LAS VEGAS - Fino a qualche mese fa il nome della nuova Casa automobilistica vietnamita VinFast era conosciuto solo agi addetti a lavori. Poi una serie di eventi - come la presentazione a Los Angeles dei due primi modelli VF35 e VF36 disegnati da Pininfarina e, più recentemente le dimissioni per motivi personali dell’amministratore delegato Michael Lohscheller, ex Ceo di Opel - hanno fatto accendere i riflettori su questo marchio, uno degli elementi dell’impero di VinGroup controllata dal miliardario Nguyen Viet Quang, l’uomo più ricco del Paese asiatico. Ma poche ore fa, in concomitanza con l’apertura a Las Vegas dell’edizione 2022 del Consumer Electronics Show (CES) il brand VinFast ha addirittura spopolato nei media, anche non specializzati, e nei social con l’annuncio dell’allargamento della gamma a 5 modelli (tutti elettrici, comprese le nuove versioni VFe35 e VFe36) e con l’ammissione di Le Thi Thu Thuy, nuova gerente della marca, che nei piani di VinFast c’è uno sbarco industriale anche in Europa, e più precisamente in Germania, attraverso una collaborazione con la Germany Trade & Invest (GTAI) cioè la società della Repubblica Federale Tedesca per il commercio estero e il marketing territoriale.
«L’era delle spedizioni di auto in tutto il mondo è finita, soprattutto da quando c’è stato il Covid-19 - ha detto Le Thi Thu Thuy - Bisogna avere fabbriche vicine ai mercati per attirare davvero i clienti. Siamo convinti che troveremo un posto nel mercato europeo, soprattutto perché il passaggio ai veicoli elettrici in Europa è cristallino». A giudicare dalla nuova gamma, contrassegnata dalla riconoscibile family identity della V aziendale che dal centro del frontale si estende inglobando i gruppi ottici, VinFast non ha solo l’opportunità di sfruttare la sua potenzialità economica e una base di produzione locale (nella grande e moderna fabbrica di Hai Phong, in Vietnam) a costi addirittura competitivi rispetto alla Cina, ma ha modelli ‘su misurà per i nostri mercati, oltre che per gli Usa - dove nel 2024 verrà aperto uno stabilimento dedicato allo sole auto elettriche - e lo stesso Vietnam. Le tre ‘primiziè svelate al CES, che completano nei segmenti più bassi la gamma fino ad oggi composta da modelli D ed E, confermano che la strategia di prodotto non è solo aggressiva ma anche ben orchestrata.
Riflettori puntati a Las Vega su VF5, VF6, e VF7 che a differenza dei due altri modelli sono state affidate per lo stile alla italianissima Torino Design. Tre modelli elettrici - nei segmenti che l’azienda definisce A, B e C - che si fanno ammirare non solo per una piacevole interpretazione della firma con la V anteriore, ma anche per un equilibrato rapporto tra volumi e ‘segnì, con un look generale che è più vicino ai migliori prodotti del made in Europe piuttosto che al design spesso ‘marcato" dei costruttori asiatici. Pininfarina e Torino Design - si legge nella nota - hanno utilizzato i loro moderni linguaggi di design per ottimizzare l’aerodinamica e creare piacevoli esperienze di guida confortevoli, mantenendo un’estetica che riflette le caratteristiche uniche di ogni segmento.