Il concept di Nissan IMx Kuro

IMx KURO, l’evoluzione del concept Nissan che legge la mente al conducente

di Cesare Cappa
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GINEVRA - Più che di prima mondiale, si tratta di debutto europeo. Perché la Nissan IMx è stata tenuta a battesimo nel corso dell’ultimo Salone dell’auto di Tokyo. A Ginevra fa il suo esordio la IMx KURO, dove il termine KURO indica appunto il colore nero, protagonista assoluto del design di questo prototipo. Una concept che si presenta in Svizzera con una serie di contenuti inediti, che alimentano il potenziale futuro della Casa nipponica. Una garanzia data dalla presenza degli innovativi sistemi che si rifanno al cosiddetto Brain-to-Vehicle (B2V). Ossia la tecnologia che Nissan ha presentato all’ultimo CES di Las Vegas, che consente all’auto di leggere letteralmente la mente del conducente.

Questo perché i sistemi B2V permettono di interpretare i segnali emessi dal cervello umano. In questo modo la vettura non solo assiste il conducente alla guida, ma ne apprende lo stile, anticipandone così le mosse in caso di emergenza. Ovviamente per far sì che ciò si possa realizzare, chi siede al volante deve indossare un dispositivo in grado di misurare l’attività delle onde cerebrali, che vengono poi analizzate dai sistemi che dovranno interagire con la guida.

La IMx KURO fa dell’elettrificazione il suo cavallo di battaglia, puntando su due motori elettrici, uno per l’asse anteriore e uno per quello posteriore. La potenza totale si aggira intorno ai 320 kW, mentre l’autonomia dichiarata si attesta a oltre 600 km. Nel dettaglio il potenziale elettrico non si limita alla capacità di percorrere molta strada, ma annovera tutta una serie di specifiche uniche nel suo genere. Così oltre alla guida autonoma, la IMx KURO può diventare una sorta di centrale elettrica virtuale, quando non è in movimento e si trova collegata alla rete elettrica.

Quanto allo stile, l’evoluzione tra il Salone di Tokyo e quello di Ginevra è stata soprattutto cromatica a livello degli esterni. Mentre la vita di bordo si realizza grazie a quattro sedute singole, a cui gli occupanti possono accedere grazie all’apertura a libro delle portiere. Non è presente il montante centrale, mentre la strumentazione si rifà alla tecnologia Oled, che si palesa mediante una palpebra che segue la lunghezza della sezione frontale del quadro. Chi si trova al volante può interagire con la vettura grazi ai movimenti dell’occhio e ai segnali manuali.

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Giovedì 8 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 10-03-2018 11:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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