Casey, l'assistente vocale di Bosch

Assistente vocale a fianco del guidatore. Bosch svela Casey, sistema pensante che parla 30 lingue

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LAS VEGAS - Già dai prossimi mesi cambieranno radicalmente le modalità con cui gli automobilisti si relazionano con la propria macchina. Bosch ha infatti dato impulso alla diffusione dei cosiddetti 'assistenti vocali' - come Alexa, Siri, Google, Cortana e Bixby - che hanno già preso il 'comando' degli elettrodomestici, dell'illuminazione domestica e dei robot da casa, anche dentro le automobili.

Questa nuova tecnologia, che elimina ogni distrazione per i conducenti, consentendo loro di concentrarsi sulla guida, fa parte delle novità che il colosso della tecnologia e dei servizi presenta al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas. «A volte, guidando le auto moderne, il conducente può avere la sensazione di essere un pilota al comando di un aereo con tutti quei pulsanti, schermi, menu e sottomenu - ha affermato Dirk Hoheisel, membro del board di Robert Bosch GmbH - ma ora poniamo fine al caos di comandi manuali presenti nell'abitacolo. Abbiamo deciso invece di trasformare l'assistente vocale in un vero passeggero a fianco dell'automobilista».

La prima volta che il conducente sale sull'auto l'assistente realizzato da Bosch risponde al nome di 'Casey' ma questo può essere cambiato e personalizzato in quanto capisce e parla 30 lingue diverse, con un totale di 44 voci femminili e 9 maschili. In ogni caso rende la guida più comoda e sicura, rispondendo a ogni comando vocale anche quando è offline. Il conducente attiva l'assistente dicendo “Ehi, Casey” o utilizzando il nuovo nome scelto. Inoltre, è possibile iniziare ogni nuovo dialogo parlandogli direttamente.

Grazie al sistema messo a punto da Bosch per l'industria automobilistica è possibile dire - a differenza del passato quando i sistemi di riconoscimento vocale richiedevano termini precisi e non colloquiali - quello che si vuole nel modo che si vuole. «Bosch mette a disposizione un'assistente vocale in grado di capire il conducente proprio come farebbe un'altra persona - ha proseguito Hoheisel - L'assistente Bosch capisce la struttura delle frasi naturali già nelle lingue di oltre 30 Paesi del mondo, compresi vari accenti e dialetti». Casey, ad esempio, non parla semplicemente inglese, ma anche le varianti britanniche, americane, neozelandesi e australiane. Le sue capacità vanno oltre quelle dei sistemi più famosi in quanto di tratta di un assistente vocale che pensa e impara.

Se per esempio il conducente vuole chiamare “Paul”, il sistema passa in rassegna i contatti automaticamente prendendo in considerazione il luogo in cui si trova, l'ora e la situazione prima di rispondere. Se il conducente sta andando al lavoro, di mattina, Paul probabilmente si può riferire al collega d'ufficio, mentre lo stesso nome pronunciato in orario serale pò riferirsi all'ambito degli amici. Per accertarsene, Casey di Bosch chiederà: ''Ho trovato cinque contatti con il nome Paul. Vuoi chiamare Paul Stevenson?'' Altra prerogativa di questa sofisticata tecnologia è il fatto di riconoscere il Paese a cui si riferisce l'indirizzo per il navigatore solo in base alla lingua e senza richiedere di impostare a mano il cambio di Paese. Inoltre l'assistente Bosch non ha bisogno di connessioni dati esterne e non invia nessun dato al Cloud.

Casey rimane insieme al conducente anche in galleria o nei parcheggi, dunque in tutte le zone con scarsa copertura o quando il proprio smartphone è spento. Nel mondo delle quattro ruote, sempre più digitale e connesso, lo sbarco in forze del nuovo assistente digitale di Bosch - che potrebbe entrare a far parte in un futuro a medio termine delle dotazioni di sicurezza obbligatorie per ridurre i rischi generati dalle distrazioni - potrebbe avere lo stesso impatto positivo sulla riduzione della incidentalità che in passato hanno apportato altri sistemi Bosch, come l'ABS e l'ESP.

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Mercoledì 10 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-01-2018 16:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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