La nuova generazione della supercar Audi R8

Formula Audi: più potenza e più efficienza:
ecco la nuova R8 da 610 cavalli e 330 km/h

di Sergio Troise
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GINEVRA - Arriverà in Italia entro l’estate la nuova Audi R8. Presentata in prima mondiale al Salone di Ginevra, la seconda generazione della sportiva ad alte prestazioni del marchio dei quattro anelli si impone all’attenzione generale per una serie di contenuti che esaltano le qualità di base del modello da cui deriva, facendone l’Audi di serie più potente e veloce di sempre. Al centro del progetto, come tradizione del marchio tedesco, la qualità dei materiali, il motore, la trasmissione.

Ha influito molto l’esperienza maturata nelle corse. “Il motorsport è scritto nel nostro DNA e da sempre è parte integrante del nostro carattere – ha dichiarato Ulrich Hackenberg, membro del board di Audi per lo Sviluppo Tecnico -. Con la nuova R8 – ha aggiunto il manager tedesco - i nostri ingegneri hanno trasferito dal circuito alla strada il concentrato di competenze maturate nel racing. Per questo nessun altro nostro modello può suscitare emozioni migliori”. Parole suffragate da dati inconfutabili: nella versione plus, che si collocherà al top della gamma, la nuova R8 richiede infatti appena 3,2 secondi per passare da 0 a 100 km/h ed è in grado di raggiungere i 330 km/h. Roba da autentica supercar. Di chiara ispirazione racing, del resto, sono anche l’assetto, con sospensioni a doppi bracci trasversali in alluminio (gli ammortizzatori regolabili sono un optional) e certi dettagli studiati per l’aerodinamica e la distribuzione dei carichi.

Il contenimento dei pesi è una delle qualità principali della nuova Audi R8. Nonostante numerose dotazioni aggiuntive e l’incremento della rigidità, la riduzione di peso rispetto al modello precedente arriva fino a 50 kg. Nella R8 plus l’auto pesa 1.454 kg, con una ripartizione che è garanzia di eccellente equilibrio dinamico. Il tutto su una struttura complessa, che prevede la combinazione di alluminio e plastica rinforzata in fibra di carbonio (CFRP).

Il design prevede linee piatte, larghe, possenti. Si discosta abbastanza da quello della R8 di prima generazione, dalla quale si distingue per la riduzione della fascia metallica che abbracciava le fiancate e per i tratti meno arrotondati, più netti e spigolosi. Il frontale, con fari a Led (di serie) o laser (optional) è ora più ricercato e penetrante, con una serie di ritocchi che influiscono sull’aspetto ma anche sulla penetrazione aerodinamica. Su questo versante si è lavorato di fino anche nel sottoscocca, nel quale è stato integrato un lungo diffusore che aumenta la deportanza e s’impone come la componente più vistosa della coda.

All’interno, il cockpit prevede visualizzazioni in formato digitale, mentre i principali comandi sono concentrati in gruppi di pulsanti sul volante. Non mancano ricche dotazioni per l’infotainment, la connettività, la navigazione, la sicurezza, come richiede qualsiasi auto d’un certo rango. Tuttavia una volta seduti al posto di guida, anche da fermi sotto le luci del Palexpo di Ginevra, si ha netta la sensazione di trovarsi ai comandi di un’auto da corsa. Facilmente immaginabili le reazioni su strada, una volta avviato il poderoso V10 sistemato in posizione posteriore centrale. Tra le chicche previste nella dotazioni di optional anche la possibilità di ottenere un suono particolare, più vicino al rombo di un’auto da corsa che non a quello di una granturismo stradale.

Il 5.2 V10 FSI è disponibile in due versioni: da 540 e 610 CV. Entrambi aspirati, sono motori che fanno delle prestazioni e dell’efficienza i loro caratteri distintivi. Con il primo (540 cv e 540 Nm) la nuova sportiva Audi accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi, mentre la velocità massima si attesta sui 323 km/h; con il secondo, che equipaggia la R8 plus, la coppia massima raggiunge i 560 Nm ed è disponibile a 6.500 giri/min. Quanto alle prestazioni, i 610 cavalli – come detto - galoppano fino a 330 km/h con passaggio da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi (9,9 da 0 a 200). Tra le novità, l’iniezione indiretta supplementare che integra l’iniezione diretta di benzina FSI: riduce i consumi e aumenta la potenza.

La R8 si avvale dello Start/Stop e del sistema cylinder on demand che spegne una delle due bancate, disattivando iniezione ed accensione. Grazie a tali accorgimenti il consumo medio dichiarato per la versione base è di 11,8 litri/100 km di benzina per 100 km con emissioni di CO2 pari a 275 gr/km; di 12,4, con CO2 a 289 gr/km, per la R8 V10 plus. Sono valori inferiori del 10% circa rispetto al modello precedente. Al di là dell’efficienza, è un valore aggiunto anche la lubrificazione a carter secco, tipico delle auto da corsa, che ha consentito di montare il propulsore in posizione ribassata, a vantaggio del baricentro e della alimentazione di olio anche in fase di accelerazioni trasversali estreme.

Il cambio S-tronic a 7 rapporti e la trazione quattro di nuova generazione trasferiscono la potenza a terra. Come? Secondo le anticipazioni della Casa, con una ripartizione delle coppie di trazione che si adatta alle rispettive condizioni di marcia: in casi estremi la trazione può essere persino trasferita al 100% sull’assale anteriore o posteriore. Il Drive Select Audi prevede inoltre una nuova modalità Performance nel sistema di controllo della dinamica di marcia, che consente di adeguare i più importanti parametri in funzione del coefficiente di attrito. Le premesse per rinverdire il successo della prima Audi R8 ci sono tutte.

Il prezzo della nuova Audi R8 è stato già fissato “a partire” da 165.000 euro. La versione plus costerà invece 187.400 euro. Più in là arriveranno anche l’elettrica R8 e-tron e la R8 LMS da competizione (per il campionato GT3 2016), esposte a Ginevra accanto alla nuova R8 stradale. Secondo le anticipazioni della Casa di Ingolstadt, la nuova e-tron avrà una autonomia di 450 km e coprirà lo 0-100 hm/h in 3,9 secondi con una potenza di 462 cv/920 Nm.

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Giovedì 5 Marzo 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 16:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA