La Kia EV9 concept

Kia, una crescita che dà la scossa. Il costruttore coreano è in pole position nella corsa alla mobilità sostenibile

di Giampiero Bottino
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È davvero una sfida a tutto campo quella accettata dalla Kia, decisa a essere protagonista della rivoluzione che impegna tutti i costruttori a rivedere le strategie tradizionali per trasformarsi in fornitori di servizi di mobilità – ovviamente “green” – a tutto campo. Un cambio di filosofia e di organizzazione che però nulla toglie alla centralità del prodotto, per il quale il futuro sembra prospettare una strada obbligata: l’elettrificazione.
In questo contesto si inserisce alla perfezione la proposta più intrigante del marchio coreano: il Suv EV9 di cui abbiamo avuto un primo assaggio – sotto forma di concept – al Salone di Los Angeles del 2021 e la cui veste definitiva (probabilmente non troppo diversa nel look, ma priva di alcune soluzioni tipicamente “da salone” come il volante a scomparsa e forse anche l’unico, scenografico maxi-schermo da 27 pollici) verrà svelata nel primo trimestre del 2023.


Questo Suv importante – il concept è lungo 4.930 mm – nasce con l’obiettivo dichiarato (ambizioso ma non proibitivo) di riscrivere le regole del gioco nel segmento delle grandi vetture a ruote alte coniugando lo stile di avveniristica eleganza e il comfort di un generoso abitacolo con una guida appagante e rispettosa dell’ambiente garantita dalla propulsione elettrica. Sviluppato nell’arco di 44 mesi sulla piattaforma elettrica E-Gmp tenuta a battesimo dal crossover EV6, l’EV9 non ha ancora svelato tutte le sue carte, anche se le indiscrezioni ipotizzano un’autonomia nell’ordine dei 480 km. Vista la stretta “parentela” tra i due modelli, ricordiamo comunque che la EV6, la vettura che ha portato alla Corea la prima corona di “Auto dell’Anno” europea e che ha inaugurato la nuova filosofia elettrica del brand, viene proposta in due versioni, una a motore posteriore da 228 cv con autonomia compresa tra 504 e 528 km nel ciclo Wltp, l’altra a trazione integrale con 2 motori elettrici, 325 cv e 484-506 km di autonomia.

A questi modelli si è poi aggiunta la performante GT che alle quattro ruote motrici aggiunge 585 cv il cui scalpitare incide sulla percorrenza: 424 km, che comunque non impediscono di assaporarne le prestazioni entusiasmanti. Il tutto con un listino compreso tra 55.450 e 74.450 euro. Questa è la punta dell’iceberg “elettrico” Kia, ma non è il caso di trascurare il modello più affidabile e accessibile, la cui articolata gamma propone tutte le possibili varianti dell’elettrificazione. Stiamo parlando della Niro, il crossover compatto che è stato il primo modello esclusivamente a batteria proposto dal costruttore coreano e che – anche per questa ricchezza di alternative – è stato accolto dal mercato con un lusinghiero successo.

Alle due versioni con motorizzazioni miste, la full hybrid da 141 cv e 31.000 euro e l’ibrida plug-in da 183 cv e 19 g/km di CO2 il cui prezzo di partenza è invece più alto di 10.000 euro, si è poi aggiunta la e-Niro, declinazione 100% elettrica da 204 cv e 42.700 euro che non rappresenta però il modello d’accesso all’offerta a elettroni della casa coreana. Questo ruolo tocca alla e-Soul, rimasta l’unica della famiglia ancora presente nel listino italiano con un prezzo base di 34.950 euro per la versione con batteria da 39,2 kWh invece dei 64 kWh degli allestimenti superiori. Non bisogna comunque pensare che l’impegno green dalla marca coreana si fermi alle motorizzazioni alimentate in tutto o in parte da batterie ricaricabili alla spina.

L’intero portafoglio prodotti, a eccezione della piccola Picanto, schiera infatti delle versioni mild-hybrid che spesso sono largamente prevalenti nell’ambito della relativa famiglia. Mentre la ricaricabilità dell’ibrido plug-in è disponibile per quasi tutti i modelli, dalla Ceed station wagon alla più avventurosa variante XCeed, per non dimenticare i Suv Sportage e Sorento. In prospettiva il ventaglio delle tipologie di alimentazione green disponibili è destinato ad allargarsi, rispettando le tempistiche previste dal “Plan S”, presentato nel 2020 e aggiornato l’anno successivo per tener conto delle mutate condizioni di mercato: nel 2028, per esempio, è previsto il lancio del primo modello Fcev, spinto dall’elettricità che le celle a combustibile alimentate a idrogeno producono all’interno della vettura stessa. Sarà un’altra tappa di avvicinamento all’obiettivo strategico di vendere solo veicoli “full electric”, entro il 2035 in Europa e nell’arco dei cinque anni successivi in tutti i principali mercati degli altri continenti.

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Mercoledì 30 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 10:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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