Un'immagine della scorsa edizione del salone di Ginevra

Ginevra capitale dell'auto: l'appuntamento in “campo neutro” a cui non si può mancare

di Giampiero Bottino
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GINEVRA - È l'unico appuntamento davvero universale per il mondo dell'auto. Quello al quale nessun protagonista globale può e vuole mancare. Anche se l'onda lunga del taglio dei costi, partita con la crisi finanziaria globale, ha indotto molti costruttori a selezionare con cura le (costose) partecipazioni alle rassegne internazionali (e l'elenco dei forfait a Francoforte 2015 e a Parigi lo scorso anno è lì a dimostrarlo), tutti concordano sul fatto che a Ginevra bisogna esserci.

Lo conferma l'edizione di quest'anno del Salone, aperto al pubblico dal 9 al 19 marzo, che vede figurare nell'elenco degli espositori tutto il gotha del settore, lo ribadisce il panorama delle novità costituito dalle 99 anteprime mondiali e 27 europee annunciate dagli organizzatori, ma destinato ad arricchirsi con le sorprese che tradizionalmente diversi brand svelano soltanto a padiglioni aperti, senza fornire anticipazioni prima dell'8 marzo, cioè la prima delle due giornate riservate ai giornalisti specializzati che da tutto il mondo confluiscono sulle sponde del Lemano.

È l'ennesima testimonianza di una ricetta che funziona da sempre e che si basa su alcuni collaudati e semplici ingredienti, Non necessariamente in ordine di importanza, è l'unica rassegna europea di primo livello con cadenza annuale, ha dimensioni che non impongono ai visitatori snervanti maratone senza penalizzare la completezza dell'offerta, propone agli espositori costi inferiori a quelli di altre rassegne affette da inutile gigantismo, si svolge nel momento giusto per aprire una finestra sull'annata appena iniziata, non avendo un'industria nazionale da privilegiare permette a tutti i player di misurarsi in campo neutro, su un piano di assoluta parità.

La vicinanza con le nostre frontiere (il tunnel del Bianco dista meno di 100 km) fa di Ginevra la sede ideale di quello che può essere considerato una sorta di salone sia per i visitatori (il 6,4% del totale nel 2016, preceduti solo da svizzeri e francesi), sia per gli espositori, come testimonia la partecipazione quasi plebiscitaria dei centri stile e dei designer di casa nostra, quasi mai impegnati in “trasferte” più lunghe e impegnative.

Preceduta dalle giornate riservate alla stampa e da quella che da sei anni ne rappresenta la ghiotta introduzione – la proclamazione di “Auto dell'anno” prevista nel pomeriggio del 6 marzo – la rassegna è aperta al pubblico con un orario sufficiente (dalle 10 alle 20 nei giorni infrasettimanali, dalle 9 alle 19 sabato e domenica) per una visita approfondita nell'arco di una giornata in un quartiere espositivo razionale e a misura d'uomo.

Il biglietto che garantisce l'accesso ai sette padiglioni, di cui uno riservato alle aziende della componentistica tra le quali figura una debuttante illustre come l'italiana Brembo, leader mondiale dei freni ad alte prestazioni per la prima volta a Ginevra, costa 16 franchi e può essere acquistato anche online, oltre che alle casse del Palexpo, ma il prezzo scende a 11 franchi per i ragazzi da 6 a 16 anni e per i pensionati, mentre per i ticket acquistati dopo le 16 è previsto lo sconto del 50%.
 

 

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Mercoledì 1 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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