La Mini SE elettrica

Mini SE, a Francoforte debutta l'elettrica. La prima per l'icona che festeggia i 60 anni

di Giampiero Bottino
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FRANCOFORTE - Dopo la Countryman ibrida plug-in, il processo di elettrificazione della gamma Mini ha vissuto al Salone di Francoforte un'altra tappa fondamentale, con il debutto in anteprima mondiale della SE, la prima vettura al 100% elettrica nella storia del marchio che non poteva trovare un'occasione per celebrare degnamente il 60° compleanno, confermando la tradizionale capacità di restare al passo coi tempi, quando non addirittura di anticiparli come seppe fare Alec Issigonis inventadosi – nel 1959 – una piccola e geniale vettura nata come risposta alle esigenze di mobilità low cost (cresciute a dismisura dopo lo shock petrolifero seguito alla crisi di Suez del 1956) e destinata a diventare leggendaria.

L'onore di tenere a battesimo la motorizzazione che apre una porta sul futuro del marchio non poteva che toccare al modello che meglio interpreta la filosofia della fondatrice della dinastia: la classica Mini Cooper a 3 porte, ovviamente quella rinata nell'orbita Bmw e rivistata alla luce delle più moderne tendenze stilistiche e tecnologiche.

Un'evoluzione della specie che ha indotto la nuova arrivata – la cui produzione in serie nella fabbrica di Oxford partirà a novembre, per un avvio della commercializzazione a febbraio 2020 – a fornire un'ampia dimostrazione delle sue capacità ancor prima del debutto ufficiale, raggiungendo lo stand di Francoforte con partenza da Monaco di Baviera, quartier generale del gruppo Bmw. Esattamente 400 chilometri percorsi in assoluta tranquillità dalla responsabile del progetto Elena Eder, con un'unica sosta a una colonnina di ricarica autostradale – individuata e suggerita dal sistema di infotainment di bordo – che ha provato come i valori di autonomia indicati dal costruttore (tra i 235 e i 270 km) non siano lontani dalla realtà. Anche il tempo richiesto dall'operazione – 35 minuti per ricostituire l'80% dell'energia che era ormai al lumicino – coincide più o meno con la durata di una pausa ristoratrice in corso di viaggio.

Durante il tragitto, per non esagerare con i consumi, la guidatrice non ha mai raggiunto la velocità massima di 150 km all'ora, ma non si è negata la soddisfazione di mettere alla frusta i 184 cv erogati dal motore elettrico con un paio di coraggiosi sorpassi. La batteria ad alto voltaggio da 32,6 kWh sviluppata appositamente per questa Mini e alloggiata in basso sul pavimento della vettura ha poi fornito l'energia necessaria per raggiungere tranquillamente il Salone, mantenendo ancora un buon margine di percorrenza e dimostrando che gli orizzonti della piccola berlina premium non sono necessariamnìente limitati all'angusto ambito urbano.

Merito di un progetto molto attento alla versatilità, che trova espressione nella possibilità di effettuare la ricarica rapida in corrente continua fino a 50 kW. Perché la Mini Cooper SE può fare il rifornimento in corrente sia continua sia alternata, grazie alla compatibilità con le prese Tipo 2 e Ccs Combo 2. Ed è possibile effetuare l'operazione connettendosi a una Mini Wallbox o a una colonnina pubblica da 11 kW. In tal caso, servono 2,5 ore per recuperare l'80% dell'energia e un'ora in più per fare il pieno.
 

 

 

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Lunedì 23 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 24-09-2019 19:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA