Andre Lotterer

E-Prix Ad Diryah, Vergne e Lotterer protagonisti: il passaggio ai box non cancella la voglia di combattere

di Nicola Desiderio
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AD DIRIYAH - La vittoria le è sfuggita di un soffio, ma dopo la prima gara la DS Techeetah è già in cima alla classifica per team con 29 punti, lì dove era stata fino al penultima gara dello scorso anno prima di essere beffata dall’Audi all’ultimo round per due sole lunghezze. È il segno tangibile che il titolo piloti conquistato da Jean-Éric Vergne lo scorso anno non è stato un caso e che il team con sede a Oxford – ma posseduto dalla cinese SECA – sa il fatto suo e sa vincere anche con un powertrain diverso. Se infatti lo scorso anno era fornito da Renault, per questa stagione è marchiato DS ed è preparato a Satory, dove il gruppo PSA sviluppa e allestisce tutti i programmi sportivi anche per Peugeot e Citroën. Il pacchetto tecnico ed umano dunque funziona. Lo si era visto già ai test di Valencia (2° Vergne e 5° Lotterer ) e solo il cambio di programma per colpa della pioggia aveva relegato il duo franco-tedesco rispettivamente al 5° e 7° sullo schieramento. Sono bastati 9 giri per vederli subito alle spalle della BMW di Da Costa e passarlo con relativa facilità, in rapida successione, al 13° e al 14° giro.
 

 

Sembrava un affare a due e invece è arrivato il drive through a interrompere l’idillio dorato come la livrea delle DS Techetaah che si sono ritrovate in pista con lo stesso piazzamento conquistato alla partenza. Ma anche questo non ha impedito a Vergne di risalire fino al secondo posto, provando anche a passare Da Costa in staccata a poche curve dall’arrivo, e a Lotterer di prendersi la quinta posizione finale dopo aver combattuto all’arma bianca contro con Mitch Evans che certo non voleva essere da meno del fratello, vittorioso nella prima gara del Jaguar I-Pace eTrophy, il campionato monomarca elettrico che da quest’anno segue la Formula E. La DS Techeetah insomma oggi ha dimostrato di essere la più forte e, se non ci fosse stata la penalità legata ad un eccesso di recupero di energia, probabilmente Vergne avrebbe vinto legittimando una supremazia macchina-piloti apparsa evidente. «Avevamo una macchina fantastica» ha commentato un Vergne evidentemente contento di aver rinnovato con la DS Techeetah alla vigilia della gara anche per la stagione 6.

Ma la novità vera è stata la consistenza di Lotterer. Non che qualcuno avesse dubbi sulle doti di uno che ha vinto 3 edizioni della 24 Ore di Le Mans e un campionato WEC, ma lo scorso anno il tedesco aveva trovato non poche difficoltà all’inizio della propria avventura in Formula E, mostrando nervosismo e creando anche incidenti e occasioni per le quali aveva ricevuto penalità e rimproveri dai suoi stessi colleghi piloti.

«La Formula E non è facile – ci aveva confessato il buon André alla presentazione della monoposto in un sontuoso italiano – ma a me piace, perché il pilota fa la differenza». E oggi si è rivisto il pilota che conoscevamo: veloce (ha fatto il miglior tempo sul giro), aggressivo, ma attento proprio come un campione di endurance; pronto a fare il suo gioco, ma anche quello di squadra. Se si pensa che lo scorso anno, sui 262 punti raccolti dalla Techeetah, 198 li ha presi Vergne, ci si accorge che, con un Lotterer in questo formato e una macchina così competitiva, il team anglo-franco-cinese si propone come il più solido e veloce della stagione 5 di Formula E.
 

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Sabato 22 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 24-12-2018 23:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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