Toyota Auris, la 3^ generazione

Toyota Auris, la 3^ generazione raddoppia l’ibrido ed ha uno stile più dinamico

di Nicola Desiderio
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GINEVRA - Il Salone di Ginevra saluta il debutto della nuova Toyota Auris di terza generazione per rilanciare ancora una volta al sfida del marchio giapponese sul mercato europeo nel segmento più importante e al modello più venduto, ovvero la Volkswagen Golf. Un debutto che arriva a quasi un anno in anticipo dell’introduzione sul mercato e che permette di vedere solo la veste esterna, con un look quasi da concept e la verniciatura bicolore, ma con portiere sigillate e vetri totalmente oscurati.

Piattaforma TNGA e più dinamismo. La nuova Auris è basata sulla nuova piattaforma TNGA, la stessa della Prius, della C-HR e di molte delle prossime Toyota che vedremo nei prossimi mesi, compresa la nuova RAV4. La nuova scocca è più leggera e resistente, grazie all’ampio uso di lamiere in acciaio sagomate a caldo e il design diventa ancora più aggressivo grazie linee ancora più tese e a proporzioni decisamente più dinamiche. La nuova Auris infatti è più lunga di 40 mm, ma è 47 mm più bassa e 30 mm più larga, in più ha uno sbalzo più corto di 20 mm con un frontale particolarmente basso permesso anche da un attacco del parabrezza che è posizionato ben 47 mm più giù della precedente Auris. Più sottili la calandra e i gruppi ottici, più inclinato anche il lunotto con la coda sagomata da un motivo a X che interessa luci e lamiere.

Due ibridi e baricentro basso. Novità anche per i motori con l’1.2 turbo ad iniezione diretta da 116 cv (anche con cambio CVT) e due ibridi: il primo da 122 cv con motore 1.8, già visto su Prius e C-HR, il secondo da ben 180 cv con un nuovo 2 litri dotato di iniezione doppia (diretta e indiretta) e che dichiara un rendimento del 41%. Niente diesel: l’Auris non l’avrà e tutta la gamma di automobili Toyota presto se ne libererà, coerentemente con i propri risultati di mercato – il 41% del totale in Europa è ibrido, il 69% in Italia – la propria filosofia e nella considerazione che aggiornare i motori esistenti o chiederli ancora alla BMW non sia la scelta giusta. In attesa di saperne di più sulla parte tecnica e sui dispositivi di sicurezza, la Auris ha altre due novità fondamentali per il comfort e la tenuta di strada: l’adozione della sospensione posteriore multi-link e un baricentro più basso di 20 mm, un miglioramento enorme per un’automobile.

Dal 2019, non solo contro la Golf. La nuova Auris sarà prodotta ancora una volta a Burnaston, nel Regno Unito, dove la Toyota ha il suo primo stabilimento europeo dal 1992, e arriverà sul mercato all’inizio del 2019 con l’obiettivo di migliorare le proprie vendite proprio grazie all’ibrido. Le Auris Hybrid vendute in Europa dal 2010 sono state 460mila. Ad attenderla, oltre alla Golf, ci saranno la Peugeot 308, la Opel Astra, la Renault Mégane, la nuova Kia Ceed, anche lei al debutto a Ginevra, e la nuova Ford Focus che vedremo tra un paio di mesi.

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Giovedì 8 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 16:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-03-08 16:26:37
A vacappere 1000, la sto utilizzando in anteprima a Napoli. Risolve anche il problema delle buche con un innovativo tipo di sospensioni....quelle dall'esimersi dal guidare!