Il design, estremo specie nel frontale, introduce l’evoluzione della caratteristica “Tiger Face” spalmata dal cofano al parafango. Le luci diurne angolari incorniciano i grandi proiettori a Led, la versione EV si distingue per la griglia frontale bicolore chiusa e per le ruote in lega da 17”. Al centro della griglia anteriore c’è lo sportellino per la ricarica plug-in. In fiancata si nota, anche troppo, il montante posteriore in tinta a contrasto che favorisce il deflusso d’aria migliorando l’aerodinamica (Cx di 0,29). Dietro spiccano i fanali a Led a forma di boomerang. La gamma Hev parte dalla versione Business (a 30.500 euro), la Phev dalla Style (40.250), la EV prevede Style a 42.700 e il top Evolution a 47.500. Tranne quest’ultima, tutte accedono agli incentivi. Garanzia sull’elettrica pura in formula 7+7+7con 7 anni di garanzia a chilometraggio illimitato, più 7 di connettività e 7 di manutenzione.
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