
Nissan-Porsche, l’accesa battaglia si ripete fra le scuderie. Sul podio fra i team anche la McLaren

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La scuderia che è in testa al mondiale, la Tag Heuer Porsche, non è mai salita sul podio dell'exPrix di Monaco. Come costruttore, invece, la casa di Zuffenhausen ci è riuscita una volta, nel 2023, grazie a Jake Dennis, pilota della squadra cliente Andretti che avrebbe poi vinto il titolo. Il team tedesco torna nel Principato con grandi ambizioni dopo l'affermazione di Pascal Wehrlein a Miami, che ha rilanciato anche le quotazioni dei team grazie alla terza piazza di Antonio Felix da Costa. Con 105 punti, 41 dei quali conquistati in Florida (il più significativo bottino di una scuderia in una singola gara nella stagione 11), la Tag Heuer Porsche ha scavalcato la “rivelazione” Nissan, che insegue a 25 lunghezze.
Il costruttore giapponese non è rimasto al palo perché, per la prima volta in questo campionato, è riuscito ad andare a punti anche con la seconda guida, il francese Norman Nato, che a Miami aveva conquistato la Pole (3 punti), tagliando poi inutilmente al comando anche il traguardo, prima di venire penalizzato con 10” per non aver consumato per intero il tempo residuo dell'Attack Mode obbligatorio, finendo sesto (8 punti). Dopo 5 gare, il podio virtuale è completato dalla Neom McLaren a quota 67, grazie soprattutto ai 51 punti del più giovane della rassegna, l'ancora 20enne Taylor Barnard, uno dei cinque piloti sanzionati dai commissari per l'infrazione sulla potenza aggiuntiva, quattro dei quali con il powertrain Nissan. Il team di Ian James è andato in bianco a Miami esattamente come la DS Penske, per la quale la gara di Monaco è la seconda “di casa” consecutiva. La scuderia franco statunitense insegue a 4 lunghezze e conta di muovere la classifica su una pista dove si era già imposta nel 2019 con Jean Éric Vergne e con da Costa nel 2021 e dove era salita sul podio lo scorso anno con Stoffel Vandoorne (adesso alla Maserati), terzo.
La Mahindra, che ha evidenziato enormi progressi con la Gen3 Evo, è quinta con 51, quasi equamente divisi tra l'italo svizzero Edoardo Mortara (27) e l'olandese giù campione del mondo Nyck de Vries (24), che ha tuttavia ottenuto gli ultimi punti il 14 febbraio. In sesta posizione c'è la Maserati, il secondo marchio del gruppo Stellantis impegnato nel mondiale elettrico, il primo e unico italiano, con i suoi nuovi piloti: Jake Hughes, che a Jeddah aveva riportato la Tipo Folgore sul podio, e Vandoorne per un totale di 43 punti. La scuderia ha il suo quartier generale a Monaco e far bene è un imperativo. Staccata di due lunghezze, settima, c'è la Andretti, con lo stesso Dennis (27) e Nico Müller (14), reduce dal suo miglior risultato da un anno a questa parte, quarto a Miami come a Misano Adriatico nel 2024.
Solo ottava (35) la scuderia che difende il titolo conquistato lo scorso luglio a Londra, la Jaguar Tcs, che in 5 gare non ha raccolto nemmeno il bottino da primato dell'ultimo EPrix di Monaco, 44 punti, grazie al successo di Mitch Evans e alla piazza d'onore di Nick Cassidy, che si erano lasciati sfuggire i soli 3 punti assegnati al poleman, Wehrlein. Quindi, in nona e decima posizione, un costruttore e una squadra all'esordio: ossia la Lola Yamaha Abt (18), che con Lucas di Grassi ha ottenuto i primi punti a Miami, con una piazza d'onore, e la Cupra Kiro (12), il team cinese rilevato da un fondo americano, supportato dal costruttore spagnolo che utilizza il powertrain Porsche per 3 volte nella Top 10 con Dan Ticktum. L'ultima posizione è occupata dalla Envision Racing, che appena 2 anni fa si era aggiudicata il titolo a squadre, ma che conferma in qualche modo le difficoltà di Jaguar, che le fornisce la monoposto.