La Nissan all'Eprix di Monaco dello scorso anno

Un poker di vincitori. 4 piloti diversi e altrettanti costruttori si sono imposti nelle prime 5 tappe della Stagione 11

di Nicola Desiderio
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La Formula E è uno dei campionati del mondo di automobilismo più combattuti e anche la stagione 11 in corso sta riservando un continuo rimescolamento di posizioni e valori sebbene sui 16 round previsti in calendario, solo 5 si sono già svolti. Sono comunque bastati per vedere vincere 4 piloti diversi e altrettanti partire dal palo (che dà 3 punti) mentre ogni E-Prix ha avuto un titolare diverso per il giro più veloce in gara (che assegna un punto). Quattro è anche il numero dei vincitori sia per i team sia per i costruttori. Per quest’ultimi, la classifica è stata istituita in Formula E dalla scorsa stagione, nell’interesse di coloro che forniscono il powertrain ovvero il cuore tecnologico della vettura e unico componente differenziante in una categoria dove il resto è standard.


Una decisione che, non a caso, è stata presa dopo che la Envision si era aggiudicato il titolo per team oscurando, di fatto, il costruttore che forniva in quel caso il motore ovvero la Jaguar. Per definire la classifica costruttori vengono calcolati i migliori due punteggi per ogni motorista. A condurre attualmente è la Nissan con 140 punti che, oltre al team ufficiale, fornisce con la sua unità E-4orce 05 la McLaren e ha in Oliver Rowland il battistrada nella classifica piloti (69 punti), unico ad aver vinto due E-Prix. Nelle due squadre spiccano i rendimenti nettamente diversi tra le rispettive coppie di piloti: Norman Nato ha raccolto infatti tutti i suoi 11 punti in occasione dell’ultimo E-Prix di Miami mentre in McLaren il veterano Sam Bird ha 16 punti ed è al 13° posto contro i 51 del connazionale e debuttante Taylor Barnard, autentica rivelazione di quest’inizio di campionato e attualmente 4° in classifica.

Viaggiano invece appaiati al secondo e terzo posto i due alfieri del team ufficiale Porsche ovvero Antonio Felix da Costa (54 punti), campione mondiale della stagione 6, e l’iridato in carica, il tedesco Pascal Wehrlein (51). Il costruttore tedesco è però solo secondo con 120 punti nonostante fornisca il proprio powertrain WCG03 ad Andretti e Cupra Kiro. Per il team americano, il già citato Jake Dennis si trova al 7° posto con 27 punti mentre il suo compagno di squadra, lo svizzero Nico Mueller, è 15° con 14 punti; per l’altro, Dan Ticktum è al 16° posto con 12 punti e il suo sodale, il tedesco David Beckmann è il fanalino di coda con 0 punti all’attivo. Sorte analoga per ora tocca al debuttante venuto dalle Isole Barbados, Zane Malloney, al volante della Lola (anche se il vero costruttore del motore è la Yamaha), anch’essa fanalino di coda della classifica costruttori con 19 punti. Di questi, 18 sono stati conquistati tutti a Miami dal campione della stagione 3, il brasiliano Lucas di Grassi, attualmente 12° nella graduatoria piloti.

Al terzo posto tra i costruttori con 85 punti c’è Stellantis, unica casa a fornire due powertrain diversi. Il primo è quello DS, siglato E-Tense FE25, per il team ufficiale gestito insieme a Penske che ha come alfieri un asso come Jean-Éric Vergne, unico pilota ad aver vinto due titoli mondiali nella categoria e attualmente al 9° posto con 26 punti mentre ha fatto meglio di lui il compagno Maximilian Günther, 5° con 37 punti dei quali 29 conquistati a Jeddah con un en-plein di pole position, vittoria e giro veloce in gara. Alle sue spalle c’è Jake Hughes (6° a 27 punti) che al momento sta facendo meglio del suo pari su Maserati motorizzata Tipo Folgore, il campione della stagione 8, Stoffel Vandoorne, che è solo 14° con 16 punti nel carniere.
Al quarto posto con 63 punti c’è la Mahindra motorizzata con il proprio powertrain M11 Electro. I due piloti della squadra indiana sono lo svizzero Edoardo Mortara, 8° nella graduatoria piloti con 27 punti, e il campione mondiale della stagione 7, l’olandese Nyck de Vries, 11° con 24 punti. Chi se la passa invece maluccio è la Jaguar che sembra in piena crisi tecnica ed è solo quinta tra i costruttori con 67 punti.

Eppure la vittoria di Mitch Evans a Città del Messico sembrava un buon auspicio per una casa che negli ultimi due anni ha dimostrato di essere la più forte, pur non riuscendo mai a conquistare l’iride con un suo pilota ufficiale. Invece i 25 punti che permettono al neozelandese di stare al 10° posto sono gli unici raccolti e il connazionale Nick Cassidy, 18° in classifica, ha preso i suoi 10 punti con un quinto posto a Jeddah. A confermare che l’unità motrice denominata I-Type 7 non è la migliore della storia del Giaguaro ci sono i risultati ancora più deludenti della Envision: il team che ha dominato due anni fa, al momento ha il campione della stagione 2, Sebastien Buemi, 19° con 6 punti e un pilota veloce come Robin Frijns al 20° con soli 4 punti.

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sabato 3 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 04-05-2025 12:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA